Octavio R. Balderas – L’ascesi della “piccola via” di Teresa del Bambino Gesù. La semplicità dell’amore e le sue grandi esigenze

Teresa di Gesù Bambino nasce il 2 gennaio 1873 e muore il 30 settembre 1897. Alla fine dell’anno 1894 Teresa scopre la sua «piccola via» verso la santità. Nel gennaio del 1895 incomincia la redazione della sua autobiografia con quello che viene chiamato il Manoscritto A. Il 9 giugno del 1895 Teresa si offre come «vittima di olocausto all’amore misericordioso».

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Innocenzo Gargano – Ascesi e pratica della “Lectio divina” La scuola di Giovanni Cassiano

Giovanni Cassiano è certamente un ascendente spirituale di prima grandezza nella storia della spiritualità monastica occidentale. I suoi insegnamenti, apprezzati tantissimo anche in Oriente – basti pensare allo spazio che gli viene dato nella tradizione fìlocalica – sono all’origine di tutto ciò che ancora oggi viene offerto ai monaci novizi nei primi mesi della loro formazione iniziale. Per questo motivo, parlando di caratteristiche monastiche del cammino spirituale, mi è sembrato opportuno riferirmi proprio a Cassiano. Dal momento poi che ogni cammino monastico non può prescindere dal collegamento fra ascesi propriamente detta e pratica della Lectio divina, ho scelto di commentare in questa occasione una conferenza, la XTV, di Giovanni Cassiano perché può essere considerata ima sorta di lex fundamentalis dell’intera struttura spirituale monastica. In realtà in questa conferenza cassianea abbiamo una delle sintesi più felici del cammino ascetico monastico cristiano.

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Aldo Giraudo,Fabio Attard,Innocenzo Gargano,Maria Dosio,Morand Wirth,Octavio R. Balderas – La vita spirituale come impegno

Quella di don Bosco si presenta come una spiritualità della gioia, della santa allegria, del «servite Domino in laetitia». Egli ripeteva ai suoi giovani che la santità è facile e consiste nello stare molto allegri. Il suo sguardo sulla vita spirituale non è disincarnato: ci sono tentazioni da respingere, inganni da smascherare, occasioni di peccato da evitare, pericoli da fuggire. I ritmi quotidiani del suo ambiente educativo sono esigenti, fanno appello alle energie interiori e fisiche di educandi ed educatori: preghiera e lavoro assidui, fedeltà, forza d’animo, spigliatezza, generosità e libertà interiore.

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Mario Fissore – “L’organizzazione della formazione iniziale nel periodo di don Rua”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

Durante il rettorato di don Rua si operarono scelte fondamentali in ordine alla configurazione della prima fase formativa e si chiarificarono aspetti istituzionali di rilevante importanza rimasti in sospeso. Continue reading “Mario Fissore – “L’organizzazione della formazione iniziale nel periodo di don Rua”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Pietro Zovatto – “La spiritualità di don Rua tra ’800 e ’900”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

Dagli storici più accreditati come Eugenio Ceria, Angelo Amadei e Augusto Ferdinando Auffray veniva definito “l’altra metà di don Bosco”, “La regola vivente”, “colonna dell’Oratorio” “il religioso perfetto”, “il sacerdote modello”, “reliquia vivente di don Bosco” e, recentemente “altro don Bosco”, “icona di don Bosco”, e, magari anche “confondatore” con don Bosco della Pia Società salesiana. Continue reading “Pietro Zovatto – “La spiritualità di don Rua tra ’800 e ’900”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Cristóbal López Romero – Spiritualità di un educatore salesiano nelle terre dell’Islam

La parola Kenitra, in arabo, significa “piccolo ponte”, è il diminutivo della parola “ponte” “Kàntara”. Il nome della nostra città esprime perfettamente la nostra missione. Vogliamo essere un piccolo ponte teso tra il nord (Europa) ed il sud (Africa), tra la civiltà occidentale e la civiltà arabo-islamica, tra cristiani e musulmani.

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Pietro Stella – I tempi e gli scritti che prepararono il «Mese di Maggio» di Don Bosco

Nel centenario della prima edizione del Mese di Maggio scritto da Don Bosco ci sia lecito ricordare questo opuscolo fortunato, che nel giro di un anno potè avere quattro edizioni; ricordarlo come opera di un santo volgarizzatore di dottrina ascetica e divulgatore della caratteristica divozione del Mese mariano.

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Terence McGoldrick – The Ascent of Marriage as Vocation and Sacrament. Francis de Sales’ Christian Humanist Theology of Marriage. A New and Old Vision between Two Competing Traditions on the Highest Vocation from the Apostolic Church to Erasmus.

Aldo Giraudo – La riflessione sulla “spiritualità” di Don Bosco e sull’ascetica salesiana nella storia. I contributi più significativi fino al rettorato di don Ricaldone

Da qualche anno, sempre più insistentemente, si auspica, accanto all’abbondante produzione storiografica e pedagogica su don Bosco, anche una più attenta riflessione teologica, condotta con strumenti appropriati, tali da mettere in risalto, a partire dall’esperienza del Fondatore, le costanti e i tratti connotativi della spiritualità salesiana.

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Aldo Giraudo – L’esercizio della “buona morte” nell’esperienza educativa di Don Bosco

Fin dagli inizi dell’Oratorio stabilito in Valdocco (1846-47), don Bosco propose ai giovani l’esercizio mensile della buona morte come mezzo ascetico mirato a stimolare – attraverso una visione cristiana della morte – un costante atteggiamento di conversione e di superamento dei limiti personali e assicurare, con una confessione e una comunione ben fatte, le condizioni spirituali e psicologiche favorevoli per un fecondo cammino di vita cristiana e di costruzione delle virtù, in docile cooperazione con l’azione della grazia di Dio.

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