E. Quarello – “Il significato dei consigli evangelici” in “Per una presenza viva dei religiosi nella Chiesa e nel mondo”

L’estratto discute il tema dei consigli evangelici nel contesto teologico contemporaneo, focalizzandosi sull’influenza del Concilio Vaticano II.

Si sottolinea la connessione intima tra Dio, Cristo, la Chiesa e il mondo, affermando che non esiste un’alternativa netta tra di essi. La prospettiva sulla vita religiosa è cambiata, passando da un rifiuto del mondo a una visione in cui il regno di Dio è intimamente legato alle realtà mondane. Il principio della santità universale è evidenziato, sostenendo che la santità cristiana dovrebbe fiorire in ogni stato di vita, includendo la pratica dei consigli evangelici. Si introduce il concetto di valorizzazione del mondo, influenzando l’aggiornamento della vita religiosa. Tuttavia, la valorizzazione del mondo solleva complessità riguardo alla pratica effettiva dei consigli evangelici, che implica limitazioni nella sessualità, nei beni economici e nell’esercizio del potere. In sintesi, l’analisi riflette su come le evoluzioni teologiche abbiano plasmato la comprensione contemporanea dei consigli evangelici, affrontando le sfide e le complessità connesse a questa tematica.

Periodo di riferimento: 1962 – 1970

E. Quarello, “Il significato dei consigli evangelici“, in “Per una presenza viva dei religiosi nella Chiesa e nel mondo“, a cura di Agostino Favale, Elledici, Leumann (Torino) 1970, 391-413.

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