Le texte offre un aperçu de la manière dont les Mémoires de l’Oratoire de Don Bosco ont été composées, mettant en lumière les défis rencontrés lors de leur rédaction.
Le texte offre un aperçu de la manière dont les Mémoires de l’Oratoire de Don Bosco ont été composées, mettant en lumière les défis rencontrés lors de leur rédaction.
Da una lettura globale degli scritti, che si riferiscono al sistema educativo di Giovanni Bosco, si potrebbe anzitutto ricavare l’impressione di una grande efficacia del suo metodo. Questa efficacia pedagogica sembra emergere in particolar modo dalle biografie di Savio, Magone e Besucco, ragazzi presentati come modelli, dalle quali si potrebbe ricavare in qualche modo la realizzazione del profilo ideale che don Bosco aveva in mente. Ma le biografie possono anche dare l’impressione che si tratti proprio di una certa idealizzazione della realtà. Continue reading “Bart Decanq – “«Severino» Studio dell’opuscolo con particolare attenzione al «primo oratorio»” in “Ricerche Storiche Salesiane””
La recente edizione critica delle “Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales” di don Bosco induce a proporre alcune riflessioni a quanti intendessero leggere il libro entro un’ottica il più possibile vicina a quella adottata dall’Autore nello scriverlo. In tante pagine esso appare chiaramente «racconto ameno», che ha per protagonista un ragazzo precoce, saltimbanco, narratore, studente intelligente e sveglio, che diventa sacerdote altrettanto «sognatore», coinvolto nelle vicende drammatiche e a lieto fine del suo Oratorio. Continue reading “Pietro Braido – “Scrivere «Memorie» del futuro” in “Ricerche Storiche Salesiane””
In occasione del primo centenario della «Lettera di don Bosco da Roma del 10 maggio 1884», ne fu pubblicata l’edizione critica nelle due redazioni conservate: la redazione breve, diretta ai giovani, e quella lunga, diretta alla comunità salesiana dell’Oratorio di Torino-Valdocco. Continue reading “José Manuel Prellezo – “Valdocco 1884 problemi disciplinari e proposte di riforma. Introduzione e testi critici” in “Ricerche Storiche Salesiane””
In questo saggio è presentata l’edizione critica di un manoscritto inedito assai significativo di don Michele Rua. In esso sono raccolte le deliberazioni prese nelle conferenze del Capitolo dell’Oratorio durante il 1866-1877. Continue reading “José Manuel Prellezo – “L’Oratorio di Valdocco nelle «Adunanze del capitolo della casa» e nelle «Conferenze mensili» (1871-1884). Introduzione e testi critici” in “Ricerche storiche salesiane””
Nella ricerca si intende rivolgere uno sguardo attento alla realtà educativa delle FMA in Polonia a partire dall’arrivo fino agli anni ’60, rilevando una perseverante, a volte drammatica sollecitudine per mantenere vivo lo spirito e la prassi del carisma dei Santi Fondatori, San Giovanni Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello, senza indugiare troppo sulle difficoltà legate a fattori politici, economici, sociali e culturali. L’indagine mira pertanto a indicare come le FMA hanno potuto realizzare questo compito, collocandosi fedelmente nella storia della chiesa, della nazione e dell’Istituto. Continue reading “Bernadeta Lewek – “Attività educativa delle FMA in Polonia: dal 1922 agli inizi degli anni ’60” in “L’educazione salesiana in Europa negli anni difficili del XX secolo”. Atti del seminario europeo di storia dell’Opera salesiana”
L’obiettivo di questo saggio è la pubblicazione dell’ edizione critica di un manoscritto assai significativo di don Michele Rua, nel quale vengono raccolte le deliberazioni prese dal Capitolo (Consiglio) della casa di Valdocco nel periodo 1866-1877. Continue reading “José Manuel Prellezo – “L’Oratorio di Valdocco nelle «Conferenze capitolari» (1866-1877). Introduzione e testi critici” in “Ricerche storiche salesiane””
In the years from 1853 to 1862, Valdocco was transformed from a festive Oratory—an open institution—into a complex work: hospice and boarding, college with boarding section, trade workshops, internal classes and publishing centre, amongst the most important sections.
