La lettera sottolinea l’importanza degli oratori festivi nella tradizione salesiana, secondo il discorso del 1913. Queste istituzioni rappresentano la pietra angolare dell’Opera salesiana insieme alle missioni e alle vocazioni ecclesiastiche.
La lettera sottolinea l’importanza degli oratori festivi nella tradizione salesiana, secondo il discorso del 1913. Queste istituzioni rappresentano la pietra angolare dell’Opera salesiana insieme alle missioni e alle vocazioni ecclesiastiche.
L’articolo riporta una lettera datata 22 novembre 1912, indirizzata ai confratelli salesiani, in cui si discute la possibilità della beatificazione di Don Bosco e l’iniziativa degli ex-allievi per erigere un monumento in suo onore.
L’articolo discute l’importanza della vita di fede, evidenziando tre diverse fasi della vita spirituale cristiana. Esplora i germi della fede insiti nell’anima umana fin dalla nascita e i benefici derivanti dalla fede, che abbracciano un’ampia gamma di aspetti esistenziali.
Il testo presenta un’analisi dettagliata sulla disciplina religiosa nel contesto della Pia Società Salesiana, con particolare enfasi sulle visioni e gli insegnamenti di San Giovanni Bosco. Diviso in sezioni numerate, il testo esplora i motivi di conforto e di dolore nel ruolo di superiore, evidenziando le gioie incontrate durante i congressi e le prove affrontate all’interno della congregazione. Si discute il ruolo formativo di San Giovanni Bosco e la sua attenzione alla disciplina come fondamento per la crescita spirituale dei suoi seguaci.
La lettera, datata 9 luglio 1911, sottolinea l’opposizione di Don Bosco, al passare le vacanze presso le famiglie o gli amici. Albera esorta gli ispettori a collaborare uniti per far rispettare le disposizioni esistenti e ad evitare due abusi specifici: cure costose non adatte alla condizione economica dei membri e il trasferimento delle richieste di permesso direttamente al Rettor Maggiore anziché ai superiori immediati.
Nella presente lettera, Don Paolo Albera tratta il tema delle disposizioni della S. Sede che vietano la lettura dei giornali per gli ecclesiastici e riporta alcune indicazioni di Don Bosco e Don Rua in riferimento di tali disposizioni.
La lettera del 15 maggio 1911 del Capitolo superiore dei salesiani delinea importanti deliberazioni riguardanti il corso tecnico, i convitti-pensionati e le vacanze durante l’anno scolastico. In merito al corso tecnico, viene confermato il principio di non ammettere corsi tecnici interni nei collegi, ma si tollera l’integrazione del programma per le classi 1a e 2a tecnica fino a completamento delle disposizioni legislative-scolastiche italiane.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera si concentra sull’importanza della pietà come fondamento della vita religiosa e della missione educativa.
La lettera la circolare del nuovo Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana è caratterizzata da un profondo senso di responsabilità e affetto verso la comunità. Continue reading “Paolo Albera – “L’XI Capitolo Generale, elezione del nuovo Rettor Maggiore, in udienza dal Papa Pio X, programma da lui tracciato, notizie varie” in “Lettere circolari di Don Paolo Albera ai salesiani””
Il buon Padre D. Bosco iniziò l’opera sua nel giorno dell’Immacolata, della data di essa festa volle improntati i più grandi fatti e le principali disposizioni riguardanti la Pia Società. All’Immacolata amò intitolare parecchie Case.
A Novembre 1903 il Rettor Maggiore fu a Roma dove ebbe la grande fortuna di poter avvicinare il Santo Padre Pio X. Egli lo accolse con la più squisita bontà, ed avendolo ricevuto nelle ore antimeridiane con vari altri Direttori, non potendosi allora comodamente trattare di affari particolari, ebbe l’insigne degnazione d’invitarlo a tornare nuovamente in Vaticano nel pomeriggio, ed in questa seconda udienza lo trattenne da solo per circa tre quarti d’ora, dimostrandosi confidente: volle essere informato delle opere salesiane, e concesse quanto si domandò. Continue reading “Michele Rua – “Udienza del Santo Padre Pio X. Capitolo generale X” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
Il Rettor Maggiore prende l’occasione delle feste Natalizie per rivolgersi agli Ispettori, cercando di stringersi sempre più a loro, ed esponendogli varie cose di rilevante importanza, che riguardano il bene universale della Pia Società e specialmente l’ultima e definitiva sistemazione delle Ispettorie.
Nel Capitolo Generale che si tenne sul principio del Settembre scorso si presero importanti deliberazioni, che io ora vi posso comunicare, e che spero produrranno un effetto salutare per la nostra Pia Società.
Mentre d’ordinario le mie circolari s’indirizzano a tutti indistintamente i membri della famiglia Salesiana, questa volta la mia parola è diretta particolarmente a voi, cui la fiducia dei Superiori Maggiori ha posti a capo delle nostre Case in qualità d’ispettori e Direttori. A voi è ben noto come per la missione che avete ricevuto, dovete essere le guide di altri Confratelli nel sentiero della perfezione, le sentinelle vigilanti dei giovanetti affidati alle vostre cure, i custodi dello spirito di D. Bosco, gli interpreti “autorevoli delle intenzioni dei Superiori, anzi i rappresentanti della loro stessa autorità. Foste collocati sul candelabro affinchè diffondeste tutto all’intorno viva luce di scienza e di virtù.
L’anno 1898, che sta per finire, sarà sempre memorando nei fasti della nostra Pia Società. Voi desidererete sapere quali cose specialmente le aggiunsero lustro, ed io a comune consolazione, e dirò anche, a comune edificazione vengo ad esporvele. Merita d’essere accennata in primo luogo la riuscitissima adunanza del nostro ottavo Capitolo Generale.
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