Il prefetto nelle case salesiane, creazione originale di don Bosco, era vicario del Direttore e suo compito principale era di amministrare le cose temporali e di curare la disciplina degli alunni.
Il prefetto nelle case salesiane, creazione originale di don Bosco, era vicario del Direttore e suo compito principale era di amministrare le cose temporali e di curare la disciplina degli alunni.
Dopo una spiegazione dei termini e la delimitazione dei contenuti, vengono sviluppate le motivazioni della ricerca su “I salesiani come religiosi-educatori: figure e ruoli all’interno della casa salesiana“, il metodo, gli studi finora pubblicati sull’argomento e la documentazione attualmente esistente, sia manoscritta che a stampa, che permette di delineare il contesto culturale, politico, ecclesiale, giuridico e l’organizzazione e il governo delle istituzioni educative del tempo.
Il 3 novembre 1846 Don Bosco, accompagnato dalla veneranda sua Madre, scendeva dai Becchi per venire a prendere stabile dimora nelle squallide stanze di Casa Pinardi.
Don Ricaldone comunica che sono state ampliate parecchie opere, e anche quest’anno
sono state costruite a Shanghai, a Kun Ming, a Suchoo Fu, dando così modo ai Confratelli di accogliere più giovani.
Continue reading “Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
Il presente contributo cerca di determinare un’idea della teologia esistente nella Congregazione salesiana nel periodo 1880-1922, focalizzando il tema della formazione teologica del personale salesiano giovane. In questa prospettiva la ricerca si orienta su come veniva animata la Congregazione salesiana dal centro.
Il testo descrive i Convegni dei Direttori e incaricati degli Oratori Festivi d’Italia, svoltisi a Torino, Bologna e Roma. Nonostante la suddivisione in tre sedi, l’intesa e la familiarità tra i partecipanti furono complete. Il numero di partecipanti è stato significativo, con 90 persone a Torino, 110 a Bologna e 140 a Roma, inclusi Capitolari, Ispettori della zona e diversi Parroci. Continue reading “Renato Ziggiotti – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
L’impegno di sr. Teresa Valsè Pantellini, Figlia di Maria Ausiliatrice, nel popolare quartiere di Trastevere a Roma si esplicò nei primi anni del ’900 nell’oratorio e nel laboratorio per giovani operaie. Continue reading “Grazia Loparco – “Teresa Valsé tra le ragazze di Roma Trastevere. Appunti dalle testimonianze nella Positio” in “Rivista di scienze dell’educazione””
Sullo sfondo del contesto storico e degli influssi formativi ricevuti da Santa Maria Domenica Mazzarello (1837-1881), le Autrici delineano la peculiarità del contributo da lei dato all’educazione religiosa delle giovani. Donna aperta a Dio e ricca di saggezza pedagogica, inserisce la catechesi in un ampio progetto educativo, in quanto cammino di maturazione umano e cristiano. Continue reading “Maria Luisa Mazzarello,Piera Cavaglià – “L’educazione religiosa nella prassi educativa di Maria Domenica Mazzarello” in “Rivista di Scienze dell’Educazione””
Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamenti dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data: 1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales”
Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data:1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni”
“Uno e non ultimo studio di D. Bosco in quest’anno – scrive G. B. Lemoyne riferendosi all’anno 1863 – era stata la fondazione del Collegio di Mirabello. Ne aveva scritto il regolamento, mettendo per base quello dell’Oratorio, specificando tutti i doveri dei singoli superiori e degli alunni, mutando ciò che non era adattato alla natura dell’Istituto”. Questo “regolamento – che rimase per vari anni manoscritto, sempre secondo la testimonianza di Lemoyne – doveva essere come lo statuto fondamentale, anche di tutte le altre case che col tempo sarebbonsi aperte. Esigeva che se ne facesse gran conto”. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi fondati fuori Torino”
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