Maria Maul – “Don Rua: sempre “Fratello e Padre” per la “Ottima Suor Catterina””, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

Lo scopo del mio contributo è quello di evidenziare la relazione di don Rua con madre Caterina Daghero a partire dalla corrispondenza epistolare. Nell’introduzione alla pubblicazione delle lettere di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice è stato messo in luce il loro rapporto di mutua stima e fiducia. Continue reading “Maria Maul – “Don Rua: sempre “Fratello e Padre” per la “Ottima Suor Catterina””, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Carlo Maria Viglietti – Cronaca di Don Bosco. Prima redazione (1885-1888). Introducción, texto crítico y notas por Pablo Marín Sánchez

A los historiadores, estudiosos y lectores en general, interesados en la figura del fundador de la Familia Salesiana (1815-1888), ofrecemos, pues, el texto crítico de la primera redacción de la Crónica de don Bosco que escribió su secretario, don Carlo Maria Viglietti. Continue reading “Carlo Maria Viglietti – Cronaca di Don Bosco. Prima redazione (1885-1888). Introducción, texto crítico y notas por Pablo Marín Sánchez”

Yves Le Carrérès – “Don Bosco et les salèsiens a Paris: de l’Oratoire Saint Pierre-Saint Paul au patronage Saint Pierre (1884-1945)”, in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.

Durant son séjour à Paris, en avril – mai 1883, don Bosco avait un jour exprimé en l’église Saint Augustin, devant une assemblée d’admirateurs et de coopérateurs, son souhait de voir s’établir à Paris une oeuvre salésienne. Ce souhait trouva parmi ses amis et bienfaiteurs un écho plus que favorable. Continue reading “Yves Le Carrérès – “Don Bosco et les salèsiens a Paris: de l’Oratoire Saint Pierre-Saint Paul au patronage Saint Pierre (1884-1945)”, in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”

Michal Vojtáš – Sistema Preventivo y educación superior

Cada institución de educación superior salesiana tiene su propia historia particular que la caracteriza y le da los colores típicos a un marco de planificación de los elementos básicos. Sin un intento de amalgamar y estereotipar las instituciones, intentaré resumir, no tanto las historias de fundación, más bien los núcleos de reflexiones y las tipologías de situaciones que han estimulado el nacimiento de las IUS.

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Michal Vojtáš – Progettare la pastorale. Percorsi innovativi, virtuosi e umilmente integrali

L’insieme di elementi espliciti e impliciti, di progetto scritto e progetto nelle menti delle persone sono il progetto reale che influenza la pratica, le relazioni, il vissuto e i frutti della pastorale. Se quindi allarghiamo il concetto di progetto, la domanda sul perché della progettazione ha una risposta chiara. Non si può non progettare, si può solo progettare meglio o peggio, rivisitando i nostri quadri mentali o rimanendone vittime incoscienti.

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Aldo Giraudo – La centralità della “religione” nel sistema preventivo di Don Bosco per l’accompagnamento educativo e spirituale dei giovani

Per comprendere il motivo dell’enfasi posta da don Bosco sulla religione, come fattore dinamico essenziale di un’efficace e trasformante educazione dei giovani, e per afferrare il segreto degli eccellenti risultati da lui ottenuti in quest’ambito, è innanzitutto necessario considerare la globalità della sua esperienza, collocandola nel contesto socio-culturale in cui egli ha operato.

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Giovanni Bosco – Ricordi confidenziali ai direttori delle case

All’origine dell’autorevole documento Ricordi confidenziali, si trova una lettera scritta a don Michele Rua, chiamato da don Bosco, nell’autunno del 1863, ad assumere l’impegno di dirigere la prima casa salesiana fuori Torino: il collegio o Piccolo seminario di San Carlo a Mirabello Monferrato. Don Bosco intendeva trasmettere nello scritto, inviato al giovane direttore, quegli orientamenti pedagogici e spirituali che, messi già in pratica a Valdocco, avrebbero dovuto caratterizzare pure il lavoro apostolico ed educativo nella nuova fondazione monferrina. Continue reading “Giovanni Bosco – Ricordi confidenziali ai direttori delle case”

Giovanni Bosco – La forza della buona educazione

Il “ documento che propriamente inaugura la rappresentazione di esperienze vive di Don Bosco educatore è La forza della buona educazione. Vi si trova in scena il direttore dell’Oratorio di San Francesco di Sales come catechista, consigliere e confidente del giovane Pietro”, anche se questi “vi appare nella penombra e senza una netta fisionomia”. Continue reading “Giovanni Bosco – La forza della buona educazione”

Giovanni Bosco – Cenno biografico sul giovanetto Magone Michele allievo dell’Oratorio di S. Francesco di Sales

Se, nella vicenda spirituale del Savio, l’autore riconosce, insieme ai meriti dell’educazione familiare, “i lavori che la grazia divina aveva già operato in così tenera età”, grazie alla straordinaria recettività del ragazzo, nell’avventura spirituale di Michele Magone egli evidenzia inequivocabilmente l’efficacia del proprio metodo educativo. La trasformazione morale e spirituale dell’adolescente e i suoi rapidi progressi appaiono, di fatto, in gran parte frutto del suo impegno come educatore e guida spirituale, risultato della strategia formativa messa in atto e della fervente comunità giovanile di Valdocco in cui il “generale” di Carmagnola viene inserito.

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Sistema Preventivo – Unità 1: Il principio dell’amorevolezza che si traduce in assistenza attiva

Nella concezione educativa di don Bosco il principio metodologico di base è il principio dell’amorevolezza: costruire fiducia, confidenza e amicizia attraverso un atteggiamento non facile di farsi prossimo ai giovani rispetto a tutta la loro vita. L’amorevolezza è quella bontà simpatica, quotidiana, affettiva ed effettiva nel desiderare il bene per la persona del giovane. Don Bosco raccomanda che gli educatori “come padri amorosi parlino, servano di guida ad ogni evenienza, diano consigli ed amorevolmente correggano”.

Lettura del brano su don Bosco: “Amorevolezza termine dai molti significati” di Pietro Braido

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