El objetivo principal de este estudio es ofrecer una visión histórica de conjunto sobre una institución que jugó un papel relevante, sobre todo, en las primeras décadas de vida de la Congregación.
El objetivo principal de este estudio es ofrecer una visión histórica de conjunto sobre una institución que jugó un papel relevante, sobre todo, en las primeras décadas de vida de la Congregación.
A’ pie’ delle alpi, a poca distanza dal Moncenisio, viveva una onesta ed agiata famiglia, Zaffiri ne era il padre. Lucrezia appellavasi la figliuola maggiorenne.
Tra l’autunno 1943 e il 1944 molti istituti religiosi, maschili e femminili, ospitarono singoli o interi nuclei familiari di ebrei scampati al rastrellamento del 16 ottobre. La scarsità di documentazione scritta ha sollecitato un’indifferibile raccolta di informazioni tramite i testimoni superstiti.
On 25th January 2015, Don Bosco Navajeevan (A home for street children/Young at Risk) in Hyderabad received 230 young boys. They were rescued by the police who raided bangle-making units in the Old City in Hyderabad. The children, aged between 8 and 18, had been held as bonded labour.1 This is only the proverbial tip of the iceberg. Mr. Satyarthi, the Nobel Prize laureate, says that the Indian cities have a lot more hidden child labourers working under near-slavery conditions. What is worse, the children did not quite appreciate their release from “child labour” and being sent to their home states: Bihar and West Bengal; many of them said that they would return to the same work later. Poverty has become ever more prevalent so as to acquire such a tragic dimension. What is appalling perhaps is society’s mindset where “Child labor is not a big crime” or a mindset which does not place children on a priority list. There is also the discrimination that “These are the children of the lower castes who really do not matter.”
L’articolo tenta di mostrare quali siano le possibilità di dialogo tra il sistema preventivo e la metafora generativa della resilienza. Le due realtà poste a confronto pongono non pochi interrogativi.
Continue reading “Mara Borsi – Sistema preventivo e resilienza. Un possibile e fecondo dialogo”
Albert Druart parlò de « I Salesiani e il servizio ai giovani in Belgio » dall’anno della loro prima fondazione in questo paese (1891) allo scoppio della prima guerra mondiale (1914).
L’autrice presenta anzitutto i vari passi che precedettero l’andata dei Salesiani in Cile prima che mons. Fagnano nel luglio 1887 sbarcasse con tre confratelli a Punta Arenas. A quel momento avevano già esplorato praticamente con i militari tutto il settore orientale dell’isola Grande, osservandone direttamente gli abitanti (onas o selk’nam).
Viene pubblicata una memoria di don Francesco Làconi circa la lunga e pericolossima operazione – nota finora soltanto in estrema sintesi e con notevoli imprecisioni – della protezione concessa, grazie all’intervento diretto del Rettor Maggiore don Pietro Ricaldone, da varie case salesiane del Piemonte (e successivamente di Roma e di Buenos Aires) al famoso quadrumviro fascista Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, condannato a morte dai “repubblichini” di Salò e ricercato sia dai tedeschi che dai partigiani.
Don Ricaldone comunica, con un po’ di ritardo una disposizione dell’Em. mo Card. Giovanni Mercati, Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa. Egli, il 1° novembre 1942, inviava per incarico del S. Padre, una lettera agli Ecc.mi e Rev.mi Ordinari d’Italia per il censimento degli Archivi e delle Biblioteche ecclesiastiche. Quando, nel dicembre del 1937, inviò alle Case la Circolare che trattava ampiamente l’argomento delle Biblioteche, avrebbe voluto completarla quasi subito con un’altra sugli Archivi. Infatti, dopo aver consultato alcuni esperti e radunato il materiale necessario, fece la stesura di detta circolare. Continue reading “Pietro Ricaldone – Gli Archivi – Raccomandazioni per l’ora presente – La Strenna per l’anno 1944.”
L’articolo affronta il concetto poliedrico della prevenzione nell’attuale contesto in cui tale realtà oc-cupa uno spazio rilevante della cultura, in svariati ambiti della convivenza umana e nella vita quotidiana. L’intento è quello di mettere in luce come nel mondo, segnato da forti contrasti, emerge sempre più l’esigenza di un’azione preventiva in linea con un intervento promozionale multidimensionale che si identifica, infine, con l’atto stesso dell’educare in prospettiva integrale. Continue reading “Ausilia Chang – Dalla prevenzione all’educazione. La sfida della cultura della prevenzione e della salute”
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