Don Cojazzi – L’anima umana non muore mai

Attraverso immagini semplici e poetiche, questo testo celebra la forza educativa dell’amore e la capacità di comunicare verità profonde con linguaggio chiaro e suggestivo. Una maestra, parlando alle sue alunne della vita futura, usa la metafora del bozzolo e della farfalla per spiegare il mistero dell’anima e della resurrezione, rendendo visibile l’invisibile. Il brano si conclude con un richiamo al pensiero di Goethe, secondo cui il desiderio naturale dell’immortalità è una delle prove più profonde della sua esistenza.

INDICE

  • Noi sappiamo la morte; ma non crediamo alla morte
  • Intuizioni materne
  • L’uomo è un essere di frontiera
  • L’anima è spirito
  • Le tre conoscenze
  • Il conoscere dell’intelligenza non è materiale; perché è fuori della mutabilità
  • Il conoscere dell’intelligenza non è materiale, perché è fuori della localizzazione
  • Il giudicare e ragionare è spirituale
  • Il volere è attività spirituale
  • L ’anima umana essendo spirituale non è composta di parti
  • Dio è garante che l’anima è immortale
  • La sapienza di Dio è garante dell’immortalità dell’anima
  • La bontà di Dio è garante dell’immortalità dell’anima

Periodo di riferimento: 1940

Don Cojazzi, “L’anima umana non muore mai“, Società Editrice Internazionale, Torino 1940.

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