Il secondo volume delle Memorie Biografiche di Don Giovanni Bosco offre un approfondimento sulla vita del fondatore della Pia Società di San Francesco di Sales, basato su fonti dirette e scritti autografi di Don Bosco stesso. Il testo segue lo stesso approccio del primo volume, attingendo alle memorie dell’Oratorio, che descrivono le origini dell’Istituzione Salesiana, e alle Memorie ai miei figli Salesiani, in cui Don Bosco lascia indicazioni preziose per il suo successore. Inoltre, viene utilizzata la Biografia del sacerdote Giuseppe Cafasso, che traccia il legame spirituale tra Don Bosco e il suo maestro. Il volume è stato redatto per i Salesiani, con l’intento di offrire una visione più profonda della figura di Don Bosco attraverso le sue stesse parole e testimonianze dirette.
INDICE
- CAPO I. – Stato delle cose in Piemonte nel 1841 – Carlo Alberto e sue aspirazioni – La congiura delle sette.
- CAPO II. – Slancio e consolazione di D. Bosco nell’esercizio del Santo Ministero – Chi ben fa, ben trova – Le pillole della Madonna – La benedizione e la preghiera di D. Bosco – Sua
vivissima fede – I consigli evangelici – Mortificazione. - CAPO III. – Visite doverose – L’antico maestro D. Lacqua – Singolare avventura – La caratteristica di D. Bosco – D. Carlo Palazzolo – Studii particolari.
- CAPO IV. – Proposte d’impieghi – Consiglio di D. Cafasso – Il Convitto Ecclesiastico di Torino – D. Bosco nell’avviarsi a Torino – Abbandono nella divina Provvidenza – Gli istrumenti di essa.
- CAPO V. – Accoglienze al Convitto – Vita comune – Il Teologo Guala e D. Cafasso – Esemplare ricopiato.
- CAPO VI. – Spettacolo miserando dei giovani derelitti – D. Bosco nelle carceri – Il soccorso ai poverelli – Ultimo-quadro delle miserie umane – Profezia del Venerabile Cottolengo.
- CAPO VII. – Le prime relazioni di D. Bosco coi giovanetti in Torino – Il progetto degli Oratorii festivi – Le disposizioni della Provvidenza Divina· – Bartolomeo Garelli pietra fondamentale – Compagni che lo seguono – La missione di Don Bosco.
- CAPO VIII. – Un altro merito del Convitto – Le conferenze di morale – Utilità pratica – Precetti di sacra eloquenza – Progressi di D. Bosco in questi studii – Suo amore per la
castità – Mortificazione – La distribuzione ai poverelli. - CAPO IX. – Il primo canto a Maria – Metodo tenuto all’Oratorio – I primi benefattori di D. Bosco — Escursioni per la città – Visita sui lavori – Viva D. Bosco ! e battimano -Prudenti correzioni – Il critico redarguito.
- CAPO X. – Amenità al Convitto – Le ricreazioni più gradite a D. Bosco – Carità industriosa di D. Cafasso nelle carceri – D. Bosco catechista nelle medesime – Impressioni ed ammaestramenti – La Pasqua dei carcerati.
- CAPO XI. – D. Bosco è messo alla prova sul pulpito – Il primo corso in iscritto di esercizi spirituali – Ogni giorno un fatto di Maria – La medaglia miracolosa – L ‘apparizione ad Alfonso Ratisbona – Altro avvenimento religioso in Piemonte.
- CAPO XII. – Un grave lutto per la Chiesa di Torino – Previsioni del Ven. Cottolengo – – Pretensioni contro la Chiesa – Un altro lutto per D. Bosco – Chiusura del primo anno di
Convitto – Gli esercizi a S. Ignazio – In vacanza a Castelnuovo. - CAPO XIII. – Due consolanti fatti religiosi – La patente provvisoria di confessione – Un aiuto del Parroco di Cinzano – Industria per rendere amene le radunanze domenicali – Le prime prove della scuola di canto – Il Teo! Nasi – Origine di certe arie popolari – Il primo trionfo dei musici di D. Bosco.
- CAPO XIV. – Nuovo incremento cieli’ Oratorio – Le ricreazioni fuori città – D. Guala concede il cortile ciel Convitto e la sacrestia – Il Catechismo in due sezioni – Desiderio nei giovanetti per confessarsi da D. Bosco – La Comunione frequente – Consolazioni e prove – La festa di S. Anna – Una cara sorpresa.
