Il presente lavoro rappresenta il saggio più completo e metodico sul sistema preventivo nell’educazione della gioventù, quale Don Bosco lo concepì, lo attuò e lo insegnò per oltre quarant’anni con la parola viva e con l’esempio quotidiano.
Quest’oggi intendo riferire su un nuovo approccio pedagogico-religioso, che abbiamo sviluppato presso l’Istituto per la pastorale giovanile di Benediktbeuern. Definiamo tale approccio “educazione sensibile alla religione”.
Tralci di una terra forte è un film sulla vita di S. Maria Domenica Mazzarello uscito nel 1972, Centenario della Fondazione dell’Istituto delle FMA. Di alto valore storico-spirituale, il film fu ideato da suor Maria Pia Giudici, realizzato dalla Rolfilm e diretto da Giuseppe Rolando.
Si tratta di un film ermetico nel suo suggerire e far intuire emozioni senza descriverle. Perfetta e suggestiva la sceneggiatura, dovuta anche alla fortuna, per l’anno in cui fu girato, di avere a disposizione larghe zone del paese di Mornese ancora intatte come lo erano alla metà dell’Ottocento. Si presenta, quindi, come una fonte storica significativa.
Il film gode della suggestione del bianco e nero e di una tecnica parca di parole che gli aggiunge quasi una magia del muto. La spiritualità emana da ogni immagine.
Tralci di una terra forte è un film sulla vita di S. Maria Domenica Mazzarello uscito nel 1972, Centenario della Fondazione dell’Istituto delle FMA. Di alto valore storico-spirituale, il film fu ideato da suor Maria Pia Giudici, realizzato dalla Rolfilm e diretto da Giuseppe Rolando.
Santa Maria Domenica Mazzarello, educatrice e confondatrice con don Giovanni Bosco dell’Istituto delle FMA o Salesiane di don Bosco, possiede un insegnamento che si colloca nella tradizione dell’umanesimo pedagogico cristiano e che, pur non offrendo ad esso elementi particolarmente originali, rimane tuttavia una proposta efficace in ordine all’educazione religiosa della giovane donna del secolo XIX.
Nel presente studio si evidenziano gli aspetti metodologici dello stile educativo di Maria Domenica Mazzarello a partire dalle fonti a disposizione: l’epistolario della santa opportunamente integrato con la documentazione raccolta nella Cronistoria e gli Atti del processo di beatificazione, materiale poi confluito nella biografia che di lei scrisse Ferdinando Maccono.
L’obiettivo di questo contributo è quello di presentare la Confondatrice dell’Istituto delle FMA, santa Maria Domenica Mazzarello, e la sua esperienza educativa a partire dalla lettura delle fonti più antiche.
Quest’oggi intendo riferire su un nuovo approccio pedagogico-religioso, che abbiamo sviluppato presso l’Istituto per la pastorale giovanile di Benediktbeuern. Definiamo tale approccio “educazione sensibile alla religione”.
Lo studio presenta la figura di Emilia Mosca di san Martino, prima Consigliera scolastica generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Il contributo di carattere organizzativo che Emilia Mosca diede alla scuola salesiana nascente si armonizza con quanto ella seppe consegnare alle giovani e alle prime generazioni di educatrici con l’autorevolezza della sua vita e testimonianza. In particolare, con l’adozione del Sistema preventivo di don Bosco che pone al centro la relazione educativa, conferendole il carattere dell’arte maieutica. Guidata da una visione antropologica solidamente ancorata ai principi dell’umanesimo pedagogico cristiano, seppe collaborare e far convergere la comunità attorno alle finalità educative della scuola. Un’educatrice che diede un originale apporto alla prassi del metodo salesiano agli albori dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Continue reading “Piera Ruffinatto,Veronica Moe – “Emilia Mosca, educatrice e testimone autorevole” in “Rivista di Scienze dell’Educazione””→
L’articolo approfondisce gli influssi significativi che ebbero una risonanza importante nella formazione di Santa Maria Domenica Mazzarello. L’autrice, partendo dalle poche fonti a disposizione, cerca prima di tutto di contestualizzare la figura della Santa nel suo ambiente: quello mornesino e la famiglia Mazzarello. Poi evidenzia l’influsso soprattutto dei genitori e di don Domenico Pestarino.
Terza Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice (1924-1943) Madre Luisa Vaschetti nasce il 9 luglio 1858 ad Agliè Canavese (Torino). Dopo la precoce perdita della madre, assume giovanissima responsabilità familiari che la preparano a una maternità spirituale più ampia. Entra tra le Figlie di Maria Ausiliatrice nel 1883, accolta da Don Bosco, e parte lo stesso anno come missionaria in Argentina. Qui trascorre vent’anni come educatrice, direttrice e superiora, distinguendosi per fermezza materna, fedeltà carismatica e capacità organizzativa, dando impulso a opere come il noviziato di Bernal e la Scuola normale di Almagro. Dal 1903 al 1924 è nel Consiglio Generale dell’Istituto a Nizza Monferrato, dove svolge il ruolo di Segretaria della Superiora Generale. Nel 1924, dopo la morte di Madre Daghero, è nominata Superiora Generale, incarico che manterrà fino al 1943. Durante il suo governo promuove con forza la formazione delle suore, l’espansione missionaria e l’aumento delle vocazioni, fondando numerosi noviziati e sostenendo con convinzione l’ideale missionario. Gravemente colpita dalla cecità nel 1938, continua a offrire guida e consiglio fino alla morte, avvenuta il 28 giugno 1943. Madre Vaschetti è ricordata, dalle parole di Don Ricaldone, come “profondamente e tenacemente salesiana” e fedele interprete dello spirito di Don Bosco e di Madre Mazzarello. Per approfondire: Lina Dalcerri – Madre Luisa Vaschetti