Antonio M. Papes – “L’attività letteraria e le relative norme circa le memorie dei defunti nella Congregazione Salesiana” in “Ricerche storiche salesiane”

L’originalità di Don Bosco va probabilmente individuata nella ricchezza potenziale delle sue intuizioni di educatore, fondatore e organizzatore operanti in un tessuto dove le forze della sua industriosità sono al servizio di quelle che lo Spirito di Dio gli va profondendo. In non pochi settori la ricchezza di queste sue intuizioni non si palesò appieno nel corso della sua pur non breve esistenza terrena. Tra gli aspetti forse meno caratteristici della sua attività di fondatore, che si sottrae alla ricordata «legge dei tempi lunghi», un aspetto del resto marginale o complementare, sembra quello che tocca il modo di far «memoria» letteraria dei confratelli defunti. Di questo intendiamo tracciare, in qualche misura, la storia.

Indice:

  • 1. Il clima spirituale delle necrologie
  • 2. I contenuti oggettivi e le vicende esteriori delle necrologie
  • 3. La normativa circa le memorie necrologiche
  • Sommario e impressioni conclusive

Periodo di riferimento: 1860 – 1924

A. M. Papes, L’attività letteraria e le relative norme circa le memorie dei defunti nella Congregazione Salesiana, in «Ricerche Storiche Salesiane», 8 (1989) 14, 57-110.

Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano
Istituto Storico Salesiano

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