In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera scrive a riguardo della convocazione del Capitolo Generale, del terzo centenario della morte di San Francesco di Sales, della revisione delle Costituzioni.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera scrive a riguardo della convocazione del Capitolo Generale, del terzo centenario della morte di San Francesco di Sales, della revisione delle Costituzioni.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera scrive a riguardo delle vocazioni, come coltivarle e come accompagnarle e delle deliberazioni del Capitolo Superiore.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera scrive a riguardo delle attività degli ex-allievi e dei cooperatori salesiani e delle preghiere da rivolgere a Maria.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera si focalizza sul modello del sacerdote salesiano secondo Don Bosco. Il documento sottolinea l’importanza di emulare la figura di Don Bosco, considerandolo un esempio da seguire per i sacerdoti salesiani.
In questa lettera, si sottolinea l’importanza della guida paterna e della preservazione dello spirito salesiano nell’Istituto, con particolare enfasi sul progresso spirituale, morale e scientifico.
La lettera riguarda un’udienza privata concessa dal Papa Benedetto XV a Paolo Albera. Durante l’udienza, Albera condivide le riflessioni e le parole del Papa su vari argomenti, tra cui il ruolo dei salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, l’importanza della fedeltà alle Costituzioni salesiane e la venerazione per San Giuseppe come patrono della Chiesa Cattolica.
La lettera, datata 24 dicembre 1920, riflette sull’anno trascorso, segnato dalla costruzione di un monumento a Don Bosco, e esorta i salesiani a impegnarsi per il rifiorimento dello spirito salesiano nel nuovo anno.
Il testo riguarda le direttive date agli ispettori salesiani riguardo alla gestione delle case e alla cura dei membri della congregazione. L’autore, nel testo datato 4 dicembre 1920, esprime una serie di raccomandazioni riguardanti diversi aspetti, tra cui l’inizio dell’anno scolastico, l’importanza delle visite ispettive, la cura dei confratelli giovani, la formazione ecclesiastica, la vigilanza sui confessori e l’esame delle facoltà della Santa Penitenzieria.
Questo estratto è un’eloquente omaggio al modello di vita proposto da Don Bosco. Attraverso una serie di riflessioni personali, il testo evidenzia l’importanza di seguire l’esempio di Don Bosco nella ricerca della perfezione religiosa, nell’educazione e santificazione della gioventù, nel rapporto con il prossimo e nell’operare il bene per tutti.
Questa lettera del 24 giugno 1920 celebra l’inaugurazione del monumento a Don Bosco a Torino, descritto come un simbolo dell’amore alle anime e una sintesi dell’opera salesiana. Il monumento raffigura Don Bosco come un padre affettuoso circondato da giovani, rappresentando l’amore verso di loro e la gratitudine dei suoi figli.
La lettera del 24 giugno 1920 riguarda la decisione del Capitolo superiore della pia società salesiana di pubblicare regolarmente gli “Atti del capitolo superiore”.
L’estratto riguarda il disimpegno diligente dei doveri e le attribuzioni dei membri della società salesiana, redatto da Paolo Albera il 24 agosto 1920, sottolinea l’importanza della dedizione esclusiva ai compiti assegnati, senza assumere ulteriori impegni che potrebbero interferire con l’esecuzione degli stessi.
La lettera tratta del monumento dedicato a Don Bosco, fondatore della società salesiana, in occasione del decimo anniversario della sua morte nel 1920 a Torino.
Il Sac. Paolo Albera invita gli ispettori delle Case d’Europa all’inaugurazione del monumento a Don Bosco il 23 maggio, vigilia della solennità di Maria Ausiliatrice.
In questa lettera agli Ispettori d’Europa, il Sac. Paolo Albera sollecita il loro impegno e zelo per le missioni salesiane.
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