Il file raccoglie le lettere circolari di madre Rosetta Marchese (1858-1943); anni di governo (1981-1984).
Continue reading “Rosetta Marchese – Lettere circolari di madre Rosetta Marchese (n° 651-663)”
Il file raccoglie le lettere circolari di madre Rosetta Marchese (1858-1943); anni di governo (1981-1984).
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I sacerdoti allievi del Convitto ecclesiastico di Torino, tra le altre cose, studiavano sacra eloquenza ed erano invitati a comporre un corso completo di meditazioni da usare nelle “missioni” o negli esercizi spirituali al popolo. L’Archivio Centrale Salesiano conserva una parte di queste prove del giovane don Bosco, ognuna con la data di composizione.
Come l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha interpretato e proposto una visione spirituale di don Bosco? Qual è stata la visione spirituale del fondatore recepita e comunicata attraverso il proprio magistero? Sono alcune domande che hanno dato avvio ad uno studio, sintetizzato nelle seguente pagine, obiettivo del quale è mettere in rilievo quegli aspetti dello spirito di don Bosco che le superiore generali dell’Istituto delle FMA hanno evidenziato nelle Lettere circolari.
L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha vissuto dall’inizio la missionarietà come un elemento essenziale del suo patrimonio spirituale, ispirato alla passione apostolica di don Bosco e di Maria D. Mazzarello.
The text reflects on the significance of the full life Jesus offered during his public ministry, emphasising his love, forgiveness and care for all, especially the needy. Jesus healed the sick and fed the needy, offering them new life and a sense of rebirth.
Continue reading “Jerome Vallabaraj,Sahayadas Fernando – Proclaiming the Gospel of Wholeness, The Perennial Relevance of Evangelii Nuntiandi”
Negli scritti del Nuovo Testamento frequentemente Gesù viene descritto come il «pastore». Non è mia intenzione presentare tutti i testi in cui ricorre questa metafora applicata a Cristo,
ma soffermarmi su alcuni di essi così da poterne evincere il significato e l’esemplarità per la nostra vita. Chi è Gesù Cristo pastore? perché egli ha voluto assumere questo compito? come lo ha esercitato? verso dove vuole condurci? che forma di configurazione chiede a chi lo vuol
seguire? Ecco gli interrogativi che guideranno la nostra riflessione, nella speranza che essa sia corroborante per la nostra vita spirituale.
Il testo esamina lo stile pastorale salesiano alla luce dell’insegnamento e della prassi apostolica di San Paolo, con un focus sul capitolo sullo “spirito salesiano” nelle Costituzioni. Le parole di Paolo ai cristiani di Filippi, citate come riferimento biblico, sintetizzano l’essenza dell’insegnamento e della prassi pastorale di Paolo. Continue reading “Jozef Heriban – Lo stile pastorale salesiano alla luce dell’insegnamento e della prassi apostolica di san Paolo. Quaderni di spiritualità salesiana 7”
Il testo esamina la figura del Buon Pastore nelle Costituzioni salesiane, focalizzandosi sul capitolo 10 del vangelo di Giovanni. Sottolinea l’importanza di questo modello nel lavoro educativo-pastorale salesiano, visto come un’estensione dell’opera di Gesù. Continue reading “Miguel Rodriguez – “Il discorso del buon pastore. Esposizione biblio-teologica e applicazione salesiana alla luce delle Costituzioni” in “Quaderni di spiritualità salesiana 7””
Il seguente elaborato si concentra sull’analisi del termine animazione, che per chi conduce una vita salesiana, si intende carattere fondamentale e basilare per la vita umana e cristiana.
L’estratto riflette sulla centralità di Gesù Cristo nella spiritualità salesiana, evidenziando Don Bosco come chiave interpretativa carismatica. Continue reading “Cesare Bissoli – “La nostra regola vivente è Gesù Cristo. Percezioni salesiane del mistero di Cristo” in “Quaderni di spiritualità salesiana 5””
I contributi raccolti in questo quaderno hanno lo scopo di dialogare con le lettrici e i lettori per avviare una riflessione, in prospettiva attualizzante, sulle caratteristiche fondamentali del modello pastorale sottostante all’espressione scelta da don Bosco come motto per sé e per la sua famiglia: “da mihi animas, cetera tolle”. La parola “anime” rimandava alle persone concrete e al loro bisogno di salvezza globale, ai ragazzi poveri e abbandonati, ai giovani e ai ceti popolari. Don Bosco dava una costante e vivace attenzione nei confronti dei giovani per preservare e salvare, per correggere e purificare, per promuovere e potenziare, per rallegrare e istruire, per condurre alla perfezione dell’umano e alla santità.
Joe Boenzi, professore di Teologia e di Spiritualità presso la Dominican School of Philosophy and Theology di Berkeley (California), presenta il significato del motto «Da mihi animas, cetera tolle» nelle scelte di vita e nello stile pastorale di san Francesco di Sales.
Aldo Giraudo cerca di sondare il senso attribuito da don Bosco al programma di «salvezza della anime» racchiuso nel motto e ne indica alcune particolarità spirituali e operative.
Tante volte ci viene posta, da persone che avvicinano la figura spirituale di Don Bosco attraverso la missione di noi suoi figli, una domanda: dove sta il segreto dello stretto legame tra Don Bosco e i giovani? La risposta è semplice: il legame risiede nella fedeltà che il nostro Padre ha avuto al progetto che Dio gli aveva preparato. Egli soleva dire ai suoi primi collaboratori dell’Oratorio: “Il padrone delle mie opere è Dio e Don Bosco non è altro che lo strumento” (MB, IV, 251). Il presente quaderno di spiritualità salesiana (= QSS), che intendiamo offrire all’intera Famiglia Salesiana, si sofferma proprio su questo “patrimonio spirituale”, ispirato alla carità di Gesù, buon Pastore. Don Bosco ha certamente contemplato a lungo il Gesù del Vangelo, colui che è stato l’amico dei fanciulli e dei giovani, colui che voleva che questi andassero da lui, quel personaggio del sogno dei 9 anni, figlio di colei che Giovannino salutava tre volte al giorno. L’azione “pastorale” di Don Bosco va capita alla luce di Cristo, buon Pastore.
Towards the end of his paper, Fr. Boenzi makes reference to the “pastoral heart” of Francis de Sales and how “as he looked at the separated city of Geneva, his longing converted into a program of action and a journey of continual conversion.” And with reference to Don Bosco Fr. Boenzi comments: “At the end of the day, the Da mihi animas is a prayer and a gesture that becomes a life long investment. Continue reading “Francis Preston – Response to Paper of Fr. Joe Boenzi”
Fr. Moloney offers an historical look at how the image of the Good Shepherd came to be connected with the person of Don Bosco and the Salesian charism, and how this connection is relatively new.
He then presents an interesting insight on the Good Shepherd image on the Salesian cross received by those who take their perpetual vows within the Congregation.
Continue reading “Francis J. Moloney – The salesian charism and the good shepherd motif”
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