All’Imprimatur, richiesto dal canone 1385 del Codice di Diritto Canonico e che Noi siamo lieti di dare, crediamo doveroso aggiungere un vivo ringraziamento al Rev.mo Sac. Sig. Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei Salesiani, per questa opportunissima e pratica pubblicazione « Oratorio Festivo – Catechismo – Formazione Religiosa ».Questa pubblicazione è un ottimo preludio al Congresso Catechistico che i Salesiani stanno organizzando, con quella cura minuziosa che essi sanno mettere in tutte le loro iniziative, per il prossimo centenario. Continue reading “Pietro Ricaldone – Oratorio Festivo, Catechismo, Formazione Religiosa”
In occasione del primo centenario dell’opera salesiana (1841-1941) il Rettor Maggiore don Pietro Ricaldone pubblicò quest’ampia lettera circolare, nella quale affrontava tre temi strettamente legati tra di loro: l’Oratorio festivo secondo il metodo di don Bosco; il catechismo e il suo metodo; l’istruzione religiosa dei giovani. Ispirandosi a don Bosco egli proponeva un approccio metodologico più avvertito con suggerimenti operativi concreti. Continue reading “Pietro Ricaldone – Oratorio festivo, catechismo, istruzione religiosa”
Don Bosco, at the advice of his spiritual director, St Joseph Cafasso from autumn 1844 to summer 1846 lived at the Barolo Refuge as chaplain of the Little Hospital of St Philomena, opened in August 1845. In the same place and in other temporary places not far from Valdocco, he carried out his early priestly ministry on behalf of boys, mostly immigrant lads who had no parish of reference. On the vigil of his move to the Pinardi house, he drew up for the civil authorities of the city of Turin, who were responsible for and concerned about public order, a very brief account of his three years of catechetical activity, indicating the aims and results he had achieved that were positive both for civil society and the Church (no. 1). Continue reading “Giovanni Bosco – Beginning, Extension and Charismatic and Institutional Consolidation of the Work at Valdocco”
Don Bosco, su consiglio del suo direttore spirituale, san Giuseppe Cafassodall’autunno 1844 all’estate 1846 risiedette presso il Rifugio Baroloin qualità di cappellano dell’Ospedaletto di santa Filomena, inaugurato nell’agosto 1845. Nella stessa sede e successivamente in sedi provvisorie, non lontane da Valdocco, svolse il suo primo ministero sacerdotale in favore dei ragazzi, per lo più immigrati privi di riferimenti parrocchiali. Alla vigilia di trasferirsi a casa Pinardi, tracciava all’autorità civile della città di Torino, incaricata e preoccupata dell’ordine pubblico, un rapidissimo resoconto della propria triennale attività catechistica, indicando gli scopi e i risultati raggiunti, positivi tanto per la società civile che per quella ecclesiale (n. 1). Continue reading “Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative all‘inizio, ampliamento e consolidamento carismatico-istituzionale dell‘opera di Valdocco”
Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data:1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni”
Continue reading “Giovanni Bosco – Cenni storici intorno all’Oratorio di San Francesco di Sales”
Don Bosco su consiglio del suo direttore spirituale, san Giuseppe Cafasso dell’autunno 1844 all’estate 1846 risiede presso il Rifugio Barolo in qualità di cappellano dell’Ospedaletto di santa Filomena, inaugurato nell’agosto 1845. Nella stessa sede e successivamente in sedi provvisorie, non lontane da Valdocco, svolse il suo primo ministero pastorale in favore dei ragazzi, per lo più immigrati privi di riferimenti parrocchiali. Lungo gli anni quando l’Oratorio ha trovato un posto fisso si arricchiva di nuove attività.
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