- CAPO XV. – La patente definitiva di confessione – In villeggiatura a Rivalba – Agli esercizi cli S. Ignazio – Vincenzo – Gioberti e· il suo Primato civile e morale degli Italiani – Dispute
col prevosto D. ‘ Cinzano – Le beatelle e saggi consigli di D. Bosco. - CAPO XVI. – Il terz’anno di Convitto ~ a principale occuoazione di D. Bosco -Istruzione catechistica ragionata – Ammonimenti per ben ricevere il Sacramento di Penitenza – Norme pratiche pei confessori di giovinetti – Brevi avvertenze per chi si dedica agli Oratorii festivi.
- CAPO XVII. – La speranza cristiana – Il pensiero del Paradiso – Insta opportune et importune – D. Bosco coepit facere et docere – All’opera nella predicazione e nell’amministrazione del Sacramento della Penitenza – Il fetore dei peccati – Varii Istituti ed Ospedali, cui si dedica – D. Bosco è colpito dalle petecchie.
- CAPO XVIII. – All’Ospedale di S. Giovanni – Una peccatrice ostinata e sua conversione per opera di D. Bosco – Un peccato taciuto in gioventù e confessato in punto di morte – D. Bosco predice ad una dama in confessione un pericolo imminente, avvertendola di scongiurarlo coll’invocazione dell’Angelo Custode.
- CAPO XIX. – L’apostolato nelle carceri – Le prime -accoglienze – I trionfi della carità – Ostacoli e ripugnanze superate – Franca risolutezza – L’amicizia colle guardie – Il carnefice
e un suo figliuoletto – Consolantissimi frutti di conversioni. - CAPO XX. – Deferenza di Mons. Fransoni alle proposte di D. Bosco – Una importante conversione – Filantropia insidiosa – Gli Asili d’infanzia – Principio delle attinenze di
D. Bosco co’ Vescovi e coll’alta società piemontese. - CAPO XXI. – La stampa e la scuola – D. Bosco scrittore – Il primo revisore delle sue opere – Una reliquia del Ch. Comollo – D. Bosco perpetua la memoria del suo discepolo con una biografia- Scrive l’opuscolo: corona dei sette dolori di Maria SS.
- CAPO XXII. – D. Cafasso conferenziere al Convitto Sua stima per D. Bosco – Confidenza di D. Bosco in D. Cafasso – Squisito discernimento di D. Cafasso – L’idea di farsi religioso
e missionario si fa più viva in D. Bosco. – D. Gualalo distoma dall’accettare l’ufficio di Economo spirituale – D. Bosco va agli esercizi – D. Cafasso gli annunzia la volontà del Signore. - CAPO XXIII. – L’Abate Aporti a Torino – Le scuole di metodo – Dissidio tra Sovrano e Prelato – Relazione di Don Bosco coll’Aporti – La prudenza del serpente e la semplicità
della colomba in D. Bosco. - CAPO XXIV. – Preoccupazioni perchè D. Bosco si fermi in Torino – È scelto a Direttore spirituale dell’Ospedaletto – Ne attira più il miele che l’aceto – Fruttuosa missione in Canelli Segreto dell’efficacia di D. Bosco nella predicazione.
- CAPO XXV. – D. Bosco è destinato al Rifugio – La Marchesa di Barolo D. Bosco ottiene dalla Marchesa di poter continuare il suo Oratorio festivo presso al Rifugio – Il Teologo
Giovanni Battista Borel - CAPO XXVI. – Un sogno: La pastorella; uno strano gregge; tre stazioni di un viaggio faticoso; arrivo alla meta. – L’Oratorio trasferito presso il Rifugio – Un’irruzione dì fanciulli in Valdocco – Scene lepide e strettezze di locale – Due stanze dell’Ospedaletto ridotte a cappella – Prima chiesa in onore di S. Francesco di Sales – La festa dell’8 dicembre.
- CAPO XXVII. – Perchè S. Francesco di Sales fu dichiarato Patrono dell’Oratorio – D. Bosco imitatore della dolcezza di questo Santo – Principio delle scuole serali e festive – Mutamento felice nella condotta dei giovani – Studi di D. Bosco al Convitto Ecclesiastico – Il Santo Natale – Le prime questue.
