Alfred Maravilla – Missionari Salesiani in Europa. Atti degli Incontri dei Missionari per il Progetto Europa

Il testo esplora la concezione greca di tempo attraverso i termini “chrónos” e “kairós”. San Paolo incoraggiava a vedere il tempo come opportunità divinamente predestinata per agire. Il kairós è un momento privilegiato in cui lo Spirito Santo si manifesta per la trasformazione dinamica di persone e comunità. Continue reading “Alfred Maravilla – Missionari Salesiani in Europa. Atti degli Incontri dei Missionari per il Progetto Europa”

A. Martinelli,G. Cherubin – “Riqualificare spiritualmente l’operatore” in “Educazione alla fede e dottrina sociale della Chiesa.” Atti della XV Settimana di Spiritualità per la Famiglia Salesiana.

Autori Vari – Il Centro Salesiano S. Domenico Savio di Arese

il Centro Salesiano S. Domenico Savio sorge nel cuore di Arese, a pochi chilometri da Milano. Accoglie giovani in difficoltà preferibilmente della Regione Lombardia, ai quali offre un servizio di formazione umana, religiosa, scolastica e professionale. Il suo progetto educativo si fonda sul metodo di Don Bosco e l’esperienza di oltre 25 anni di lavoro in Arese, da quando i Salesiani, su volere di Paolo VI, allora arcivescovo di Milano, sono succeduti all’Associazione Nazionale Cesare Beccaria. Ragazzi e giovani di Arese e paesi vicini frequentano il Centro come esterni per la formazione professionale, togliendo ogni forma di emarginazione e inserendo la scuola ed i ragazzi in difficoltà nella viva realtà del Territorio. Continue reading “Autori Vari – Il Centro Salesiano S. Domenico Savio di Arese”

Pietro Braido – Breve storia del « sistema preventivo»

Sono note le parole con le quali don Bosco introduceva nel 1877 le inattese pagine sul «sistema preventivo»: «due sono i sistemi in ogni tempo usati nella educazione della gioventù: preventivo e repressivo». È affermazione che può suscitare qualche perplessità. Dalla storia dell’educazione reale di tutti i tempi sembrano emergere quasi esclusivamente o soprattutto i lati duri, addirittura brutali del rapporto dell’adulto (anche di padri e madri) con l’età in crescita; alle origini della vita: aborto, infanticidio (in particolare femminile o dei deformi), avviamento all’accattonaggio e alla prostituzione, sfruttamento (anche in tempi recenti con l’industrializzazione), violenze; nell’educare: dispotismo di genitori e maestri, durezze,
castighi afflittivi spirituali e corporali, battiture, privazioni, isolamento, procedimenti didattici oppressivi e irrazionali.

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Giovanni Campanella – “Per radunare i figli dispersi” (Gv 11,52). Dinamismi educativi e apostolici dell’Oratorio di don Bosco

L’Oratorio come è stato realizzato da don Bosco nel corso di tutta la sua vita e attività pastorale non è soltanto una pietra miliare di una realtà secolare che risale a Filippo Neri e Carlo Borromeo, ma una realtà attiva e feconda anche nel presente da attualizzare riscoprendola continuamente. L’obiettivo di questo contributo è tentare di cogliere e analizzare, attraverso la lettura critica delle fonti storiche, i principi teologici ispiratori del progetto operativo di don Bosco, delle pratiche pastorali realizzate, teoricamente abbozzate e trasmesse ai salesiani e alla Chiesa di ogni epoca e luogo. Continue reading “Giovanni Campanella – “Per radunare i figli dispersi” (Gv 11,52). Dinamismi educativi e apostolici dell’Oratorio di don Bosco”

Pietro Braido – La prassi di Don Bosco e il sistema preventivo. L’orizzonte storico

Tutta la prassi «educativa» di don Bosco, un’ intera vita consacrata ai giovani, è «preventiva». Essa, infatti, è essenzialmente progettuale, previsionale e propositiva, impegnata nel presente a garantire il futuro, temporale e spirituale, dei giovani, di ciascun giovane, e della società civile e religiosa, in cui sono chiamati ad operare; e, correlativamente, a predisporre istituzioni e persone (SDB, FMA, Cooperatori) disponibili ad assicurare continuità e dinamicità a tale impegno. Ancor prima don Bosco aveva inserito i laici nel suo lavoro in favore degli oratori. «Pii signori di Torino» collaborano nelle prime scuole festive e serali (MO 184, Cenno storico e Cenni storici). Laici e laiche sono membri di commissioni, promotori e promotrici delle lotterie da lui organizzate (Cenno storico ed Elenchi vari del 1852, 1857, 1862, 1865, 1866).

