The first nine Salesian missionaries arrived in Japan on 8 February 1926 under the leadership of Fr Vincenzo Cimatti. They were entrusted with the two provinces of Miyazaki and Oita, far away from the big cities, where they succeeded the missionaries of the Foreign Missions of Paris (MEP).
Oggi, nella realtà della società e della scuola (italiana ed europea, come vedremo) la presenza del maestro è pressoché sparita, specie ai livelli inferiori: l’educatrice del nido, quella della materna, se c’è qualche difficoltà la logopedista e la psicomotricista, la tata, la vicina di casa, la baby sitter… per arrivare alle insegnanti della scuola primaria e secondaria inferiore, tutte (o quasi) sono rigorosamente donne.
Il Regolamento e programma per gli Asili e Giardini di Infanzia è una fonte importante per capire le norme di accettazione dei bambini, i compiti educativi delle direttrici, maestre e inservienti, le norme disciplinari, l’orario giornaliero di queste opere educative.
Per affrontare il tema dell’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1872 e il 1922, è necessario collocarsi nell’orizzonte storico-pedagogico di fine Ottocento inizio Novecento.
La scuola dell’infanzia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, una scuola salesiana al femminile, viene presentata nei metodi e nei contenuti dell’insegnamento, limitandosi all’Italia, dalle origini (1876) fino al 1914, quando il governo italiano ha imposto propri programmi a queste scuole.
I primi salesiani inviati in Messico sono arrivati a Veracruz il 1° dicembre del 1892. Tuttavia, l’opera salesiana era nata nella capitale messicana, più di tre anni prima. Al loro arrivo i Figli di Don Bosco hanno ricevuto un’opera, se si vuole, incipiente, ma vigorosa e ricca di futuro. Questo fatto è più unico che raro nella storia salesiana, e merita di essere approfondito. Continue reading “Francisco Castellanos Hurtado – El nacimiento de la obra salesiana en México”→
Il contributo presenta l’apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione infantile a partire dalle origini dell’Istituto. Nella prima parte dello studio si contestualizza la tematica collocandola tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e presentando i maggiori fautori del rinnovamento pedagogico relativo all’infanzia. Si prosegue presentando il primo Regolamento-Programma per gli Asili infantili delle FMA (1885) e quello per i Giardini d’infanzia (1912), cercando di individuare in essi le sintonie con l’impostazione pedagogica del tempo e gli aspetti caratteristici. Si conclude evidenziando come la presenza delle FMA nel campo dell’educazione infantile è una realtà che caratterizza l’Istituto sin dalle sue origini e lo rende interlocutore qualificato nei confronti dei primi tentativi volti ad offrire ai bambini e alle bambine opportunità di crescita integrale. Continue reading “Piera Ruffinatto – L’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1885 e il 1922. Orientamenti generali a partire dai regolamenti (1885-1912)”→
La vita di don Giovanni Bosco e lo sviluppo del suo stile educativo si collocano inizialmente nel mondo rurale piemontese intessuto di tradizioni cattoliche secolari. I cambiamenti realizzati durante la sua vita e le scelte educative da lui via via operate, come il passaggio fondamentale dagli oratori ai collegi, denotano tuttavia un adattamento allo sviluppo della società liberale e laica dell’Italia durante il processo di unificazione.
Diversi furono, invece, i decenni posteriori del passaggio tra Ottocento e Novecento, caratterizzati da grandi e profondi mutamenti a livello mondiale, i quali suscitavano in molti l’aspettativa di un mondo nuovo proiettato nella direzione di un progresso illimitato sotto la spinta dello scientismo positivistico. Per un verso o per l’altro, il passaggio dei secoli sembrava anticipare a preparare un mondo intrinsecamente diverso dal passato. In questo contesto si trovò ad operare la prima generazione salesiana in un processo di espansione intercontinentale.
Video lezione di sintesi sul contesto e il pensiero pedagogico salesiano della prima generazione
La linea di fondo nel periodo in questione è di essere un altro don Bosco. Don Michele Rua, nella prima lettera da Rettor Maggiore don Rua esplicita il suo programma: “Noi dobbiamo stimarci ben fortunati di essere figli di un tal Padre. Perciò nostra sollecitudine dev’essere di sostenere e a suo tempo sviluppare ognora più le opere da lui iniziate, seguire fedelmente i metodi da lui praticati ed insegnati, e nel nostro modo di parlare e di operare cercare di imitare il modello che il Signore nella sua bontà ci ha in lui somministrato. Questo, o Figli carissimi, sarà il programma che io seguirò nella mia carica; questo pure sia la mira e lo studio di ciascuno dei Salesiani”.
Le risorse del periodo organizzate geograficamente
Bibliografia selezionata:
Albera P. – Gusmano C., Lettere a don Giulio
Barberis durante la loro visita alle case d’America (1900-1903), Introduzione, testo critico e note a cura
di Brenno Casali, LAS, Roma 2000.
Allievo, G., Studi
pedagogici in servigio degli studenti universitari delle scuole normali e degli
istituti educativi, Tipografia subalpina S. Marino, Torino 1893.
Allievo, G., La nuova scuola pedagogica ed i suoi pronunciamenti, Carlo Clausen, Torino 1905.