Nel documento, il Rettor Maggiore annuncia con gioia l’elevazione alla dignità episcopale di tre membri della comunità salesiana da parte del Santo Padre.
Nel documento, il Rettor Maggiore annuncia con gioia l’elevazione alla dignità episcopale di tre membri della comunità salesiana da parte del Santo Padre.
Nell’estratto, il Rettor Maggiore offre un resoconto delle sue visite alle varie Ispettorie, evidenziando l’importanza del lavoro missionario e dell’educazione dei giovani, specialmente in Brasile. Continue reading “Renato Ziggiotti – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
L’affidamento della parrocchia della “città nuova” di Littoria ai salesiani sul finire del 1933, fortemente voluta da papa Pio XI, fu un’occasione in cui la Congregazione salesiana venne invitata a confrontarsi direttamente, e in qualche modo a suggellare una saldatura, con l’operato del regime fascista, proprio nel momento della massima celebrazione di don Bosco, la sua canonizzazione (1934).
La storiografia anche recente si è scarsamente interessata ai registri scolastici come fonte storica. Ancor meno a quei registri che documentano l’attività scolastica e professionale di quei giovani che si dedicano all’apprendimento di una professione, le cosiddette scuole di arti e mestieri.
Il testo descrive l’entusiasmo e la gioia del Rettor Maggiore durante le celebrazioni della canonizzazione di San Domenico Savio a Roma, avvenute durante l’Anno Mariano. Il narratore sottolinea il piacere nel vedere il Papa Benedetto XV, in buona salute, durante i riti della canonizzazione, insieme ad una grande folla di fedeli. Continue reading “Renato Ziggiotti – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
Viene pubblicata una memoria di don Francesco Làconi circa la lunga e pericolossima operazione – nota finora soltanto in estrema sintesi e con notevoli imprecisioni – della protezione concessa, grazie all’intervento diretto del Rettor Maggiore don Pietro Ricaldone, da varie case salesiane del Piemonte (e successivamente di Roma e di Buenos Aires) al famoso quadrumviro fascista Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, condannato a morte dai “repubblichini” di Salò e ricercato sia dai tedeschi che dai partigiani.
«A Dio profondamente grata / della sua conversione alla fede romana / per tema che il popolo di Roma / dall’ignoranza e dalla licenza traviato / perdesse la fede / a scopo d’istruzione e di sollazzo / Francesca C. Clemson anglosassone / quest’aula innalzò / MCMVIII». L’epigrafe non è più visibile al pubblico, ma indicava quella che oggi è la sala cinematografica Greenwich a Roma-Testaccio, della cui ideazione, progettazione e costruzione l’autrice ricostruisce la storia.
La tematica in oggetto è stata già presa in considerazione all’inizio degli anni settanta e solo recentemente è ricomparsa in varie pubblicazioni.
Nell’ambito degli studi sui Cattolici e la Resistenza, l’«esigenza di disporre di dati quantitativi e accertati e di una documentazione coeva e convalidata dagli opportuni riscontri, al fine di superare un’attività di studio molto spesso in larga parte ancora basata sulla memorialistica e sulla letteratura successiva», è stata recentemente sottolineata nel corso di un convegno nazionale organizzato dall’Istituto Sturzo; convegno nazionale che concludeva cinque convegni interregionali di studio, nei quali si era anche affermato che all’interno del mondo ecclesiastico era «stato fin troppo trascurato dagli storici il ruolo ricoperto dagli ordini e dagli istituti religiosi».
All’accoglienza della popolazione da parte dei salesiani di Villa Sora a Frascati l’autore ha dedicato successivamente poche righe, ricavate per lo più da un breve articolo apparso sul giornaletto dell’Istituto nel 1975.
Don Pietro Ricaldone Il primo capitolo di «Formazione Salesiana » contiene l’Introduzione alla vita religiosa e la trattazione del Voto di Povertà; nel secondo sono svolti i Voti di Castità e di Ubbidienza; il terzo contiene il commento alla strenna della Speranza e il quarto quello della Carità. Presto, a Dio piacendo, verrà il quinto, sulle Virtù in genere e sulla Fede. Nella prefazione del primo volume è spiegato lo scopo della collana e la sua estensione.
Il 25 luglio 1944, ad un anno esatto dal crollo del fascismo e a meno di due mesi dall’entrata in Roma delle forze angloamericane, l’ispettore salesiano di Roma, don Ernesto Berta, inviava ai Cooperatori una circolare per invitarli a continuare il loro appoggio spirituale, morale e materiale alle opere salesiane. Continue reading “Francesco Motto – “L’istituto salesiano Pio XI durante l’occupazione nazifascista di Roma: «asilo, appoggio, famiglia, tutto» per orfani, sfollati, ebrei” in “Ricerche storiche salesiane””
Col presente studio si vuole contribuire a colmare, almeno in parte, la lacuna che riguarda l’assistenza cattolica a Roma nel 1943/44, presentando la pagina di solidarietà scritta dalle due comunità salesiane presenti sulla tenuta delle catacombe di S. Callisto, compresa fra la via Appia Antica, la via Ardeatina e il vicolo delle Sette Chiese, a poche centinaia di metri dalla moderna via Cristoforo Colombo. Continue reading “Francesco Motto – “Gli sfollati e i rifugiati nelle catacombe di S. Callisto durante l’occupazione nazifascista di Roma. I salesiani e la scoperta delle Fosse Ardeatine” in “Ricerche storiche salesiane””
Il 19 aprile giungeva da Roma al caro Oratorio l’Em.mo Card. Vincenzo La Puma, nostro Protettore, ricevuto con affettuoso entusiasmo dalle Comunità e dai giovani plaudenti. Alle 17 dello stesso giorno, l’Em.mo Card. Maurilio Fossati, Arcivescovo di Torino, benediceva, in un’atmosfera di suggestivo raccoglimento, la bella chiesa dell’Oratorio annesso all’erigendo Istituto Internazionale Edoardo Agnelli. Il 23 aprile l’Em.mo Cardinale Protettore presiedeva la prima audizione di collaudo del nuovo grandioso organo della Basilica di Maria Ausiliatrice: alla seconda audizione potè intervenire anche l’Em.mo Card. M. Fossati: l’uditorio fu numeroso ed eletto. Continue reading “Pietro Ricaldone – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo Superiore””
I rapporti di cordiale e profonda amicizia intercorsi fra il papa Pio IX (1792-1878) e don Bosco (1815-1888) sono già stati oggetto di riflessione, nei cento e più anni che ci separano dalla loro morte, da parte di vari studiosi. Ma la recente scoperta di alcune lettere dell’educatore di Torino al pontefice, mentre consente un qualche ulteriore approfondimento delle loro relazioni, offre pure una non trascurabile chiave di lettura del giudizio di don Bosco su personaggi ed avvenimenti politico-religiosi del triennio cruciale che condusse all’unità d’Italia. Continue reading “Francesco Motto – “Orientamenti politici di don Bosco nella corrispondenza con Pio IX del triennio 1858-1861” in “Ricerche Storiche Salesiane””
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