Giovan Battista Tamietti (1848-1920) è stato uno dei salesiani della “prima generazione”. Ricevette da don Bosco un incarico di prestigio: la direzione della collana “Latini Christiani Scriptores in usum scholarum”.
Giovan Battista Tamietti (1848-1920) è stato uno dei salesiani della “prima generazione”. Ricevette da don Bosco un incarico di prestigio: la direzione della collana “Latini Christiani Scriptores in usum scholarum”.
El objetivo de este artículo es presentar el vínculo que los miembros de la comunidad italiana mantuvieron con el catolicismo en una localidad del este pampeano: Eduardo Castex. La construcción de una sociedad católica pampeana era el proyecto que los misioneros ambicionaban realizar con su presencia.
Il presente contributo si propone di mettere a disposizione degli studiosi e specialmente dei membri della Famiglia Salesiana, il testo critico di un documento inedito dovuto alla mano di don Michele Rua, primo successore di don Bosco.
Il prefetto nelle case salesiane, creazione originale di don Bosco, era vicario del Direttore e suo compito principale era di amministrare le cose temporali e di curare la disciplina degli alunni.
L’intento dell’Autore è di inserirsi nel tema dell’economia all’interno della storiografia salesiana analizzando le modalità con le quali veniva gestita l’opera del S. Cuore al Castro Pretorio di Roma, usufruendo di una fonte discretamente esauriente e affidabile, quale è la visita straordinaria del 1908 voluta da don Rua e dal Capitolo Superiore.
La seconda puntata della ricerca presenta le complesse vicende della promettente opera salesiana chiusa, in modo illecito, dalla Gestapo il 5 agosto 1941. La ripresa dell‘attività salesiana, avvenuta nell’estate 1945, nella casa danneggiata dai bombardamenti, è dovuta all’iniziativa personale del primo direttore nel periodo postbellico.
La prima parte del saggio sulla storia della casa salesiana di Essen presenta la nascita e il progressivo sviluppo dell’oratorio salesiano dall’anno 1921, come risposta ai bisogni del mondo giovanile presente nella zona occidentale della città tedesca.
Nella prima parte di questo studio, che si basa su una documentazione invidiabile, viene presentato il cammino storiografico che è stato percorso per conoscere una congregazione religiosa come istituzione, quali aspetti ne siano stati sottolineati, con quali differenze tra una nazione e l’altra, se si sia cercato di arrivare a una comprensione totale di essa.
In questa sezione vengono offerti tre contributi che sono stati realizzati per la presentazione del volume “Don Michele Rua primo successore di don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)“.
L’autrice, nel presente contributo, ha evidenziato da un punto di vista sociologico il rapporto tra carisma e istituzione chiaramente emergente da molti contributi contenuti nel volume.
Dopo una spiegazione dei termini e la delimitazione dei contenuti, vengono sviluppate le motivazioni della ricerca su “I salesiani come religiosi-educatori: figure e ruoli all’interno della comunità salesiana“, il metodo, gli studi finora pubblicati sull’argomento e la documentazione attualmente esistente, sia manoscritta che a stampa, che permette di delineare il contesto culturale, politico, ecclesiale, giuridico e l’organizzazione e il governo delle istituzioni educative del tempo.
Nel secondo CG del 1880, presieduto da don Bosco, fu affidato al prefetto generale il compito di “mantenere cogli ispettori una corrispondenza mensuale”, con lo scopo di “essere informato e, a sua volta, informare il Rettor Maggiore dell’andamento delle sue ispettorie”.
Con questa terza puntata si conclude la ricerca sugli inizi dello sviluppo della prima casa salesiana in Austria. Si tratta di un’opera educativo-pastorale, insediata in uno dei più poveri quartieri della Vienna ancora imperiale e, poi, dal 1918, repubblicana.
Nel secondo CG del 1880, presieduto da don Bosco, fu affidato al prefetto generale il compito di “mantenere cogli ispettori una corrispondenza mensuale”, con lo scopo di “essere informato e, a sua volta, informare il Rettor Maggiore dell’andamento delle sue ispettorie”.
Dopo una spiegazione dei termini e la delimitazione dei contenuti, vengono sviluppate le motivazioni della ricerca su “I salesiani come religiosi-educatori: figure e ruoli all’interno della casa salesiana“, il metodo, gli studi finora pubblicati sull’argomento e la documentazione attualmente esistente, sia manoscritta che a stampa, che permette di delineare il contesto culturale, politico, ecclesiale, giuridico e l’organizzazione e il governo delle istituzioni educative del tempo.
Più che una cronaca della difficile fondazione delle missioni salesiane in Ecuador, il mio vuole essere un tentativo per contestualizzare questo fatto storico, mettendo in risalto le difficoltà che ne resero laborioso l’inizio, ed i problemi politici che ne frenarono lo sviluppo. Seguendo lo svolgersi degli avvenimenti è facile apprezzare l’abilità e la tenacia del primo successore di don Bosco per districarsi in uno scenario assai complesso.
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