Alberto Caviglia – “La Romanità di Don Bosco” in “Salesianum”

Don Bosco è un Santo ed è un Grande : e la santità di Lui si compenetra nella grandezza, senza che questa abbia ad essere obnubilata da quella. Perchè, pur non prendendo mai atteggiamenti e pose statuarie di grande, e, senz’altro, dissimulando l’essere suo nella semplicità bonaria delle apparenze, operò cose grandissime che hanno permeato del suo spirito il mondo moderno, ed ebbe animo e concetti d’una profondità ed ampiezza, che solo ora viene a volta a volta rivelandosi con volerlo conoscere più d’appresso.

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Eugenio Valentini – “L’italianità di Don Bosco” in “Salesianum”

Parlare dell’amor di patria in Don Bosco e pensare come egli abbia realizzato nella sua vita le auree parole di Silvio Pellico su questo argomento, è tutt’uno. Si può anzi dire che certamente Don Bosco tenne davanti agli occhi come programma queste parole e ne fece l’ideale della sua azione civica e patriottica.

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Alberto Caviglia – “Il « Magone Michele », una classica esperienza educativa (Continuazione del fascicolo precedente)” in “Salesianum”

Invero il buon Michele, definito, come leggemmo, buono di cuore, ci presenta, tra i lineamenti del suo bollènte temperamento, quella forma di buon cuore che si chiama generosità, nella quale cioè si contiene il lavoro volitivo di una virtù attiva; quello di donarsi, di spendersi per gli altri.

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Eugenio Ceria – “L’ambiente educativo dell’Oratorio nel tempo del Savio” in “Salesianum”

Gran data per l’Oratorio il 29 ottobre 1854: l’ingresso di Domenico Savio. Don Bonetti una ventina d’anni dopo la morte di lui, dedicandogli un capo intero ne’ suoi Cinque lustri di storia dell’Oratorio di S. Francesco di Sales, giudicava così singolare ed anche straordinaria la dimora da lui fattavi da doverlasi considerare come un avvenimento; giungeva anzi a dire che quasi a premio di quanto l’Oratorio aveva operato nel tempo del recente colera, il Signore gli aveva mandato un tale allievo, destinato a riuscire suo lustro e sua gloria.

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Felicissimo Stefano Tinivella – “Domenico Savio al suo entrare all’Oratorio” in “Salesianum”

il presente contributo vorrebbe essere la presentazione di Domenico Savio qual egli era al momento in cui la sua vita, e più la sua spiritualità, entrarono nella zona d’influenza — e quale influenza — del meraviglioso tempratore di caratteri e guidatore di spiriti che fu S. Giovanni Bosco.

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Pietro Stella – “I tempi e gli scritti che prepararono il «Mese di Maggio» di Don Bosco” in “Salesianum”

Nel centenario della prima edizione del Mese di Maggio scritto da Don Bosco ci sia lecito ricordare questo opuscolo fortunato, che nel giro di un anno potè avere quattro edizioni; ricordarlo come opera di un santo volgarizzatore di dottrina ascetica e divulgatore della caratteristica divozione del Mese mariano.

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Eugenio Valentini – “Il Can. Domenico Franchetti (1871-1960)” in “Salesianum”

Scopo del presente articolo vuol essere quello di pagare un tributo di riconoscenza, a nome della Società Salesiana, per Domenico Franchetti, benemerito della storiografìa di Don Bosco, e di mettere in rilievo le grandi benemerenze che questo pensatore originale, scrittore e apostolo instancabile, si conquistò nei lunghi anni della sua burrascosa vita.

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Eugenio Valentini – “La letteratura tedesca su Don Bosco nell’Ottocento” in “Salesianum”

Nel cinquantenario dell’entrata dei Salesiani in Germania (1916-1966) ci è sembrato opportuno riandare alle origini remote di quest’opera, tessendo, per così dire, la preistoria di questa istituzione e dello sviluppo che essa ha avuto in questo cinquantennio.

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Mario Midali – “Primo Convegno Internazionale dei Teologi Salesiani Docenti di Teologia Dogmatica (2-5 gennaio 1974)” in “Salesianum”

Dal 2 al 5 gennaio 1974 si è svolto a Roma, nella sede dell’Università Pontifìcia Salesiana (UPS), il Primo Convegno internazionale dei Teologi Salesiani docenti di teologia dogmatica. Continue reading “Mario Midali – “Primo Convegno Internazionale dei Teologi Salesiani Docenti di Teologia Dogmatica (2-5 gennaio 1974)” in “Salesianum””

Albert Druart – “Les origines des oeuvres salésiennes en Belgique (1891-1914)” in “Salesianum”

Le 15 mai 1891, Leon XIII publiait l ’encyclique Rerum Novarum, premier document fondamental de l ’Eglise sur la condition ouvrière. Quelques mois plus tard, le 8 décembre 1891, à la demande de l’évèque de Liège, V.-J. Doutreloux, les Salésiens de Don Bosco ouvraient leur première maison en Belgique. Il y a plus qu’une coincidence entre ces deux événements.

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Pietro Stella – “La diaspora dei Bosco tra ’700 e ’900” in “Salesianum”

Rievocando le vicende della propria vita nelle Memorie dell’Oratorio Don Bosco esordiva, ormai cinquantenne, dichiarandone la « lezione » che se ne poteva ricavare: quanto metteva per iscritto poteva servire, secondo lui, a far conoscere come Dio aveva « egli stesso guidato ogni cosa in ogni tempo », e come ciò poteva servire « a superare le difficoltà future, prendendo lezione dal passato ».

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Jules-Marie Beslay – Le Père Paul Albéra. Second Successeur de Saint Jean Bosco. Esquisse biographique.

N’ont pas la prétention d’offrir au public, ami du monde salésien, une biographie complète et détaillée du second successeur de Don Bosco. Ce très modeste ouvrage, comme nous avons pris soin de le souligner, n’est qu’une « esquisse biographique » dessinant à grands traits une belle histoire à laquelle on pourrait aisément consacrer des volumes. On ne renferme pas en quelques pages une vie entière donnée à Dieu, plus d’un demi-siècle de sacerdoce dont l’activité apostolique ne s’arrêtera qu’avec le dernier souffle, de nombreuses années passées à des leviers de commande qui réclament, avec une sereine prudence, une volonté rare jointe à une sainte audace… Continue reading “Jules-Marie Beslay – Le Père Paul Albéra. Second Successeur de Saint Jean Bosco. Esquisse biographique.”

Ramón Alberdi – “Resonancia de la muerte de Don Bosco en Barcelona” in “Salesianum”

A las dos y media de la tarde del martes 31 de enero de 1888, en la redacción del Diario de Barcelona se recibia un parte telegrafico enviado desde Paris por la agencia Havas-Reuter. El telegrama decia textualmente: «Ha fallecido en Turin el sacerdote Dom Bosco, fundador de numerosas instituciones benéficas».

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