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William John Dickson – Prevention or repression. The reception of Don Bosco’s educational approach in british salesian schools

The question that this paper seeks to explore is to what extent Don Bosco’s educational approach was received and accepted in England and to what extent it was itself modified in the process of meeting a new and alien culture. Part of the debate involves the English perception that some aspects of Don Bosco’s Preventive System to the eyes of some foreign Salesians the existence of corporal punishment in Salesian schools was a direct contradiction of Don Bosco’s approach to education. In order to understand this cultural incomprehension, this essay looks at the nature of the English educational context in Victorian England. It will highlight one particular issue where the Salesian approach to education was significantly modified by its experience in England i.e. how corporal punishment came to be incorporated into the practice in the English Salesian schools.

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Fabrizio Fabrizi – “L’incontro con Giovanni Bosco negli scritti e nella memoria di Luigi Guanella” in “Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’Opera Salesiana dal 1879 al 1965”

L’incontro con don Bosco agì in don Guanella come catalizzatore della sua formazione, come orientamento nella definizione della sua personalità e della sua missione, e divenne contenuto stabile della sua memoria.

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Francesco Casella – “Don Michele Rua e il Mezzogiorno d’Italia (1888-1910). L’impegno per lo sviluppo socio-educativo”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

Con questo studio ci proponiamo di analizzare il rapporto che si è stabilito fra don Michele Rua e il Mezzogiorno d’Italia, per evidenziare come il successore di don Bosco sia passato da una conoscenza indiretta delle regioni meridionali dell’Italia ad una diretta, attraverso i suoi viaggi, le opere fondate e l’istituzione dell’ispettoria napoletana, fino ad assumere, insieme ai suoi collaboratori, una piena consapevolezza di trovarsi in un momento storico particolare, per cui i salesiani potevano concorrere al “risorgimento” del Mezzogiorno con la loro opera educativa in favore dei ragazzi e delle popolazioni bisognose. Continue reading “Francesco Casella – “Don Michele Rua e il Mezzogiorno d’Italia (1888-1910). L’impegno per lo sviluppo socio-educativo”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Albert Druart – “I Salesiani e il servizio dei giovani in Belgio (1891-1914). Comunicazione” in “Colloqui sulla vita salesiana, 9”

Albert Druart parlò de « I Salesiani e il servizio ai giovani in Belgio » dall’anno della loro prima fondazione in questo paese (1891) allo scoppio della prima guerra mondiale (1914).

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Eusebio Maria Vismara – Un precursore del Sistema preventivo : S. Anselmo d’Aosta

Il titolo ci si presentò da sé — alla prima lettura dell’episodio che stiamo per esporre — pensando naturalmente a D. Bosco; e l’abbiamo segnato, pur sapendo che non è del tutto esatto. E non è esatto, perché il sistema preventivo, a dir giusto, non ebbe precursori.

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Giovanni Gnolfo – Il Sistema Preventivo nell’esercito di Guglielmo Pepe

Non è nostra intenzione lumeggiare l’alta e poliedrica figura del massimo fra gli Educatori cui giustamente compete il titolo di Santo del Risorgimento ; per ora vogliamo solo analizzare a l’opera preventiva » svolta nel campo casermistico da un valoroso generale italiano del nostro primo Risorgimento e provare che i princìpi della pedagogia di Don Bosco sono buoni anche fuori della scuola propriamente detta.

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Gilla Vincenzo Gremigni – San Domenico Savio, capolavoro pedagogico di San Giovanni Bosco

Solo nell’enunciare il tema, ci si trova di fronte a qualcosa d’insolito, che ci riempie senz’altro di stupore. Siamo chiamati a considerare, vorrei dire a contemplare, un modello, un capolavoro pedagogico, che è il frutto dell’attività, illuminata e generosa, di due Santi.

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Eugenio Valentini – L’Assistenza Salesiana

L ’assistenza è il centro dell’educazione salesiana, e comprendere l ’assistenza vuol dire comprendere il Sistema Preventivo di D. Bosco. L ’assistenza, diciamolo pure, non è di moda nell’educazione odierna, dove non si parla che di autoformazione, autogoverno, e dove i sistemi dominanti sono ispirati ad un clima di assoluta libertà e indipendenza.

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