- CAPO XXVIII. – Divozione di Don Bosco all’Angelo Custode – Come la raccomandasse ai suoi giovani – Un garzone muratore salvato dal suo Angelo in una mortale caduta – D. Bosco stampa un libro intitolato: Il divoto dell’angelo custode
- CAPO XXIX. – Amore di D. Bosco alla Chiesa Cattolica, e suo zelo nel faticare per la sua gloria – Industrie per convertire i carcerati – Una conversione miracolosa – Studio della
lingua tedesca -Il Catechismo quadragesimale presso S. Pietro in Vincoli; proibizione del Municipio – Prima supplica di D. Bosco al Papa per favori spirituali. - CAPO XXX. – L’ Oratorio a S. Pietro in Vincoli – La serva del Cappellano – Una lettera di accusa – Due disgraziati accidenti – I giovani dell’Oratorio respinti da S. Pietro – Analogia
tra certi fatti della vita di S. Filippo Neri e quella di D. Bosco – Si fanno pratiche perchè D. Bosco venga nominato cappellano di S. Pietro in Vincoli – Il Municipio non acconsente a questa domanda – La festa di S. Luigi. - CAPO XXXI. – Occupazione di -D. Bosco negli Istituti del Rifugio – La Marchesa Barolo ordina che i giovani sgombrino dai locali destinati per !’Ospedaletto – Un altro sogno: moltitudine di fanciulli; la misteriosa Signora; un prato; tre chiese in Valdocco; il luogo del martirio dei Santi Avventori ed Ottavio; la fondazione di una Società di religiosi in aiuto di D. Bosco – Narrazione del martirio dei Santi Solutore, Avventore ed Ottavio stampata dal Can. Lorenzo Gastaldi.
- CAPO XXXII. L’Oratorio trasportato ai Molini di S. Martino – Ultima domenica nella cappella del Rifugio – Il trapianto dei cavoli e un discorsetto di D. Bosco – Le prime accademie – I giovani condotti qua e là per ascoltare la santa Messa.
- CAPO XXXIII. – Inaugurazione dell’Ospedaletto di- S. Filomena – Opposizioni all’Oratorio degli impiegati nei Molini – La piazza Emanuele Filiberto – Stima del popolo per D. Bosco
– Un lepido equivoco – D. Bosco e gli allievi dei Fratelli delle Scuole Cristiane – Il giovanetto Michele Rua. - CAPO XXXIV. – La Marchesa di Barolo a Roma – Vincenzo Gioberti e i Prolegomeni – Bosco in vacanze a Morialdo – Una sua lettera al Teologo Bore! – La Congregazione Salesiana
predetta – Altra lettera al Teologo Borel – Le piccole inferme dell’Ospedaletto. - CAPO XXXV. – La storia ecclesiastica – Ragioni che mossero D. Bosco a scrivere questo libro – I Pontefici, i Concilii, i progressi del Cattolicismo – Alcuni fasti delle Diocesi subalpine – Fatti edificanti di santi giovinetti.
- CAPO XXXVI. – Nuove accuse d’un segretario dei Molini contro i giovani dell’ Oratorio – Il Municipio vieta le radunanze catechistiche nella Chiesa di S. Martino – La mano del Signore e il figlio del Segretario – D. Bosco e la sua fortezza – L’Oratorio ambulante – Spirito di profezia – Impressioni di uno splendido sogno – Speranze e disillusione.
- CAPO XXXVII. – L’Oratorio e le scuole in casa Moretta – Alsuni benefattori dell’Oratorio – Il Teologo Giacinto Carpano – Il catechismo in alcune scuole pubbliche e private – Dicerie
– Risposta di D. Cafasso ai critici di D. Bosco. - CAPO XXXVIII. – La sanità di D. Bosco deperisce – Il Teologo Bore! difensore dell’Oratorio – I parrochi di Torino – L’opuscolo: Le sei domeniche e la novena in onore di S. Luigi Gonzaga.
- CAPO XXXIX. – D. Bosco e i condannati al patibolo.
- CAPO XL. – D. Bosco è costretto a sloggiare da casa Moretta – L’Oratorio in un prato – Un giovanetto affamato Le passeggiate a Soperga.
- CAPO XLI. – È ntusiasmo dei giovani per le passeggiate – un garzone muratore e il suo primo entrare nel prato di Valdocco – Una colazione al Monte dei Cappuccini – I cantori di
D. Bosco e i navicellai del Po – Ubbidienza militare – Affetto a D. Bosco dei giovani dell’Oratorio. - CAPO XLII. – La storia sacra – Metodo pedagogico adottato da Don ·Bosco in questo libro – Alcune citazioni.
