L’articolo propone la rilettura della comunità dell’Oratorio di Valdocco come una comunità di prassi formativa dove si discute di tutto: orari di lavoro, di studio, di attività ricreative, di manifestazioni religiose, della vita delle associazioni giovanili. Il testo evidenzia il primato della formazione sul campo.
L’apprendimento dello stile educativo avviene attraverso le esperienze relazionali concrete. Da don Bosco gli educatori imparano per osmosi i tratti fondamentali che caratterizzano l’esperienza educativa salesiana.
Lo studio illustra, inoltre, l’attenzione formativa di don Bosco e della comunità di Valdocco nei confronti di quella innumerevole schiera di laici, benefattori, benefattrici, Cooperatori, Cooperatrici, exallievi convocata attorno al progetto di rigenerazione della società a partire dall’educazione cristiana dei giovani.
In questo ambito emerge la relazione stabilita da don Bosco con le benefattrici.
Nel rapporto con i laici il Santo è senz’altro protagonista, ma bisogna notare il ruolo non sicuramente marginale della comunità dell’Oratorio, dei suoi più stretti collaboratori, degli stessi giovani che costruiscono il clima di accoglienza e di festa che provoca ammirazione e simpatia nei confronti dell’educazione salesiana.
INDICE:
- Premessa
- 1. L’esperienza formativa dell’Oratorio
- 1.1. Frammenti di vita
- 1.2. Modalità e alcuni contenuti formativi
- 1.3. Un confronto aperto e sistematico
- 1.4. Il valore formativo delle feste
- 1.5. Un anno alla scuola di don Bosco
- 2. L’attenzione formativa nei confronti dei laici
- 2.1. Gli exallievi
- 2.2. I Cooperatori-benefattori
- 2.3. La relazione con le benefattrici
- Conclusione
Periodo di riferimento: 1870 – 1888
M. Borsi, La formazione a partire dall’esperienza a Valdocco (1870-1888), in «Salesianum», 72 (2010), 3, 479-511.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)