Rachele Lanfranchi – “I convitti per operaie affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice da «semplice albergo» a «case di educazione». Istanze ed attuazioni educative in Italia negli anni 1880-1922”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I”

L’Istituto delle FMA, dalla chiara finalità educativa perché voluto da don Bosco e da Maria Domenica Mazzarello per «l’educazione cristiana delle ragazze dei ceti popolari», ha al suo attivo molte scuole (dagli asili infantili alla scuole normali), collegi, educandati, orfanotrofi, pensionati per studenti, convitti per giovani operaie, oratori.

Tra tutte le opere sopra menzionate, quella dei convitti per giovani operaie s’impose con lo sviluppo dell’industria, specie quella tessile, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

Il presente contributo vuole mettere in luce ciò che costituiva la ragion d’essere della presenza delle FMA nei convitti per giovani operaie alla cui direzione esse erano chiamate con sempre maggior frequenza ed insistenza dai dirigenti delle ditte. Si vuole, in un certo senso, vedere se e come nei convitti è stato possibile vivere quelle relazioni educative, che caratterizzano le opere delle FMA e contraddistinguono l’ambiente salesiano permeato dal Sistema preventivo di don Bosco.

Mi soffermerò su quegli elementi che, più di altri, rendono i convitti «case di educazione» individuando alcuni nodi fondamentali, quali la scelta della Direttrice, delle Assistenti, la loro formazione, il rapporto costante con Superiori e Superiore e, in particolare, la relazione tra Direttrice-Suore-Convittrici, cuore del rapporto educativo e del Sistema preventivo.

Tale relazione si evidenzia più nella prassi che nei testi normativi per cui sarà dato spazio alle testimonianze che, se non sono documenti modis et formis, offrono tuttavia l’opportunità di percepire come essa è stata vissuta nei convitti per giovani operaie.

 

 

Indice:

  • Introduzione
  • 1. Perché i convitti per giovani operaie
    1. Un’Italia dalle condizioni precarie
    2. Le prime Religiose nelle fabbriche e nei convitti per operaie
  • 2. Le Figlie di Maria Ausiliatrice e i convitti per giovani operaie
    1. Crescita e visibilità delle FMA
    2. L’eloquenza dei numeri e dei luoghi
  • 3. Cannero: il primo convitto per operaie diretto dalle FMA
    1. Le trattative
    2. La scelta della Direttrice
    3. Il Regolamento del convitto
      1. Scopo
      2. Destinatarie
      3. Età delle convittrici, loro accettazione, loro provenienza, ciò che è loro richiesto
      4. Rapporti tra Ditta e Direttrice
      5. Compiti che spettano alla Direttrice e alle Suore
  • 4. I convitti per operaie nel VII Capitolo Generale delle FMA (1913)
  • 5. I convitti per operaie: case di educazione nelle testimonianze di ex convittrici
  • Conclusione

Periodo di riferimento: 1880 – 1922

R. Lanfranchi, I convitti per operaie affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice da «semplice albergo» a «case di educazione». Istanze ed attuazioni educative in Italia negli anni 1880-1922, in L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I, Jesús Graciliano González et al. (Edd.), LAS, Roma, 2007.

Istituzione di riferimento:
ACSSA
ACSSA

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