La seconda parte del contributo sul lavoro apostolico ed educativo dei salesiani a Vienna si concentra su alcuni aspetti dell’educazione, praticata dai salesiani nei confronti degli educandi.
La seconda parte del contributo sul lavoro apostolico ed educativo dei salesiani a Vienna si concentra su alcuni aspetti dell’educazione, praticata dai salesiani nei confronti degli educandi.
Lo scopo di questa ricerca, che sarà pubblicata in tre parti, è di presentare i diversi aspetti dell’educazione e della formazione cristiana che i salesiani offrivano attraverso le molteplici tipologie e forme istituzionali nella loro prima casa di Vienna, capitale dell’impero asburgico.
Lo scritto “Dei castighi da infliggersi nelle case salesiane” (1883), rimasto inedito, fu pubblicato, l’anno 1935, nel vol. XVI delle Memorie Biografiche da E. Ceria, ritenendo il testo una «lunga circolare» da attribuire a don Bosco.
Il contributo intende individuare «le linee pedagogiche» che le persone e organismi responsabili della Società Salesiana hanno proposto ai membri negli ultimi anni della vita di don Bosco e durante i rettorati di don Rua e don Albera (1880-1922).
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Il titolo dell’articolo indica tre elementi. Anzitutto i salesiani di don Bosco. Questi religiosi, richiesti dal vescovo cristiano-democratico di Liegi mons. V. J. Doutreloux, arrivarono in Belgio nell’anno in cui fu pubblicata l’enciclica Rerum Novarum. Il secondo elemento è costituito dalle lotte sociopolitiche in Belgio. Esso rimanda immediatamente al terzo elemento: un’epoca di transizione (il periodo 1891-1918), denominazione desunta dagli atti di un colloquio storico, che ebbe luogo all’università cattolica di Lovanio in occasione del centenario della Rerum Novarum.
L’ autrice scrive in merito alla chiusura dei ritiri destinati alla pratica degli esercizi spirituali, esortando ad abbracciare la pratica della pietà e dei suoi esercizi nella vita di tutti i giorni. Seguono interventi delle consorelle consigliere.
Continue reading “Caterina Daghero – Lettera Circolare del 24 settembre 1919”
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Continue reading “Pascual Chavez Villanueva – «Cari Salesiani, siate santi!»”
Il crescente interesse per la storia delle istituzioni educative ha incentivato la pubblicazione di fonti e studi. Accanto ai documenti normativi, burocratici e informali serbati dagli Istituti religiosi, vanno segnalate delle fonti inedite, sicuramente non viziate da intenti apologetici, e cioè le relazioni delle visite ispettive conservate nel fondo del Ministero della Pubblica istruzione (MPI) dell’Archivio centrale dello Stato a Roma (ACS). Dal 1875 le ispettrici governative ebbero l’incarico di visitare gli educatori femminili e riferire sull’andamento dei convitti e sulla qualità dell’istruzione impartita. Continue reading “Grazia Loparco – L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia attraverso le ispezioni governative (1884-1902)”
Nella ricerca si intende rivolgere uno sguardo attento alla realtà educativa delle FMA in Polonia a partire dall’arrivo fino agli anni ’60, rilevando una perseverante, a volte drammatica sollecitudine per mantenere vivo lo spirito e la prassi del carisma dei Santi Fondatori, San Giovanni Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello, senza indugiare troppo sulle difficoltà legate a fattori politici, economici, sociali e culturali. L’indagine mira pertanto a indicare come le FMA hanno potuto realizzare questo compito, collocandosi fedelmente nella storia della chiesa, della nazione e dell’Istituto. Continue reading “Bernadeta Lewek – Attività educativa delle FMA in Polonia: dal 1922 agli inizi degli anni ’60”
La recente edizione critica delle “Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales” di don Bosco induce a proporre alcune riflessioni a quanti intendessero leggere il libro entro un’ottica il più possibile vicina a quella adottata dall’Autore nello scriverlo. In tante pagine esso appare chiaramente «racconto ameno», che ha per protagonista un ragazzo precoce, saltimbanco, narratore, studente intelligente e sveglio, che diventa sacerdote altrettanto «sognatore», coinvolto nelle vicende drammatiche e a lieto fine del suo Oratorio. Per altri aspetti lo scritto vuol essere in qualche modo rievocazione narrativa del passato intenta a vedere nello svolgersi dei fatti una Provvidenza benevola e tempestiva. Più evidente, poi, appare la preoccupazione di descrivere, sia pure «poeticamente», l’origine, il divenire e il costituirsi di un’esperienza spirituale e pedagogica tipica, che sotto la formula «oratoriana» è presentata come l’approccio più funzionale e produttivo ai giovani dei tempi nuovi. Continue reading “Pietro Braido – Scrivere «Memorie» del futuro”
Sono usciti in triplice edizione — italiana, spagnola, francese — gli “Atti del primo Congresso Internazionale di Studi su Don Bosco”. Le prime due distribuiscono i contributi — relazioni e comunicazioni — in sei parti. Si differenziano nella quinta intitolata rispettivamente “Comunicazioni libere” e “Comunicaciones libres en el grupo de lengua castellana“, che contengono materiali che rispecchiano interessi prevalenti italiani o spagnoli. L’edizione francese, invece, presenta soltanto 12 dei 34/33 contributi delle altre due. Continue reading “Pietro Braido – Una svolta negli studi su don Bosco”
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