Fausto Jiménez – “Don Bosco e la formazione delle vocazioni ecclesiastiche e religiose” in “Don Bosco nella storia”

Durante i suoi anni di formazione, Don Bosco assimilò una serie di valori che considerava fondamentali per ogni vocazione sacerdotale o religiosa. Entrato nel seminario di Chieri nel novembre 1835, proveniente principalmente da zone rurali, Don Bosco e i suoi compagni seminaristi erano convinti che lo stato ecclesiastico fosse disposto da Dio e fondamentale per la salvezza eterna. La vita nel seminario era caratterizzata dalla preghiera, dalla vita virtuosa, dalla pratica dei sacramenti e dalla meditazione religiosa, considerati mezzi per raggiungere tale scopo.Don Bosco preferì rimanere nel seminario anziché seguire corsi come alunno esterno, al fine di evitare le tentazioni del mondo e il rischio del carrierismo. Durante questo periodo, sperimentò l’importanza della direzione spirituale, trovando nella figura di Don Cafasso la manifestazione della volontà di Dio e imparando a seguire i consigli dei confessori e dei superiori. Inoltre, imparò a superare gli ostacoli attraverso sogni e amicizie, e sottolineò l’importanza dell’educazione intellettuale e dello studio come parte integrante della formazione religiosa.

Periodo di riferimento: 1835 – 1887

F. Jiménez, “Don Bosco e la formazione delle vocazioni ecclesiastiche e religiose” in “Don Bosco nella storia“, a cura di Mario Midali, LAS, Roma 1990, 394-407.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)
Università Pontificia Salesiana (UPS)

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