- CAPO XLIII. – Dicerie in disfavore dell’Oratorio – Il Marchese di Cavour e sue minacce – Nuovo ed ultimo diffidamento – L’Arcivescovo e il Conte di Collegno – La questura fa sorvegliare D. Bosco – Fantasie consolanti.
- CAPO XLIV. – La pazzia di D. Bosco – Il pianto di un vero amico – Le parole del profeta – D. Cafasso dà giudizio dei sogni di D. Bosco – Al manicomio – L’isolamento Il Teologo Borel e le confidenze di D. Bosco.
- CAPO XLV. – L’ultimo giorno nel prato – Un pellegrinaggio alla. Madonna di Campagna – Il suono delle campane – Nuovi rifiuti, afflizioni e lagrime – Un raggio di luce – D. Pietro Merla – Casa Pinardi e la tettoia di Valdocco – Patto conchiuso – Commozione ed entusiasmo dei giovani all’annunzio del nuovo Oratorio – La preghiera di ringraziamento a Maria – Ultimo saluto al prato.
- CAPO XLVI. – La presa di possesso del nuovo Oratorio La grande basilica – Due visite alla Consolata -Metodo tenuto all’Oratorio – L’abile pescatore – Un merlo colto in gabbia – La partenza della sera – O profezia o pronostico.
- CAPO XLVII. – Nuove intimazioni del Marchese di Cavour – La Ragioneria in seduta straordinaria – Un augusto protettore – Le guardie civiche – Il Marchese si riconcilia con D. Bosco – Obbedienza di D. Bosco alle leggi dello Stato – Suo rispetto alle Autorità civili.-
- CAPO XLVIII. – D. Bosco a Sassi – Gli allievi delle Scuole Cristiane – Slancio giovanile – Doppio imbarazzo – La carità supplisce al miracolo.
- CAPO XLIX. – D. Bosco è licenziato dal Rifugio – Lettera della Marchesa al Teologo Borel – Intiera confidenza in Dio; amore alla povertà evangelica; esimia prudenza nel tutelare il proprio onore – Contrasti noti e segrete elemosine – Prime camere prese ad affitto in casa Pinardi.
- CAPO L. – L’enologo italiano – Morte di Gregorio XVI – Elezione di Pio IX – Le preghiere per il Papa – Frenetiche dimostrazioni di gioia pel nuovo Pontefice – Prudente circospezione di Mons. Fransoni e di D. Bosco – La Santa di Viù.
- CAPO LI. – Il sistema metrico decimale- Circolare di Mons. Artico – Difficoltà superate nello scioglimento di un problema – Il nuovo libro e le sue varie edizioni.
- CAPO LII. – Amore alla chiesuola di Valdocco – La festa di S. Luigi e di S. Giovanni Battista – Malattia mortale Amore e pietà dei giovani per D. Bosco – Guarigione – Cordialissima festa.
- CAPO LIII. Convalescenza a Castelnuovo – ·L’Oratorio continuato dai cooperatori – La processione nella solennità di Maria SS. Assunta in Cielo – Infedeltà ad un voto punita – Visita ai Becchi – Portare ogni giorno la propria croce – Visite ed inviti agli amici.
- CAPO LIV. – Consigli non accolti – Un prezioso suggerimento – Il figlio e la madre – Fine nobile e generoso – Il pianto delle madri.
- CAPO LV. – Partenza dai Becchi – I segnacoli del breviario – Arrivo in Valdocco – Il Teologo Vola – Povertà, miseria e contentezza Accoglienze festose – Il corredo della sposa.
- CAPO LVI – Casa Pinardi e sue adiacenze – Nuovi appigionamenti – L’osteria della Giardiniera – Fatti disgustosi.
- CAPO LVII. – Di nuovo la Marchesa Barolo – Suo esercizio di pietà approvato dalla Santa Sede – Il libro di D. Bosco: sulla divozione alla misericordia di Dio.
- CAPO LVIII. – Gli studenti catechisti – Scuole domenicali e serali – La fabbrica dei maestri – Ingegno, memoria, e cuore – Uno studente e l ‘usurario.
- CAPO LIX. – Col miele si prendono anche le vespe – Un padre irreligioso – L’albero della vita.
- CAPO LX. – La prima campana dell’Oratorio – L’apparizione della Madonna alla Salette – La prima messa cantata in Valdocco nella mezzanotte del S. Natale.
Periodo di riferimento: 1901
G. B. Lemoyne, “Memorie biografiche di Don Giovanni Bosco volume 2“, Scuola tipografica libraria Salesiana, Torino 1901.