Anche in Polonia don Giovanni Bosco era conosciuto e venerato come un grande educatore e benefattore della gioventù molto prima che i Salesiani iniziassero a operare nel Paese nel 1898.
Anche in Polonia don Giovanni Bosco era conosciuto e venerato come un grande educatore e benefattore della gioventù molto prima che i Salesiani iniziassero a operare nel Paese nel 1898.
L’espansione missionaria della Società Salesiana durante il rettorato di don Rua si inserisce nel quadro generale del rinnovamento ecclesiale iniziato nell’Ottocento. La Chiesa rinacque prima dalla crisi provocata dalla rivoluzione francese e verso la metà del medesimo secolo si rafforzò e si centralizzò. Continue reading “Marek T. Chmielewski – “L’espansione missionaria della Società Salesiana negli anni 1888-1910 tra missione salesiana e cura di italianità. Il caso polacco” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Nel periodo di storia della congregazione salesiana che ci interessa, e cioè durante il governo del beato Michele Rua, vale la pena richiamare l’attenzione sui motivi e le circostanze dell’insuccesso iniziale della missione salesiana in terra polacca. Continue reading “Stanisław Wilk – “La realizzazione dello spirito salesiano da parte del Beato Bronisław Markiewicz, Fondatore dei Micheliti” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Il presente intervento si limita ad una delle presenze salesiane nella Małopolska, ossia nella regione polacca chiamata Galizia dopo la spartizione della Polonia per opera dell’Austria, della Prussia e della Russia, avvenuta nella seconda metà del settecento. Essa, in seguito a tale atto, entrò a far parte della monarchia degli Asburgo e vi rimase fino alla rinascita della Polonia nel 1918. Il quadro politico entro il quale ci muoviamo è quindi quello dell’impero asburgico e dei primi anni della Polonia rinata. Continue reading “Waldemar Witold Żurek – “I salesiani e le urgenze giovanili della città di Przemyśl e delle diocesi della Galizia (1907-1923)” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”
The letter extends Easter wishes and gratitude for condolences on the author’s father’s passing. It mentions the upcoming beatification of Fr. Bronislaw Marhiewicz and the initiation of Team Visits halfway through the six years following the last General Chapter. Continue reading “Pascual Chavez Villanueva – “Come over to Macedonia and help us” (Acts 16,9). Presentation of the Northern European Region” in “Acts of the General Council of the Salesian Society of St John Bosco””
Nell’anno centenario della fondazione del primo Oratorio è bene mettere nella miglior luce il grande dono che la Vergine Immacolata fece alla gioventù guidando il suo fedele servo Don Bosco a questa terra benedetta, destinata ad essere centro e foco d’irradiazione delle Opere salesiane a salvezza delle anime.
Continue reading “Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
Il 24 maggio 1946 l’Episcopato di Polonia convocato dal Primate August Hlond si riunì in una conferenza presso il Santuario claramontano di Cze˛stochowa e, discutendo i problemi sorti in seguito alla presa del potere in Polonia da parte dei comunisti dopo la seconda guerra mondiale, rilevò anche i pericoli che tale fatto comportava per la giovane generazione polacca.
Nel 1939, quando scoppiò la seconda guerra mondiale, i salesiani delle due ispettorie polacche, di san Stanislao Kostka e di san Giacinto, lavoravano raggruppati in 46 centri di cui 11 pastorali. Durante la guerra subirono grandi perdite.
Vita religiosa e attività pastorale e didattico-educativa della Chiesa cattolica durante la seconda guerra mondiale, e perciò degli ordini e delle congregazioni religiose, erano condizionate dalla situazione dominante nei vari territori amministrativi della Polonia occupata.
Una pagina di storia della guerra mondiale piuttosto trascurata dalla riflessione storiografica, ed anche poco nota alla opinione pubblica, è quella degli internati militari nel terzo Reich e dell’azione religiosa e morale svolta dai cappellani militari in mezzo a loro.
Luigi Francesco Pasa (1899-1977) combatté nella Grande Guerra tra i «ragazzi del ’99», e fu poi legionario con D’Annunzio a Fiume. Fu ordinato sacerdote salesiano il 7 luglio 1929. Animato da quell’impulso all’azione proprio dell’epoca e insieme dal desiderio di intraprendere una nuova esperienza di educatore fra i militari, divenne Cappellano Militare nella Regia Aeronautica, e in tale ruolo prestò la sua attività all’Aeroporto di Aviano.
L’oggetto dello studio è la presentazione della genesi e dello sviluppo delle strutture salesiane in Polonia fino al 1979. Si sono individuati i criteri fondamentali con cui i responsabili della Congregazione Salesiana procedevano per ristrutturarla in ispettorie: nel nostro caso l’applicazione di detti criteri non è stata sempre lineare; talvolta addirittura conflittuale.
I salesiani polacchi si incontrarono per la prima volta coi loro connazionali dell’altro emisfero in Argentina, ed uno di loro, don Stanislaw Cynalewski (1866-1932), dedicò tutta la vita all’attività fra gli emigranti. Gli altri dello stesso gruppo solo sporadicamente poterono svolgere il loro servizio pastorale nella lingua della madre patria. Un loro maggiore impegno in questo campo incontrava grandi difficoltà da parte delle autorità della Congregazione, dal momento che allora “essere salesiani” equivaleva sovente ad “essere italiani”.
Dobbiamo subito dire che il periodo della vita salesiana del Primate di Polonia, card. August J. Hlond non è stato, finora, oggetto di uno studio monografico. Perciò non stupisce il fatto che il suo operato salesiano sia davvero poco conosciuto, se non addirittura ignorato.
La tematica in oggetto è stata già presa in considerazione all’inizio degli anni settanta e solo recentemente è ricomparsa in varie pubblicazioni.
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