Nella sua lettera del 24 giugno 1991, Madre Marinella Castagno, Superiora Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, condivide l’esperienza del Consiglio generale dopo le visite nelle diverse Ispettorie, esprimendo gratitudine per l’accoglienza entusiasta delle linee del Capitolo Generale XIX. In particolare, riflette sull’enciclica Centesimus annus di Giovanni Paolo II, indicandola come guida per una rinnovata missione educativa fondata sulla centralità della persona, la solidarietà, la giustizia e la carità. Madre Marinella invita le FMA a una lettura attenta e operativa del documento, sottolineandone la rilevanza per la formazione delle giovani a una coscienza sociale e morale più profonda. Propone uno stile di vita semplice e solidale, una revisione delle opere secondo il criterio della «scelta preferenziale per i giovani poveri», e l’impegno a promuovere il protagonismo giovanile, anche attraverso il volontariato. In linea con il carisma salesiano, la lettera è un forte appello a rendere credibile la testimonianza educativa attraverso l’essenzialità evangelica, l’accoglienza e l’apertura ai bisogni delle nuove generazioni.
Periodo di riferimento: 1991
M. Castagno, «L’appello della Centesimus annus alla nostra missione educativa. Lettera circolare n° 730», in Parole che giungono al cuore con il sapore di Mornese. Circolari di Madre Marinella Castagno (1984-1996), a cura di Ernesta Rosso, Roma, Istituto FMA 2008, 368 – 374.
Istituzione di riferimento:
Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA)