The question that this paper seeks to explore is to what extent Don Bosco’s educational approach was received and accepted in England and to what extent it was itself modified in the process of meeting a new and alien culture.
The question that this paper seeks to explore is to what extent Don Bosco’s educational approach was received and accepted in England and to what extent it was itself modified in the process of meeting a new and alien culture.
In questa lettera don Rua espone alcune impressioni ed alcuni pensieri che tendono al bene della Pia Società. Quando visitò le Case affidate dalla Divina Provvidenza, notò che ci fu grande venerazione e fiducia in don Bosco: il nuovo Rettor Maggiore, quindi, invita i suoi Salesiani a rimanere fedeli ad osservare le esortazioni, tradizioni ed esempi del compianto Padre Don Bosco.
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Michele Rua, nell’adunanza in Oratorio il 23 ottobre 1889, espone che vennero rivelati due difetti abbastanza importanti; la deficienza di piena intelligenza e mancanza di esposizione sufficientemente sicura e precisa.
Il nuovo Rettor Maggiore poi dichiara anche cosa fu deliberato: “Si facciano regolarmente in ciascuna Casa le cinque ore di scuola alla settimana, stabilite dalle Deliberazioni Capitolari ed in esse s’interroghi frequentemente e si faccia recitare per turno.
Con tutti i suoi limiti, le sue enormi difficoltà e miserie l’Insegnamento Religioso è comunque un punto d’incontro dove la Chiesa incontra il maggior numero di giovani. Esso è il luogo dove con sincerità pedagogica e nel rispetto della libertà religiosa si può fare un discorso religioso e realizzare una collaborazione che è di grande importanza per l’evangelizzazione.
La ricerca, in gran parte basata su fonti inedite, presenta una scuola femminile fondata da don Bosco e ispirata al suo metodo educativo. Essa è una delle prime scuole gestite dalle Figlie di Maria Ausiliatrice vivente la Confondatrice dell’Istituto, Suor Maria Domenica Mazzarello.
Lo studio, intenzionalmente analitico e descrittivo, evidenzia come l’azione educativa dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice fondato da S. Giovanni Bosco nel 1872 a Mornese (Alessandria) trovò fin dall’inizio una modalità concreta e definita nella quale istituzionalizzarsi: la scuola.
Il contributo accosta, dal punto di vista storico-pedagogico, l’esperienza educativa di S. Marza D. Mazzarello e della prima comunità educativa di Mornese (Alessandria).
Dopo aver considerato tale esperienza nella pluralità dei suoi protagonisti e nelle loro reciproche relazioni, si passa a focalizzare alcune scelte metodologiche, indicatori decisivi della fecondità pedagogica dell’ambiente educativo in esame.
L’articolo si propone di evidenziare l’identità e il ruolo di una figurachiave delle scuole gestite dall’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice fondato da Don Bosco per l’educazione integrale della donna: la consigliera scolastica.
En este estudio se indagan los “Desarrollos de la espiritualidad salesiana” que se propiciaron a través de la acción educativo-pastoral de las FMA e las “Escuelas Normales” de Colombia, en la primera mitad del siglo XX. Este estudio se realiza a partir de dos líneas o referentes de análisis.
Con l’aiuto di documentazione archivistica per lo più inedita, il saggio ricostruisce il primo quarantennio dell’opera delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Sicilia, vista nella particolare prospettiva dell’incidenza sociale. Vengono così presentate le case effettivamente fondate, le richieste non esaudite e le motivazioni addotte per l’accettazione o il rifiuto. Ne risulta di conseguenza sia un quadro della situazione dell’isola nelle sue componenti politiche, religiose, sociali, culturali, sia il possibile impatto su di esse delle FMA, fra le quali assume ruolo di primo piano la madre Morano, dichiarata beata dall’attuale pontefice.
I salesiani, venuti dall’Italia, si stabilirono nel 1900, nella città di San Salvador, capitale dello stato di Bahia. Due anni dopo, fondarono nello Stato di Sergipe, 355 km a nord, una scuola agricola nel luogo chiamato Tebaida, a 18 km dalla capitale dell’Aracaju.
Unica nel suo genere, perché fondata da S. Giovanni Bosco, la Scuola “Nostra Signora delle Grazie” si presenta come la rivitalizzazione di una ispirazione pedagogica, mediazione educativa privilegiata per la promozione integrale della donna in vista del suo inserimento propositivo nella società. La fedeltà allo stile educativo di don Bosco, interpretato con creatività e coraggio dalle prime insegnati, consente alla Scuola, nel suo lento e faticoso sviluppo, di esprimersi una trama di relazioni pervase di serietà e di impegno e, al tempo stesso, di attenzione ai reali problemi delle alunne.
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