L’articolo si inserisce nell’attuale riflessione sull’Oratorio Salesiano. Partendo dalle sue origini cerca di mostrare come gli inizi dell’opera salesiana abbiano trovato nelle strade e nelle piazze di Torino uno specifico riferimento. Un contesto che ha offerto l’opportunità a don Bosco di apprendere un particolare stile di rapportarsi ai giovani.
Quello stile relazionale che, a parere dell’autore, deve essere riscoperto perché l’Oratorio possa riacquistare vitalità. Un rapporto nel quale i ragazzi siano riconosciuti come risorsa, possano esprimersi con protagonismo e che preveda una circolarità educativa.
INDICE
- 1. Don Bosco “prete di strada”?
- 1.1. Sulla strada per osservare e capire i bisogni dei giovani
- 1.2. Sulla strada per incontrare i suoi amici
- 1.3. Sulla strada per realizzare un progetto: l’Oratorio
- 1.4. Sulla strada perché l’Oratorio rimanga aperto a tutti
- 2. Un oratorio fondato da don Bosco con i giovani sulla strada
- 2.1. La strada come risorsa
- 2.2. La strada come vincolo
- 3. Ritornare in mezzo ai giovani
- 3.1. Riconoscere i giovani come risorsa
- 3.2. Favorire il protagonismo dei giovani
- 3.3. Favorire la circolarità educativa
Periodo di riferimento: 1841 – 1884
P. Gambini, “Ripensare l’Oratorio Salesiano a partire dalla strada” in «Salesianum», 66 (2004), 1, 71-94.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)