Vengono presentati “I Colloqui”, attraverso tre tabelle sintetiche che riportano in ordine cronologico le seguenti informazioni:
Vengono presentati “I Colloqui”, attraverso tre tabelle sintetiche che riportano in ordine cronologico le seguenti informazioni:
Giovanni Paolo II ha coniato l’antitesi: “cultura di vita” – “cultura di morte” per designare la dialettica dagli esiti contraddittori del vivere contemporaneo.
Giovanni Paolo II ha coniato l’antitesi: “cultura di vita” – “cultura di morte” per designare la dialettica dagli esiti contraddittori del vivere contemporaneo.
In occasione del centenario della morte di Don Bosco (1888-1988) il CNOS ha voluto promuovere alcune iniziative, fra le quali si colloca anche un numero monografico della rivista RASSEGNA CNOS.
Si riporta l’appendice della Rassegna CNOS. Speciale Don Bosco e la formazione professionale. Problemi, esperienze, prospettive per la formazione professionale contenente la cronologia della vita di Don Bosco, un esempio di contratto di lavoro stipulato tra Don Bosco e un datore di lavoro per uno dei suoi apprendisti, Giuseppe Bertolino, un estratto della deliberazione del Terzo e Quarto Capitolo Generale della Pia Società Salesiana, l’esposizione di una proposta di metodo per apprezzare il lavoro dei giovani artigiani e determinarne la paga settimanale e infine dei consigli pedagogici per i Maestri d’arte della Pia Società Salesiana.
Le riflessioni fatte sembrano offrire elementi concreti non solo per l’analisi di alcune particolari situazioni della inoccupazione-disoccupazione giovanile nell’attuale contesto socio-politico-economico, ma anche per individuare condizioni e spazi possibili per una risposta positiva, anche se non sufficiente, che la proposta formativa ispirata a Don Bosco intende offrire ai giovani che vivono queste esperienze.
In questo numero monografico non vengono presentati libri nuovi particolarmente significativi per approfondire qualche aspetto della formazione professionale odierna, ma vengono date delle indicazioni utili per chi desidera reperire informazioni e documenti su tematiche legate al contributo che D. Bosco ha dato per la preparazione di molti giovani al mondo del lavoro, (quindi ad un certo tipo di formazione professionale di allora), e per una presa di coscienza sempre maggiore sulla dignità del lavoro umano.
Il tema di questo contributo e la prospettiva fondamentalmente sociologica secondo cui esso deve essere svolto implicano necessariamente un richiamo, sia pur rapido, ai problemi attuali del mondo del lavoro nelle società industrializzate dell’Europa Occidentale.
A don Jacques Schepens e alle sue buone capacità di sintesi e di puntualizzazione fu affidato un momento di notevole interesse: La vetrina delle novità salesiane, cioè una rassegna informativa dei più recenti lavori editoriali salesiani.
Eccovi, o cari giovani, un regolamento per la vostra società. Esso vi servirà di norma affinché la società proceda con ordine e con vantaggio.
Il bilancio dell’impresa voluta e realizzata dai Colloqui Internazionali è sintetizzato nella precisa individuazione dei nuclei più significativi, emersi durante i proficui e densi lavori del convegno di Madrid, da Mario Midali.
Continue reading “Mario Midali – “Annotazioni conclusive” in “Colloqui sulla vita salesiana, 12””
Viene riportata la lista dei partecipanti al XIV Colloquio Internazionale sulla Famiglia Salesiana.
In seguito hanno trovato spazio le analisi di due specialisti di problemi educativi, direttamente inseriti in ambienti giovanili legati in forma diversa al complesso mondo del lavoro: la prima è quella di Albert Van Hecke, riguardo alla scuola tecnica di Hechtel in Belgio.
E, sebbene lo specifico dell’attività degli ordini e congregazioni religiose non è la trasformazione delle strutture socio-economiche, in alcuni paesi i religiosi, organizzandosi e unendosi insieme, hanno preso espressamente posizione a favore dei giovani disoccupati con concrete iniziative che vale la pena conoscere e utilizzare: a tale esigenza risponde l’intervento presentato da Francisco Rodriguez De Coro di Madrid, inserito in un movimento di religioso nato nel suo paese per meglio mettersi all’ascolto e al servizio dei giovani privi di occupazione lavorativa.
E, sebbene lo specifico dell’attività degli ordini e congregazioni religiose non è la trasformazione delle strutture socio-economiche, in alcuni paesi i religiosi, organizzandosi e unendosi insieme, hanno preso espressamente posizione a favore dei giovani disoccupati con concrete iniziative che vale la pena conoscere e utilizzare: a tale esigenza risponde l’intervento presentato da Kees Van Luyn di Assel (Olanda), inserito in un movimento di religioso nato nel suo paese per meglio mettersi all’ascolto e al servizio dei giovani privi di occupazione lavorativa.
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