Fr. Paolo Albera concluded his extraordinary visitation of the Americas (September 1900 to March 1903) by spending ten days with the Salesian community in New York, which had been founded barely four years earlier (November 1898). His visit crowned the difficult beginnings of the Salesian mission among the Italian immigrants of the great city and gave the mission an important impulse for expansion and growth. In fact, it may be said to have altered the course of Salesian development in the United States, marking a shift of emphasis from California to the Northeast. In his article, Fr. Mendl places Fr. Albera’s visit within the civil, ecclesiastical, and Salesian context, emphasizing immigration. He summarizes the visit briefly, then shows some of its effects. The limited archival documentation dealing with the visit is presented with annotations.
«L’atteggiamento di Don Bosco nei confronti di quei fatti ch’egli stesso chiamò sogni è ancora in buona parte da scandagliare e da scoprire […] E tuttavia che certi sogni appartenessero, nell’estimazione di Don Bosco, alla categoria dei doni speciali di Dio, è fuori dubbio: certe previsioni di morti, certi pronunziamenti sul futuro d’individui, d’istituzioni, di nazioni avevano in lui all’origine talora un sogno che era a suo giudizio diverso dagli altri».
Ci proponiamo di pubblicare le pagine lasciateci da don G. Barberis nel quaderno brevemente recensito nella prima parte dell’articolo. Rileveremo le varianti testuali del dattiloscritto e del manoscritto conseguenti al Capitolo generale 12 (1922) e alla trascrizione del 1924 nonché, per la conferenza attribuita a don Bosco, quelle delle tre recensioni a stampa rispettivamente di don Vespignani, di don Alessio Barberis e del compilatore delle MB, vol. XVI. Continue reading “Antonio M. Papes – La formazione del salesiano coadiutore nel 1883”→
La vita di don Giovanni Bosco e lo sviluppo del suo stile educativo si collocano inizialmente nel mondo rurale piemontese intessuto di tradizioni cattoliche secolari. I cambiamenti realizzati durante la sua vita e le scelte educative da lui via via operate, come il passaggio fondamentale dagli oratori ai collegi, denotano tuttavia un adattamento allo sviluppo della società liberale e laica dell’Italia durante il processo di unificazione.
Diversi furono, invece, i decenni posteriori del passaggio tra Ottocento e Novecento, caratterizzati da grandi e profondi mutamenti a livello mondiale, i quali suscitavano in molti l’aspettativa di un mondo nuovo proiettato nella direzione di un progresso illimitato sotto la spinta dello scientismo positivistico. Per un verso o per l’altro, il passaggio dei secoli sembrava anticipare a preparare un mondo intrinsecamente diverso dal passato. In questo contesto si trovò ad operare la prima generazione salesiana in un processo di espansione intercontinentale.
Video lezione di sintesi sul contesto e il pensiero pedagogico salesiano della prima generazione
La linea di fondo nel periodo in questione è di essere un altro don Bosco. Don Michele Rua, nella prima lettera da Rettor Maggiore don Rua esplicita il suo programma: “Noi dobbiamo stimarci ben fortunati di essere figli di un tal Padre. Perciò nostra sollecitudine dev’essere di sostenere e a suo tempo sviluppare ognora più le opere da lui iniziate, seguire fedelmente i metodi da lui praticati ed insegnati, e nel nostro modo di parlare e di operare cercare di imitare il modello che il Signore nella sua bontà ci ha in lui somministrato. Questo, o Figli carissimi, sarà il programma che io seguirò nella mia carica; questo pure sia la mira e lo studio di ciascuno dei Salesiani”.
Le risorse del periodo organizzate geograficamente
Bibliografia selezionata:
Albera P. – Gusmano C., Lettere a don Giulio
Barberis durante la loro visita alle case d’America (1900-1903), Introduzione, testo critico e note a cura
di Brenno Casali, LAS, Roma 2000.
Allievo, G., Studi
pedagogici in servigio degli studenti universitari delle scuole normali e degli
istituti educativi, Tipografia subalpina S. Marino, Torino 1893.
Allievo, G., La nuova scuola pedagogica ed i suoi pronunciamenti, Carlo Clausen, Torino 1905.
Il corso intende presentare la pedagogia salesiana nella sua evoluzione dalla prima generazione dei salesiani al terzo millennio, in connessione con diverse correnti pedagogiche, attualizzando le sue applicazioni alle problematiche educative contemporanee. Obiettivo del corso: la conoscenza della pedagogia salesiana nelle sue diverse fasi di sviluppo: dalle prime formulazioni della prima generazione dei salesiani fino alle teorizzazioni e buone pratiche contemporanee; la sistematizzazione degli elementi fondamentali della pedagogia salesiana in un insieme coerente; il confronto la pedagogia salesiana con le maggiori teorie pedagogiche; l’abilitazione alla progettazione educativa salesiana in un contesto specifico.
Si consiglia di accedere al corso dopo aver studiato almeno le basi del Sistema Preventivo di don Bosco per poter apprendere con efficacia i contenuti del presente corso che si collocano in tempi successivi a don Bosco. La tematica è suddivisa in dieci unità tematiche e ognuna di esse prevede i seguenti passaggi d’apprendimento:
Studiare una lettura importante che approfondisce gli elementi paradigmatici della tematica trattata (circa 15 pagine per unità)
Accompagnare la lettura con la presentazione in pdf.
Il corso è offerto dal salesiano Michal Vojtáš, ricercatore e professore nell’area della pedagogia salesiana all’Università Pontificia Salesiana di Roma.