Questo testo, scritto dal Rettor Maggiore della congregazione salesiana nel 1915 durante la Prima guerra mondiale, offre una prospettiva unica sulle sfide e le fonti di conforto affrontate dalla comunità salesiana in quel periodo.
Questo testo, scritto dal Rettor Maggiore della congregazione salesiana nel 1915 durante la Prima guerra mondiale, offre una prospettiva unica sulle sfide e le fonti di conforto affrontate dalla comunità salesiana in quel periodo.
La circolare, datata 5 aprile 1914, annuncia una decisione del Capitolo superiore dei salesiani riguardante l’anticipazione del Capitolo generale previsto per il 1916.
L’estratto fornito presenta una riflessione incentrata sull’ubbidienza, vista come virtù fondamentale nel contesto religioso dei salesiani.
La lettera sottolinea l’importanza degli oratori festivi nella tradizione salesiana, secondo il discorso del 1913. Queste istituzioni rappresentano la pietra angolare dell’Opera salesiana insieme alle missioni e alle vocazioni ecclesiastiche.
L’articolo riporta una lettera datata 22 novembre 1912, indirizzata ai confratelli salesiani, in cui si discute la possibilità della beatificazione di Don Bosco e l’iniziativa degli ex-allievi per erigere un monumento in suo onore.
L’articolo discute l’importanza della vita di fede, evidenziando tre diverse fasi della vita spirituale cristiana. Esplora i germi della fede insiti nell’anima umana fin dalla nascita e i benefici derivanti dalla fede, che abbracciano un’ampia gamma di aspetti esistenziali.
Paolo Albera, sacerdote salesiano, rivolge importanti comunicazioni agli ispettori della Società Salesiana riguardanti la gestione degli istituti e delle attività educative.
Il testo presenta un’analisi dettagliata sulla disciplina religiosa nel contesto della Pia Società Salesiana, con particolare enfasi sulle visioni e gli insegnamenti di San Giovanni Bosco. Diviso in sezioni numerate, il testo esplora i motivi di conforto e di dolore nel ruolo di superiore, evidenziando le gioie incontrate durante i congressi e le prove affrontate all’interno della congregazione. Si discute il ruolo formativo di San Giovanni Bosco e la sua attenzione alla disciplina come fondamento per la crescita spirituale dei suoi seguaci.
La lettera, datata 9 luglio 1911, sottolinea l’opposizione di Don Bosco, al passare le vacanze presso le famiglie o gli amici. Albera esorta gli ispettori a collaborare uniti per far rispettare le disposizioni esistenti e ad evitare due abusi specifici: cure costose non adatte alla condizione economica dei membri e il trasferimento delle richieste di permesso direttamente al Rettor Maggiore anziché ai superiori immediati.
Nella presente lettera, Don Paolo Albera tratta il tema delle disposizioni della S. Sede che vietano la lettura dei giornali per gli ecclesiastici e riporta alcune indicazioni di Don Bosco e Don Rua in riferimento di tali disposizioni.
La lettera del 15 maggio 1911 del Capitolo superiore dei salesiani delinea importanti deliberazioni riguardanti il corso tecnico, i convitti-pensionati e le vacanze durante l’anno scolastico. In merito al corso tecnico, viene confermato il principio di non ammettere corsi tecnici interni nei collegi, ma si tollera l’integrazione del programma per le classi 1a e 2a tecnica fino a completamento delle disposizioni legislative-scolastiche italiane.
La lettera la circolare del nuovo Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana è caratterizzata da un profondo senso di responsabilità e affetto verso la comunità. Continue reading “Paolo Albera – “L’XI Capitolo Generale. Elezione del nuovo Rettor Maggiore. In udienza dal Papa Pio X. Programma da lui tracciato. Notizie varie” in “Lettere circolari di Don Paolo Albera ai salesiani””
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera si concentra sull’importanza della pietà come fondamento della vita religiosa e della missione educativa.
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