On June 30, 1879, after numerous attempts to stave off the inevitable, Don Bosco was finally compelled to shut down his oratory school in Valdocco.
On June 30, 1879, after numerous attempts to stave off the inevitable, Don Bosco was finally compelled to shut down his oratory school in Valdocco.
Il lavoro di strada rappresenta l’espressione diretta della proposta educativa di don Bosco: stare con i ragazzi condividendo le fatiche quotidiane per restituire loro dignità e costruire una proposta che li renda liberi dal disagio che vivono.
Continue reading “Andrea Zampetti – Educativa di strada, educatore di strada e Sistema Preventivo”
Aujourd’hui, la question est souvent posée: est-il encore possible qu’un éducateur du XXIe siècle puisse se référer à un pédagogue du XIXe?
Continue reading “Jean-Marie Petitclerc – Le système préventif repensé dans l’horizon actuel”
In this article, I will attempt to trace how Don Bosco’s original experience was translated in such a way that his work could be established in Malta – an island country in the Mediterranean with a distinct tradition and culture from that in which the Salesian story first began and developed in Turin, Italy. I will place special emphasis on the Salesian Oratory, Sliema.
L’autore don Rua invita i suoi salesiani a iniziare gli studi di teologia. L’unica cosa da fare è praticare quello che stabiliscono le Deliberazioni Capitolari, i cui principali articoli sono pure premessi al programma teologico della Società Salesiana. Continue reading “Michele Rua – “Studio della Teologia. Testo di Catechismo nelle Scuole” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
Goffredo Alessandrini (Cairo, September 9, 1904 – Rome, May 16, 1978), was an Italian script writer and film director. In 1935 he directed this film, Don Bosco, starring Gianpaolo Rosmino, Maria Vincenza Stiffi and Ferdinando Mayer. The production company was Lux Film. The music by Girogio Federico Ghedini. The movie spends 90 minutes showing the life of Saint John Bosco (1815 – 1888), mostly in Turin, the founder of the Salesian Order and the education of poor youth that would become global, reaching 132 countries as late as 2015. Continue reading “Goffredo Alessandrini – Il film “Don Bosco” (1935)”
Il 24 maggio 1946 l’Episcopato di Polonia convocato dal Primate August Hlond si riunì in una conferenza presso il Santuario claramontano di Cze˛stochowa e, discutendo i problemi sorti in seguito alla presa del potere in Polonia da parte dei comunisti dopo la seconda guerra mondiale, rilevò anche i pericoli che tale fatto comportava per la giovane generazione polacca.
Nel 1939, quando scoppiò la seconda guerra mondiale, i salesiani delle due ispettorie polacche, di san Stanislao Kostka e di san Giacinto, lavoravano raggruppati in 46 centri di cui 11 pastorali. Durante la guerra subirono grandi perdite.
Vita religiosa e attività pastorale e didattico-educativa della Chiesa cattolica durante la seconda guerra mondiale, e perciò degli ordini e delle congregazioni religiose, erano condizionate dalla situazione dominante nei vari territori amministrativi della Polonia occupata.
The question that this paper seeks to explore is to what extent Don Bosco’s educational approach was received and accepted in England and to what extent it was itself modified in the process of meeting a new and alien culture.
La mia ricerca prende le mosse da questa ipotesi di partenza: le informazioni – richieste o spontanee – inviate dalle case particolari e pervenute alla Casa Madre della Congregazione durante il periodo considerato (1880-1922) offrivano – e offrono ancora – elementi non trascurabili per delineare una panoramica complessiva delle opere salesiane professionali nel periodo studiato.
I salesiani in Croazia avviarono le attività educative in circostanze politiche e sociali molto difficili. I primi arrivarono nella regione durante la monarchia austroungarica, quando la Croazia come stato indipendente non esisteva ancora. Giunsero a Rovinj nel 1913, prima dello scoppio della Grande guerra e a Rijeka (Fiume) nel 1918 alla fine della prima guerra mondiale. Erano tutti salesiani italiani. A Rovinj e a Rijeka viveva una notevole minoranza nazionale italiana.
L’intento delle presenti annotazioni è quello di esporre concisamente la vita dei salesiani e delle loro opere in terra magiara durante tre epoche difficili del secolo scorso. Si tratta di periodi che corrispondono alle due tragiche guerre mondiali (1914-1918 e 1939-1945) e all’epoca del ferreo regime comunista fino al suo crollo (1945-1989).
La seconda guerra mondiale provocò profondi cambiamenti nella comunità salesiana della Slovenia (allora parte dell’Ispettoria Jugoslava dei SS. Cirillo e Metodio), che ne condizionarono la storia anche nel dopo guerra. Il regno della Jugoslavia si disgregò in più stati e alcune loro parti vennero annesse ai Paesi confinanti. Il fatto di essere stata occupata da truppe tedesche, italiane e ungheresi, fece sì che ogni regime introducesse in Slovenia nuove misure nei confronti delle comunità religiose e in particolare della Chiesa Cattolica, alla quale apparteneva la grande maggioranza dei cittadini.
La presenza delle FMA in Slovenia si iscrive nel contesto della Chiesa e delle congregazioni religiose messe alla prova da eventi bellici e politici nella realizzazione della loro missione. Le comunità religiose in genere all’alba del XX secolo erano inserite attivamente nel contesto sociale del popolo sloveno, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della nazione.
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