Aldo Giraudo,Giovanni Bosco – Memorie dell’Oratorio di S. Francesco Di Sales dal 1815 al 1855

Il testo esalta le Memorie dell’Oratorio come una delle opere più personali e significative di San Giovanni Bosco, scritte tra il 1873 e il 1875. Queste memorie riflettono sul percorso dell’Oratorio e ne definiscono l’identità come istituzione dedicata alla salvezza dei giovani, con una prospettiva mondiale. L’opera viene descritta come una storia dell’Oratorio improntata alla teologia e alla pedagogia, più che alla mera cronaca, e viene considerata un manuale di pedagogia e spiritualità oratoriana. La nuova edizione utilizza il testo dell’edizione critica dell’Istituto Storico Salesiano e offre un saggio introduttivo che illustra l’importanza del documento, i processi mentali di Bosco e le intenzioni dietro la sua scrittura. Vengono fornite anche chiavi interpretative e piste di lettura per valorizzare il contenuto dell’opera. Il testo è accompagnato da note storiche, un’appendice documentaria e una tavola cronologica.

INDICE GENERALE

  • L’IMPORTANZA STORICA E PEDAGOGICO-SPIRITUALE DELLE MEMORIE DELL’ORATORIO
  • 1. Storia e fortuna del testo
  • 2. «Un manuale di pedagogia e di spiritualità raccontata»
  • 3. Rievocazione narrativa di un ’identità oratoriana
    • 3.1. Le preoccupazioni di don Bosco scrittore e la peculiarità delle Memorie dell’Oratorio
    • 3 .2 I tempi e le sollecitazioni che occasiona la composizione delle Memorie dell’Oratorio
  • 4. “Storia ’’ dell ’Oratorio e indole “autobiografica” delle Memorie dell’Oratorio
    • 4.1. L’Oratorio come punto focale
    • 4.2. Destinatari e finalità
    • 4.3. L’inizio e la mancata conclusione nell’architettura narrativa
    • 4.4. Procedimenti messi in atto dall’Autore
  • 5. Le Memorie dell’Oratorio come testo narrativo
    • 5.1. La scrittura di don Bosco
    • 5.2. Struttura del testo
  • 6. Percorsi di lettura e livelli di interpretazione
    • 6.1. Un itinerario spirituale
      • 6.1.1. Confidenza in Dio, fiducia nei formatori e consegna di sé 
      • 6.1.2. Dalla dissipazione alla «ritiratezza»
    • 6.2. Un modello di educatore-pastore
      • 6.2.1. Una vocazione che viene da Dio e si sviluppa progressivamente
      • 6.2.2. Le diverse componenti del modello
    • 6.2.3. Le tentazioni che insidiano il modello
    • 6.2.4. Esempi di zelo pastorale
    • 6.2.5. Caratteristiche particolari del modello educativo e pastorale donboschiano
  • NOTA INTRODUTTIVA AL TESTO 
  • ABBREVIAZIONI 
  • MEMORIE DELL’ORATORIO DAL 1815 AL 1835
  • MEMORIE DELL’ORATORIO DAL 1815 AL 1835 ESCLUSIVAMENTE PER I SOCI SALESIANI
    • Dieci anni d ’infanzia – Morte del genitore – Strettezze di famiglia – La madre vedova
    • Un sogno
  • PRIMA DECADE 1825 – 1835
    • 1. Primi trattenimenti coi fanciulli – Le prediche – Il saltimbanco – Le nidiate
    • 2. Prima comunione – Predica della Missione – D. Calosso – Scuola di Morialdo
    • 3. Lo studio e la zappa – Una cattiva ed una buona nuova – Morte di D. Calosso
    • 4. D. Cafasso – Incertezze – Divisione fraterna – Scuola di Castelnuovo d ’Asti – La musica – Il sarto
    • 5. Scuole di Chieri – Bontà dei professori – Le prime quattro classi di grammatica
    • 6. I compagni – Società dell ’allegria – Doveri cristiani
    • 7. Buoni compagni e pratiche di pietà
    • 8. Umanità e retorica – Luigi Comollo
    • 9. Caffettiere e liquorista – Giorno onomastico – Una disgrazia
    • 10. L ’ebreo Giona
    • 11. Giuochi – Prestigi – Magia – Discolpa
    • 12. Corsa – Salto – Bacchetta magica – Punta dell ’albero
    • 13. Studio dei classici
    • 14. Preparazione – Scelta dello stato
  • SECONDA DECADE 1835 – 1845
    • 1. Vestizione chiericale – Regolamento di vita
    • 2. Partenza pel seminario
