Questo estratto, tratto da una comunicazione, discute il ruolo della carità e dell’impegno sociale, focalizzandosi sull’istruzione dei giovani più svantaggiati secondo le Costituzioni della Società di San Francesco di Sales.
Questo estratto, tratto da una comunicazione, discute il ruolo della carità e dell’impegno sociale, focalizzandosi sull’istruzione dei giovani più svantaggiati secondo le Costituzioni della Società di San Francesco di Sales.
L’estratto in questione delinea la missione salesiana con un’attenzione particolare alla dimensione sociale della carità e all’educazione delle giovani provenienti dai ceti popolari. Continue reading “Rosalba Perotti – “La dimensione sociale della carità nei documenti delle Figlie di Maria Ausiliatrice” in “La dimensione sociale della carità.” Atti della XIV Settimana di Spiritualità della Famiglia Salesiana.”
Nell’Archivio Salesiano Centrale, tra i manoscritti della predicazione di don Bosco, è conservata una piccola raccolta di prediche mariane.
L’edizione critica di tale documentazione inedita riguardante temi educativi costituisce appunto uno degli oggetti principali del presente lavoro, che vede la luce in occasione del centenario della morte di don Bertello (1910-2010). Continue reading “Giuseppe Bertello – Scritti e documenti sull’educazione e sulle scuole professionali. Introduzione, premesse, testi critici e note a cura di José Manuel Prellezo”
Giovanni Bosco riporta una canzone in lingua piemontese.
Giovanni Bosco riporta una canzone in lingua piemontese, riguardante un pasticcere chiamato Tomà.
Il nostro saggio si articola in tre parti. Nella prima si accenna al dibattito in atto sulla condizione giovanile in Austria; si parla della mentalità antipietistica, ispiratasi al Leitmotiv «zurück zum praktischen Christentum» (torniamo al cristianesimo pratico), nominando i più significativi rappresentanti e il loro rapporto con i salesiani. Continue reading “Stanisław Zimniak – “I salesiani e il «zurück zum praktischen christentum» dei cristiani di Vienna (1903-1921)”, in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”
Nel panorama nazionale degli oratori festivi di fine Ottocento, quelli salesiani, alla morte del fondatore (31 gennaio 1888), costituivano una presenza di sicuro rilievo, aperta a promettenti sviluppi. La loro impostazione pedagogica e organizzativa era tracciata dal Regolamento predisposto per il primo di essi, il San Francesco di Sales, sistemato dal 1846 nella località torinese di Valdocco. Continue reading “Luciano Caimi – “Gli oratori Salesiani in Italia dal 1888 al 1921” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”.”
L’impegno sociale delle FMA non può essere pensato al di fuori della loro coscienza educativa, e d’altra parte la loro vocazione educativa mira esplicitamente alla «rigenerazione» della società, a partire non solo dalle fasce sociali più deboli (e più estese), ma anche dalla componente più svantaggiata, cioè ovunque quella femminile. Mentre lo scopo dell’elevazione morale e culturale fu comune, altri aspetti invece risposero a caratteristiche locali. Continue reading “Grazia Loparco – “Orientamenti e strategie di impegno sociale delle Figlie di Maria Ausiliatrice” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale””
L’Istituto Salesiano S. Ambrogio situato in via Copernico a Milano presso la Stazione Centrale, cominciò a costituirsi negli ultimi anni dell’800. Per comprendere maggiormente le ragioni che spinsero i Salesiani, i sacerdoti secolari e un circolo di laici entusiasti dell’«Opera di don Bosco» a questa «impresa», è indispensabile analizzare, seppur brevemente, i mutamenti sociali, politici e culturali che maggiormente contribuirono e favorirono la chiamata dei Salesiani a Milano. Continue reading “Sergio Todeschini – “I Salesiani a Milano, le ragioni di una presenza (1886-1895)”, in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”
L’opera di don Bosco mise le prime salde radici nella Torino carloalbertina, capitale del regno sardo, in una stagione che preludeva a radicali mutamenti politico- istituzionali. Una Torino che al fasto, pur misurato, della corte, alle penombre dei salotti aristocratici, al fermento delle piazze commerciali, all’alacrità delle botteghe artigiane e degli opifici, opponeva povertà materiali e miserie morali incalcolabili Continue reading “Rosanna Roccia – “«Spendersi senza risparmio» L’azione salesiana nelle nuove periferie di Torino fra Ottocento e Novecento. I primordi degli oratori maschili del Martinetto, di San Paolo, di Monterosa”, in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”
Nel presente articolo viene delineata la situazione politica e sociale a cavallo dei due ultimi secoli, e si è cercato di farlo dando particolare risalto ai processi di trasformazione che caratterizzarono l’inizio di una nuova epoca, e all’atteggiamento della Chiesa di fronte ad essi: in Europa in primis, ma con un coinvolgimento, per gradi sempre più accelerati, anche di quelle aree del pianeta rimaste fino ad allora ai margini della grande politica europea e con sviluppi interni sostanzialmente autoctoni. Continue reading “Mario Belardinelli – “L’Europa fra Ottocento e Novecento” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale””
Gli ambienti salesiani hanno la felice sorte di possedere un libro di preghiere che fu indiscutibilmente un best seller nel suo genere. Ristampato molte volte e tradotto in varie lingue, « Il giovane provveduto » richiedeva un adeguato riferimento: è quanto ha poi fatto con il suo intervento il belga Jacques Schepens.
Trovo più che giusto che in un incontro come questo si parli anche dell’America latina, sia perché è l’unico continente totalmente cristiano e in continua crescita, sia perché D. Bosco ha mostrato una certa predilezione nei suoi confronti.
Luis Gallo ha trasmesso le sue considerazioni sulle possibilità di salvezza racchiuse nella religiosità popolare.
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