Gioacchino Carrano – Don Carlo Torello

A dieci anni dalla sua scomparsa, il ricordo di Don Torello riemerge come quello di un amico sorridente e spiritualmente elevante. Questo profilo ne ripercorre la figura, ponendolo come esempio luminoso di identità salesiana, capace di offrire risposte autentiche alle incertezze del presente. La sua vita si svolse in contesti difficili come Roma-Testaccio e Littoria, dove seppe esprimere con spontaneità e profondità la sua vocazione apostolica. Don Torello fu uomo di preghiera e azione, fedele alla Chiesa ma aperto alle nuove sfide pastorali, sempre animato da calore umano, libertà interiore e zelo instancabile. Il suo ricordo continua a parlare con forza e attualità alla comunità salesiana e oltre.

INDICE

  • Nascita e primi anni
  • Verso la meta: il Sacerdozio
  • Al lavoro
  • Vice-parroco al Testaccio
  • Parroco a Rimini ed a Latina
  • Lavoro in profondità nell’Agro Pontino
  • Frutti copiosi di bene
  • La guerra
  • D. Torello lascia Latina

Periodo di riferimento: 1976

G. Carrano, “Don Carlo Torello“, Roma 1976.

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