L’autore di queste righe ha voluto dire come i salesiani si erano comportati con la gioventù del XIX secolo.
Dalle loro esposizioni risaltava che i figli di Don Bosco si erano orientati verso la gioventù lavoratrice della società preindustriale; che essi l’avevano servita specialmente all’interno della struttura scolastica (ben spiegata dal P. Castillo) con una mentalità tendente a valorizzare l’individuo; che la società contemporanea non mancava di secernere — in un mondo dal quale i salesiani si separavano senza accorgersene — uomini, donne, giovani, che emarginati in gradi diversi costituivano al limite una specie di « quarto mondo » sprovvisto ed abbandonato.
Indice:
- Introduzione
- 1. I giovani lavoratori dei paesi occidentali verso il 1860.
- I giovani poveri e abbandonati
- Un mondo preindustriale
- Un mondo artigianale
- La crescita delle città per mezzo dell’immigrazione
- Il lavoro e l’apprendistato dei giovani
- Le associazioni operaie
- 2. Il servizio dei giovani secondo D. Bosco.
- Il servizio temporale dei giovani
- Il servizio spirituale dei giovani
- 3. Una nuova congregazione al servizio dei giovani.
- La diversità del servizio di D. Bosco
- Una nuova congregazione religiosa
- Presi nel popolo
- La redenzione attraverso il simile
- Uno stato religioso compatibile con il metodo preconizzato
- L’unità del metodo e dello spirito
- L’evoluzione ulteriore.
- Discussione.
Periodo di riferimento: 1831 – 1914
F. Desramaut, Una « nuova » congregazione al servizio dei giovani del XIX secolo in “Colloqui sulla vita salesiana, 3”, Barcellona 1-4 SETTEMBRE 1970, LDC, Leumann (TO) 1971, 30-55.