Guido Favini – D. Bosco e l’Apostolato dei laici

Il primo Congresso Mondiale dell’Apostolato dei Laici, tenutosi a Roma nel 1951, rappresentò un evento storico per la Chiesa, con la partecipazione di circa duemila delegati da 74 paesi e 38 organizzazioni internazionali. Il Congresso ribadì l’importanza e l’urgenza della collaborazione dei laici nell’evangelizzazione, in un mondo dove il clero è numericamente insufficiente rispetto alla crescente popolazione e alla diffusione dell’ateismo e dell’indifferenza religiosa. Attraverso interventi di cardinali e vescovi, si sottolineò che l’apostolato dei laici deve essere unito alla gerarchia, fondato su una solida formazione spirituale e aperto a molteplici ambiti: famiglia, educazione, cultura, missioni, carità e società. Il Papa Pio XII incoraggiò i laici ad assumere con responsabilità il loro ruolo nella Chiesa, come collaboratori consapevoli e preziosi del clero, nel rispetto dell’ortodossia e sotto la guida ecclesiastica. Il Congresso segnò un momento decisivo per la valorizzazione del laicato nell’opera missionaria della Chiesa.

INDICE

  • Una pietra miliare
  • Un pioniere
  • Anima apostolica
  • Genio organizzatore
  • Suscitatore di apostoli
  • Primi tentativi di associazione
  • Una tappa decisiva
  • Plasmatore di apostoli
  • La Società Salesiana
  • L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice
  • La Pia Unione dei Cooperatori Salesiani
  • I Cooperatori nelle Regole
  • L’esempio di Torino additato a Vicenza
  • Come un Terz’Ordine
  • Dagli abbozzi al regolamento definitivo
  • Secondo abbozzo
  • Terzo abbozzo: 1875
  • Altri favori spirituali
  • L’edizione definitiva del 1876
 

Periodo di riferimento: 1952

F. Favini, “D. Bosco e l’Apostolato dei laici“, Società Editrice Internazionale, Torino 1952.

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