Nel documento vengono presentate le opere salesiana, come scuole, casa di cura, orfanotrofi, santuari, chiese, ospizi, ospedali ecc. nell’anno 1934.
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Nel documento vengono presentate le opere salesiana, come scuole, casa di cura, orfanotrofi, santuari, chiese, ospizi, ospedali ecc. nell’anno 1934.
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G IO VAN N I Bosco, santo. – Stando ai propri ricordi personali G. nacque
il 15 ag. 1815, festa religiosa dell’Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri parrocchiali di Castelnuovo d’Asti (dal 1930 Castelnuovo Don Bosco) nacque dalle seconde nozze di Francesco con Margherita Occhiena il 16 agosto, festa di s. Rocco, ugualmente propizio secondo la mentalità contadina, e fu battezzato il giorno successivo con i nomi di Giovanni Melchiorre.
Periodo di riferimento: 1815 – 1999
P. Stella, «Giovanni Bosco, Santo», in «Treccani» (2014), 1-13.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Don Bosco es reconocido en Colombia como santo, sacerdote y taumaturgo pero sobre todo como el gran educador y maestro de la juventud vulnerable y necesitada.
El proceso de canonización de don Bosco fue extenso. Se abrió en 1890 y culminó el 1 de abril de 1934.
La Casa María Auxiliadora de Contratación fue la primera obra que fundaron las FMA en Colombia, 1898, respondiendo a la petición del Padre Evasio Rabagliati, y como una urgencia de presencia de las Hermanas para el cuidado de los enfermos de lepra, que en aquella época no tenían ninguna clase de asistencia humanitaria.
A História da Escola Normal Maria Auxiliadora de Ponte Nova, Minas Gerais, permite-nos perceber o significado cultural desta instituição. É uma obra que acreditamos interessar não só à família salesiana, aos alunos e ex-alunos desta casa, mas também ao povo de Ponte Nova e, especialmente, à mulher que aí encontrou espaço para se projetar na sociedade.
La obra de evangelización de la Patagonia, llevada a cabo a partir de las últimas décadas del siglo XIX, cubrió un espectro de iniciativas sociales muy grandes. Estas iniciativas tuvieron como motivación, por un lado, la concepción «civilizadora» de la inserción de la iglesia en tierras lejanas, y por otro, la llegada a un lugar donde estaba todo por hacerse.
Queste pagine, ravvivate dalla non rara citazione di autori dei primi del Novecento, come Turati, Treves, e della rivista Critica sociale, di storici ben noti, come Jemolo e Menozzi, dalla conoscenza di studi anche “laici”, ci presentano queste Figlie di Maria Ausiliatrice nel loro insieme: attive, coraggiose, vivaci, fedeli al proprio carisma salesiano, e insieme sensibili alle esigenze del momento. I terribili ispettori governativi del Ministero della Pubblica Istruzione (nelle scuole), e del Ministero degli Interni (nei convitti per operaie) lentamente superano la loro diffidenza, anche se parlano ancora di suore “furbe”. Quei liberali e quei socialisti sbagliavano. Non si trattava di furbizia, ma di adattamento ai tempi, di autentica ansia apostolica, che negli ospedali militari evitava qualunque pressione per la frequenza ai sacramenti, e si limitava a cenni accetti ed efficaci, e nelle scuole, negli oratori, nei convitti mostrava un sincero amor patrio, ma unito sempre alla piena fedeltà al papa, evitava troppe devozioni, ed insisteva sull’essenziale, correttezza, sacrificio, letture sane, confessione e comunione. Le Figlie di Maria Ausiliatrice non erano furbe nel senso deteriore, e forse non mancava in esse ogni tanto una certa ingenuità. Certo non erano per nulla politicanti, erano solo fedeli alla classica massima di don Bosco: “Dammi le anime, prendi il resto”.
Periodo di riferimento: 1900 – 1922
Loparco Grazia, Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella società italiana (1900-1922). Percorsi e problemi di ricerca, Roma, LAS 2000.
Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”
L’Ispettoria Medio Oriente (MOR) delle FMA è presente in cinque nazioni e sei stati (considerando la Terra Santa un’unica nazione ma con due stati). Tre religioni. Un mosaico di confessioni e di etnie. I cristiani sono una minoranza, musulmani e cristiani di altre confessioni sono da conoscere, accogliere ed amare. Le FMA hanno operato dall’inizio in un difficile contesto di guerre e di conflitti. Ma ciò nonostante si è assistito allo sviluppo di varie opere, secondo le possibilità dei diversi periodi e contesti.
Il contributo delinea l’impegno delle FMA in Italia durante la Prima guerra mondiale attraverso fonti interne ed esterne all’Istituto. Emerge una partecipazione convinta delle religiose alle necessità assistenziali, sia come infermiere ed assistenti negli ospedali militari, sia nelle opere a favore degli orfani e dei figli dei richiamati. L’enorme lavoro porta a incrementare la collaborazione con laiche, comitati, autorità, per moltiplicare le forme di aiuto e, di fatto, potenzia una rete di solidarietà in tutto il territorio nazionale. Continue reading “Grazia Loparco – Donne solidali durante la Prima guerra mondiale in Italia”
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