I convitti per giovani operaie diretti dalle FMA, tra altre religiose, sono stati risposta ad un’esigenza fondamentalmente educativa tra la fine dell’800 e la prima metà del ’900. Superiori e Superiore hanno avvertito l’urgenza di questa opera, proprio perché rivolta a giovani del ceto popolare, anche minorenni, indifese e per di più lontane dalle famiglie, con un’istruzione minima, la necessità di lavorare in condizioni disagiate.
L’opera richiedeva personale preparato perché non era facile gestire in modo adeguato esigenze delle Ditte ed esigenze delle ragazze. Personale che veniva scelto con ponderazione per assicurare all’opera un positivo esito educativo.
Dalla documentazione riportata pare di poter affermare che i convitti hanno raggiunto lo scopo per cui sono stati assunti: farne non dei semplici alberghi, ma case di educazione. Per raggiungere l’obiettivo, le FMA hanno curato le condizioni di accordo con le ditte, i regolamenti per le operaie, uno stile di vita sereno e impegnato che preparasse le giovani alla vita di famiglia.
Ciò che maggiormente ha inciso nell’esperienza dei convitti è stato l’approccio relazionale, cioè il rapporto interpersonale, su cui si basa il processo educativo e costituisce il cuore del sistema preventivo.
In particolare si studia il primo convitto, a Cannero, e una FMA emblematica, sr Clelia Guglielminotti. Ad esempio a Intra non mancarono tensioni per la disciplina cui sottostare, oppure durante i periodi di sciopero. Si può tuttavia dire che lo slancio apostolico e la dedizione incondizionata per il bene delle ragazze da parte delle suore, hanno assicurato ai convitti esito positivo, come è testimoniato dal grande numero di vocazioni religiose.
Periodo di riferimento: 2020 – 1924
Rachele Lanfranchi, I convitti per operaie affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice. Da “semplice albergo” a “case di educazione”. Istanze ed attuazioni educative in Italia negli anni 1880-1922, in Grazia Loparco – Stanislaw Zimniak (a cura di), L’educazione salesiana in anni difficili del XX secolo = ACSSA Varia 3, Roma, Las 2008, pp. 238-266.
Istituzione di riferimento:
ACSSA