Luis Gallo ha trasmesso le sue considerazioni sulle possibilità di salvezza racchiuse nella religiosità popolare.
Luis Gallo ha trasmesso le sue considerazioni sulle possibilità di salvezza racchiuse nella religiosità popolare.
P. Hubert Lecomte comunica le sue riflessioni di sociologo sulla « gioventù povera ed abbandonata », che i salesiani non hanno mai cessato di considerare il campo preferito della loro azione apostolica.
Nell’ultimo scritto su Don Bosco educatore, il compianto Superiore generale della Congregazione Salesiana, D. Pietro Ricaldone, ricordando come « Don Bosco fu scrittore in funzione di educatore », accenna rapidamente alle Letture Cattoliche, da Don Bosco ideate e realizzate « per contribuire alla sana formazione intellettuale della gioventù e del popolo ».
A proposito del « sistema educativo » di Don Bosco, parecchi anni fa, in occasione della pubblicazione di una larga scelta antologica di suoi scritti pedagogici, si sottolineava la forte interazione nella sua esperienza di pensiero e vita.
Continue reading “Pietro Braido – « Pedagogia proletaria » di Don Bosco”
Cada institución de educación superior salesiana tiene su propia historia particular que la caracteriza y le da los colores típicos a un marco de planificación de los elementos básicos. Sin un intento de amalgamar y estereotipar las instituciones, intentaré resumir, no tanto las historias de fundación, más bien los núcleos de reflexiones y las tipologías de situaciones que han estimulado el nacimiento de las IUS.
Continue reading “Michal Vojtáš – Sistema Preventivo y educación superior”
Il saggio ripercorre le vicende della famiglia Bosco dal 1793 ai primi decenni del ’900, nel contesto storico della pressione demografica e dell’urbanizzazione dei ceti contadini.
“La molla demografica che provocò il processo di dispersione dei Bosco fu, sembrerebbe, il matrimonio precoce di Antonio e di Giuseppe. Come in passato, la morte continuò a fare la sua parte con i loro figli, facendone arrivare solo poco più di metà all’età matura; ma non fece altrettanto con Antonio, con Giuseppe e con le loro mogli, ai quali diede la possibilità di completare il ciclo generativo e di mettere al mondo tutti i figli che loro venivano. Continue reading “Pietro Stella – La diaspora dei Bosco tra ‘700 e ‘900”
The Letture Cattoliche or the Catholic Readings was St. John Bosco’s imaginative brainchild in his effort to bring good, decent and inspiring reading into the home. It appealed to a wide spectrum of persons from young to old, from commoners to high-born.
Continue reading “Stephen Whelan – The Catholic Readings: writing for the masses”
The present study aims, not at any new interpretation, but simply at describing some aspects of the actual circumstances of the origins on the basis of fresh documentation now available. In particular, restricting the field of inquiry, I will focus on the young people who were protagonists in Don Bosco’s work at its origin.
Il lavoro della Spagna salesiana durante questo periodo (1881-1922) ha privilegiato il servizio alla classe povera e popolare nell’istruzione elementare.
Nella provincia di Bética, sulle tre opere di istruzione secondaria (Utrera, Córdoba, Ronda-Sdo Corazón) e le tre scuole professionali (Sevilla-Trinidad, Málaga, Cadice), predominano quelle dell’istruzione elementare, installate in ambienti popolari (Écija, Carmona, Siviglia-San Benito de Calatrava, Montilla, Ronda-Sta Teresa, San José del Valle, Alcalá de Guadaíra, Arcos de la Frontera).
Quando, nel 1901, Don Felipe Rinaldi – ispettore dal 1892 delle case di Spagna e Portogallo, con sede a Barcellona – lasciò la Penisola per unirsi al Consiglio Generale della Congregazione (Torino), la Spagna salesiana fu divisa in tre viceprovince o province, che ottenne l’approvazione canonica l’anno successivo con un decreto della Congregazione romana dei vescovi e dei regolari (20 gennaio 1902).
L’Istituto delle FMA, dalla chiara finalità educativa perché voluto da don Bosco e da Maria Domenica Mazzarello per «l’educazione cristiana delle ragazze dei ceti popolari», ha al suo attivo molte scuole (dagli asili infantili alla scuole normali), collegi, educandati, orfanotrofi, pensionati per studenti, convitti per giovani operaie, oratori.
Tra tutte le opere sopra menzionate, quella dei convitti per giovani operaie s’impose con lo sviluppo dell’industria, specie quella tessile, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Un riordino dell’archivio dell’opera salesiana di Corigliano d’Otranto, che si apprestava a celebrare il centenario della fondazione (1901-2001), ha portato alla luce il manoscritto “Brevi cenni sulla Colonia Agricola S. Nicola di Corigliano d’Otranto (Lecce)“.
Dopo alcune indagini, resoci conto che il documento fu presentato come memoria/monografia alla «IIIª Esposizione delle Scuole professionali e Colonie agricole Salesiane» (Torino luglio-settembre 1910), abbiamo ritenuto opportuno pubblicarlo, per una migliore conoscenza storica delle origini dell’opera salesiana di Corigliano d’Otranto.
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