Sommaire:
- Introduction.
- «Bons chrétiens» et «honnêtes citoyens» selon Don Bosco.
- Bons chrétiens vivant dans la Fol au Seigneur sous la conduite de l’Esprit…
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Indice:
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Al momento in cui l’opera salesiana negli Stati Uniti ebbe inizio nel marzo 1897 con l’arrivo di un drappello di quattro salesiani a San Francisco in California, chiamati dall’arcivescovo mons. William Patrick Riordan per provvedere alla cura pastorale degli immigrati italiani sparsi della città, erano già trascorsi ben 27 anni dalla prima proposta pervenuta a don Bosco di una fondazione salesiana da parte di un vescovo di una diocesi americana ed altre erano pervenute
successivamente sia a lui che al suo successore. Continue reading “Francesco Motto – «L’Italia degli Stati Uniti” chiama, don Rua risponde», in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
En el centenario de la muerte del primer sucesor de don Bosco, don Miguel Rua, quien en su largo gobierno de la congregación (1888-1910) y en fidelidad al pensamiento original del fundador, veló con corazón paterno por el Instituto de Hijas de María Auxiliadora, realizamos a la luz de su magisterio esta relectura de la vida espiritual y apostólica de las comunidades en el Uruguay. Continue reading “Martha Franco – “La influencia de don Rua en las Hijas de María Auxiliadora del Uruguay (1888-1910)”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Durante il governo di don Bosco i salesiani non ebbero alcuna possibilità di portarsi in Lombardia e pochissime furono le case aperte in Emilia Romagna, nonostante alcuni contatti tenuti con cooperatori, enti e parroci. Le cause possono essere dipese da un interesse latente all’azione educativa salesiana, oppure solamente per una scelta voluta dai salesiani. Continue reading “Sergio Todeschini – “Richieste di istituzioni salesiane in Lombardia e in Emilia Romagna sotto il governo di don Rua (1888-1910). Una analisi sulle esigenze locali e sulle risposte salesiane”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
L’Istituto Salesiano S. Ambrogio situato in via Copernico a Milano presso la Stazione Centrale, cominciò a costituirsi negli ultimi anni dell’800. Per comprendere maggiormente le ragioni che spinsero i Salesiani, i sacerdoti secolari e un circolo di laici entusiasti dell’«Opera di don Bosco» a questa «impresa», è indispensabile analizzare, seppur brevemente, i mutamenti sociali, politici e culturali che maggiormente contribuirono e favorirono la chiamata dei Salesiani a Milano. Continue reading “Sergio Todeschini – “I Salesiani a Milano, le ragioni di una presenza (1886-1895)”, in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”
L ’articolo presenta i risultati più significativi della ricerca promossa dall’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice negli anni 2000-2002 con l’obiettivo di tracciare una mappa aggiornata sia della situazione migratoria delle “zone” in cui le comunità risiedono sia delle Opere per gli immigrati. Realizzata attraverso la somministrazione di due questionari a cui hanno risposto rispettivamente 158 comunità (per l ’analisi delle “zone”) e 155 comunità (per l’analisi delle Opere delle FMA a favore degli immigrati), la ricerca si inserisce all’interno delle iniziative dell’istituto «Percorso verso un progetto di futuro ”Per una casa comune”». Continue reading “Maria Teresa Spiga,Marie Gannon – Le Figlie di Maria Ausiliatrice a confronto con il mondo delle migrazioni. Ricerca sociologica”
Fr. Paolo Albera concluded his extraordinary visitation of the Americas (September 1900 to March 1903) by spending ten days with the Salesian community in New York, which had been founded barely four years earlier (November 1898). His visit crowned the difficult beginnings of the Salesian mission among the Italian immigrants of the great city and gave the mission an important impulse for expansion and growth. In fact, it may be said to have altered the course of Salesian development in the United States, marking a shift of emphasis from California to the Northeast. In his article, Fr. Mendl places Fr. Albera’s visit within the civil, ecclesiastical, and Salesian context, emphasizing immigration. He summarizes the visit briefly, then shows some of its effects. The limited archival documentation dealing with the visit is presented with annotations.
After providing a brief history of the American towns of Ybor and Tampa and of the local church communities at the end of the nineteenth and the beginning of the twentieth centuries, making use of a great deal of documentation, especially letters, the author describes the pastoral experience of the Salesians in the three parishes assigned to them in 1926, in which there was a considerable number of Italian immigrants. Parish schools and Sunday schools, catechism classes and pastoral activities were launched and developed, but soon financial and personnel difficulties and the not-so-easy multi-cultural situation forced the Salesians to leave the parishes to the care of the Redemptorists (1934). The note is intended simply to provide useful material for further studies.
Si propone un’analisi dell’opera “Consigli e proposte agli emigranti italiani alle regioni patagoniche dell’America del Sud” di Domenico Milanesio, scritta nel 1904, nel contesto della realtà migratoria vissuta dall’Italia e dall’Argentina fino alla fine del XIX secolo e principio del XX, relativa alla pastorale migratoria cattolica e salesiana ed alla situazione di sviluppo sociale, economico e politico del territorio della Patagonia recentemente incorporato alla nazione.
Nell’ottobre del 1904 la Congregazione salesiana aprì a Sierck, vicino all’odierna zona di confine fra Francia, Lussemburgo e Germania, una “Missione cattolica” per la cura pastorale degli operai italiani immigrati, che dalla fine del XIX secolo vivevano nel Nord della Lorena. Era la prima casa salesiana nel Reich tedesco.
La risonanza nazionale ed internazionale del nome di don Bosco, la sua fama in alcuni ambienti vaticani, la sua nota sollecitudine per le missioni ad gentes e gli emigrati italiani in America Latina, la «propaganda» dei loro esiti positivi effettuata attraverso il «Bollettino Salesiano», furono all’origine delle richieste che pervennero ai salesiani di Torino di fondare opere negli Stati Uniti.
In questo articolo ci si propone di presentare il legame che dei membri della comunità italiana mantennero con il cattolicesimo in una località situata nella parte Est del territorio delle Pampas: Eduardo Castex. La costruzione di una società delle Pampas cattolica fu il progetto che i missionari ebbero l’ambizione di realizzare con la loro presenza.
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