Il seguente elaborato propone un elenco delle pubblicazioni di Don bosco e che altri autori hanno redatto sulla sua bibliografia.
Continue reading “Saverio Gianotti – Bibliografia generale di Don Bosco”
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Con la liberazione di Milano il 25 aprile 1945 si concludeva, dopo venti mesi di lotta, la resistenza italiana contro il fascismo e le truppe di occupazione tedesche. Sei mesi dopo, il 22 ottobre, don Pietro Berruti, vicario del Superiore generale dei Salesiani, scrivendo al superiore di Roma perché invitasse i suoi confratelli a mettere per iscritto quanto era stato fatto
«per venire incontro ai gravissimi bisogni dell’ora presente» aggiungeva: «Sappiamo per esperienza che i Salesiani sono assai pronti a fare il bene a costo anche di gravi sacrifici, ma che sono piuttosto ritrosi, e alle volte del tutto refrattari, a stendere
la relazione di ciò che fanno».
Il saggio racconta l’esperienza dei Salesiani in Cina a partire dal loro primo arrivo del 1906, quando l’entusiasmo educativo salesiano incontrò la millenaria cultura cinese. Si sofferma l’attenzione attraverso “dieci sfide” che hanno toccato i Salesiani in Cina nei primi 50 anni di permanenza, mettendone in risalto pro e contro.
Il saggio tratta a grandi linee del Carisma Salesiano dopo “l’evento del secolo” nella Chiesa Cattolica, quello del Concilio Vaticano II. Questo viene trattato non da un punto di vista storico, ma piuttosto come una riflessione programmatica, ossia cercando di leggere a fondo, pur se brevemente, nel passato recente, per offrire alcune prospettive di futuro: in modo immediato, per la ricerca storica che più avanti si dovrà fare; ma soprattutto per continuare con lo sviluppo del carisma nella Famiglia Salesiana.
Nel presente saggio viene menzionato un periodo tragico per la nostra nazione, la seconda guerra mondiale, e il ruolo cruciale che ebbero i salesiani, coordinati dal Rettor maggiore Pietro Ricaldone, sul territorio piemontese: si impegnarono in un intenso lavoro di solidarietà e di partecipazione operosa.
Questo saggio si presenta come la conclusione dell’intero volume, dunque prova a fissare qualche punto sulla varietà degli articoli contenuti. In particolare le ricerche raccolte hanno dimostrato come intorno a un’unica storia — quella di don Bosco oltre don Bosco o se si preferisce quella della presenza educativa dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice come prolungamento/interpretazione del carisma boschiano — si è sviluppata una ricchezza di storie: storie segnate dall’impegno, dal sacrificio, dalla gioia e dall’entusiasmo e storie anche segnate da difficoltà più o meno grandi e in qualche caso motivo di sofferenza profonda.
Fabio Targhetta nel suo saggio ripercorre gli adattamenti apportati al catalogo della casa editrice SEI (Società Editrice Internazionale), espressione del metodo educativo salesiano, durante l’entrata in vigore della riforma Gentile. La SEI ha potuto orientare la produzione scolastica diretta al grado secondario dell’istruzione verso posizioni di «esplicito, anche se rispettoso, anti-idealismo gentiliano», mentre per le scuole elementari ha dovuto piegarsi alle circostanze poiché quei testi erano vincolati ai severi giudizi delle Commissioni ministeriali.
La figura de la hoy beata Eusebia Palomino, miembro del Instituto de Hijas de Maria Auxiliadora, se ha mantenido, hasta no hace demasiados anos, entre el desconocimiento y la subterrànea sospecha de una espiritualidad sui generis, relativamente ajena y hasta alejada de los que pueden llamarse (algo convencionalmente) “paràmetros normales” de la Espiritualidad Salesiana mas autèntica y tradicional. Aparecieron efectivamente en la beata y con la beata Eusebia una serie de expresiones y formas espirituales y devocionales que nada tern’an que ver o se alejaban sensiblemente de las formas ‘tradicionales’ de expresión de la Espiritualidad Salesiana. Hasta el punto de poderse plantear la cuestión de si la beata Eusebia pertencda realmente al àmbito de la espiritualidad salesianamente entendida. El hecho de su beatificación, al riempo que ha dado respaldo a la espiritualidad vivida por ella, ha planteado también la cuestión de si la Espiritualidad Salesiana puede enriquecerse realmente con los datos y expresiones devocionales aportados por la Beata Eusebia. Mas aun, ha planteado la
cuestión de si delante de la beata Eusebia estamos delante de una verdadera religiosa
salesiana “mistica”.
Ce volume fait partie d’une collection de texts, écrits en français, qui racontent la vie de Don Bosco. Dans le premier chapitre les sujets abordés sont les suivants: 1) Le rapport entre Don Bosco et le Pape Léon XIII et l’invitation à l’audience privée avec le pontife 2) L’affaire Gastaldi: un nouveau litige entre Don Bosco et Gastaldi, l’archevêque de Turin, à cause de la célébration de la mort de Pie IX 3) L’abrogation des principeaux privilèges des Salésiens
L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice [FMA] non si rivolge alle missioni nella sua raggiunta maturità, quasi per un’estensione delle sue opere — come è avvenuto per altri Istituti religiosi – ma sorge con un specifico spirito missionario. Esso alimenta lo stile di vita, il clima delle comunità e delle opere educative e si concretizza, a cinque anni dalla fondazione, in partenze di giovani suore per l’Uruguay e l’Argentina.
Accertare se nel ventennio che intercorre tra la fine del secondo conflitto mondiale e le fasi conclusive del Concilio Vaticano II fosse presente ed operante una specifica spiritualità all’interno dell’associazionismo maschile salesiano, quale apporto abbia fornito per la costruzione del cristiano e del cittadino e di rimando quali risultati abbia conseguito, appare un compito ad un tempo suggestivo e arduo. E questo principalmente perché manca, allo stato attuale sia a livello centrale che periferico, un’adeguata riflessione critica che permetta di raccontare e interpretare il vissuto formativo ed educativo delle istituzioni salesiane.
In questo articolo, Jack Finnegan descrive il nuovo profilo mistico, la persona che, attingendo all’esperienza spirituale e sacrale, ridefinisce la propria esistenza al fine di dedicarsi attivamente al proprio contesto socio-culturale.
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