L’autore riporta il contributo di Don Giuliano Barberis, il primo maestro dei novizi delle società salesiana, il quale, attraverso i suoi insegnamenti, mostra la continuità tra la spiritualità cattolica classica, l’esperienza di Don Bosco, la sua proposta spirituale fatta ai giovani e la vita quotidiana dei salesiani, manifestando i gradi di perfezionamento a cui essa può ascendere.