    • 3. La vita del seminario
    • [3a.] Divertimenti e ricreazione
    • 4. Le vacanze
    • 5. Festino di campagna – Il suono del violino – La caccia
    • [5a.] Relazioni con Luigi Comollo
    • 6. Un fatto del Comollo
    • 7. Premio – Sacristía -UT. Giovanni Borei
    • 8. Studio
    • 9. Sacre ordinazioni – Sacerdozio
    • 10. Principii del sacro ministero – Discorso di Lavriano e Giovanni Brina
    • 11. Convitto ecclesiastico di S. Francesco d ’Assisi
    • 12 .La festa dell ‘Immacolata Concezione e il principio dell ’Oratorio festivo
    • 13. L ’Oratorio nel 1842
    • 14. Sacro ministero – Scelta di un impiego presso al Rifugio (settembre 1844)
    • 15 .Un nuovo sogno
    • 16. Trasferimento dell ’Oratorio presso al Rifugio
    • 17. L ’Oratorio a S. Martino dei Molazzi – Difficoltà – La mano del Signore
    • 18. L ’Oratorio in S. Pietro in Vincoli – La serva del cappellano – Una lettera – Un tristo accidente
    • 19. L ’Oratorio in casa Moretta
    • 20. L ’Oratorio in un prato – Passeggiata a Superga
    • 21.Il marchese Cavour e sue minacce – Nuovi disturbi per l ’Oratorio
    • 22. Congedo dal Rifugio – Altra imputazione di pazzia
    • 23. Trasferimento nell’attuale Oratorio di S. Francesco di Sales in Valdocco
  • TERZA DECADE 1846 – 1855
    • 1. La nuova chiesa
    • 2. Di nuovo Cavour – Ragioneria – Guardie civiche
    • 3. Scuole domenicali – Scuole serali
    • 4. Malattia – Guarigione – Dimora progettata per Valdocco
    • 5. Stabile dimora all ’Oratorio di Valdocco
    • 6. Regolamento per gli Oratorii – Compagnia e festa di S. Luigi – Visita di monsig. Fransoni
    • 7. Primordii dell ’ospizio – Prima accettazione di giovanetti
    • 8. Oratorio di S. Luigi – Casa Moretta – Terreno del Seminario
    • 9 . 1848 – Aumento degli artigiani e loro maniera di vita – Sermoncino della sera – Concessioni dell ’arcivescovo – Esercizi spirituali
    • 10. Progresso della musica – Processione alla Consolata – Premio dal Municipio e dall ’Opera di mendicità – Il giovedì santo – Il Lavabo
    • 11.Il 1849 – Chiusura dei seminari – Casa Pinardi – Obolo di S. Pietro – Coroncine di Pio IX- Oratorio dell ’Angelo Custode – Visita dei deputati
    • 12. Feste nazionali
    • 13 .Un fatto particolare
    • 14. Nuove difficoltà – Un conforto – L ’abate Rosmini e l’arciprete Pietro de Gaudenzi
    • 15. Compra di casa Pinardi e di casa Bellezza – L ’anno 1850
    • 16. Chiesa di S. Francesco di Sales
    • 17. Scoppio della polveriera – Fassio Gabriele – Benedizione della nuova chiesa
    • 18. Anno 1852
    • [19.] 1853
    • [20.] Letture Cattoliche
    • [21.] 1854
    • [22.] Attentati personali
    • [23.] Aggressione – Pioggia di bastonate
    • [24.] Il cane Grigio
  • APPENDICE
    • 1. Tre domande di sussidio di Giovanni Bosco seminarista
    • 2. Benedizione della cappella di S. Francesco di Sales presso l ’Ospedaletto
    • 3. Don Bosco al Vicario di Città Michele Benso di Cavour
    • 4. La marchesa Giulia di Barolo al teologo Borel
    • 5. Delega per la benedizione della cappella dell’Oratorio di San Luigi Gonzaga (18 dicembre 1847)
    • 6. Domanda di sussidio per i primi chierici dell ’Oratorio (Io maggio 1851)
    • 7. Relazione dell ’economo generale Ottavio Moreno a favore di don Cocchi, don Bosco e teol Saccarelli
    • 8. Nomina di don Bosco a direttore capo degli oratori torinesi (31 marzo 1852)
    • 9. Circolare e programma delle Letture cattoliche
  • TAVOLA CRONOLOGICA DEGLI ANNI COPERTI DALLE MEMORIE DELL’ORATORIO
  • INDICE DEI NOMI

Periodo di riferimento: 1815 – 1875

G. Bosco e a cura di: A. Giraudo, Memorie dell’Oratorio di S. Francesco Di Sales dal 1815 al 1855, Libreria Ateneo Salesiano – LAS, Roma, 2011.

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