In questo volume vengono riportati alcuni fatti salienti della vita di Don Bosco.
In questo volume vengono riportati alcuni fatti salienti della vita di Don Bosco.
Don Bosco ha accettato e vissuto la sua vecchiaia con singolare energia psicologica e morale, pur soffrendo intimamente distacchi, momenti di più acuta solitudine e di forzata inazione. Non si arrese mai al deperimento progressivo sul piano fisico.
Continue reading “Pietro Braido – Don Bosco prete dei giovani nel secolo delle libertà. Vol. II”
La musica sacra specialmente nell’Italia dell’ottocento era caratterizzata da un rilevante declino. Il canto gregoriano era trascurato e sopravviveva a stento solo in conseguenza delle prescrizioni liturgiche, dell’impegno dei parroci e di qualche insegnante. Al contrario dei paesi nordici il canto popolare in chiesa, per motivi storici, in Italia quasi non esisteva. Continue reading “Josip Gregur – “Don Michele Rua e la musica sacra” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Lo scopo di questa comunicazione era presentare la fisionomia di don Michele Rua come amministratore fedele e prudente. Abbiamo esaminato alcune caratteristiche del suo governo e della sua politica relativa al personale. La prudenza è stata una delle sue grandi virtù. Continue reading “Antonio Ferreira da Silva – “Note su alcuni aspetti amministrativi e di governo del rettorato di don Michele Rua. Rassegna documentaria” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
La comunicazione si basa su uno schema di lavoro che esplora la festa e la formazione in contesti rurali nel sud Italia e nell’istituto salesiano “Card. Cagliero” di Ivrea, Piemonte, negli anni ’20.
Questo studio storico si propone di esaminare l’origine e lo sviluppo della festa salesiana in Spagna nel periodo compreso tra il 1881 e il 1901, concentrandosi sulle ventuno case salesiane fondate durante questo periodo.
One of the most difficult conflicts to resolve in relationships between the Holy
See and the new Kingdom of Italy was that of the dozens of Episcopal sees left vacant
for political reasons. Both parties were aware of the seriousness of the situation, but
attempts to exit from the situation were shipwrecked by the persistent serious friction
brought about by proclaiming a Kingdom which comprised territories taken from
the Papal States (1861). Only in 1865-1867 did a process of détente coming
into place, where, having overcome mutual resistance, the Holy See succeeded in
appointing many bishops with the agreement of authorities of the Kingdom.
In the first part of his study on the “Bosco-Gastaldi conflict”, Arthur Lenti drew attention to another figure similarly involved in a painful controversy with the Archbishop of Turin, namely Sr. Marie-Louise-Angelique Clarac, foundress of the Sisters of Charity of St. Mary, also known as the Sisters of Charity of Good Counsel.
In Part One of the present installment (Part Four overall), we shall discuss the last two dreams in a similar manner to the first article. Part Two (Five) will deal with the significance of the missionary dreams, with interpretative comments.
La lettera riguarda un’udienza privata concessa dal Papa Benedetto XV a Paolo Albera. Durante l’udienza, Albera condivide le riflessioni e le parole del Papa su vari argomenti, tra cui il ruolo dei salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, l’importanza della fedeltà alle Costituzioni salesiane e la venerazione per San Giuseppe come patrono della Chiesa Cattolica.
La lettera, datata 24 dicembre 1920, riflette sull’anno trascorso, segnato dalla costruzione di un monumento a Don Bosco, e esorta i salesiani a impegnarsi per il rifiorimento dello spirito salesiano nel nuovo anno.
La lettera del Rettor Maggiore riflette sulle preoccupazioni e le speranze della comunità Salesiana durante la Prima guerra mondiale. La lettera rivela la fiducia nella Provvidenza divina e nell’intercessione di Maria Ausiliatrice e di Don Bosco per affrontare le sfide del tempo.
Questo documento, una circolare del Rettor Maggiore dei Salesiani del 21 novembre 1915, offre un’istantanea commovente della vita all’interno della comunità salesiana durante la Prima guerra mondiale.
L’anno 1898, che sta per finire, sarà sempre memorando nei fasti della nostra Pia Società. Voi desidererete sapere quali cose specialmente le aggiunsero lustro, ed io a comune consolazione, e dirò anche, a comune edificazione vengo ad esporvele. Merita d’essere accennata in primo luogo la riuscitissima adunanza del nostro ottavo Capitolo Generale.
Il Santo considerava e coltivava la Musica come strumento di bene e intendeva che i suoi giovanetti, dedicandosi a essa, incominciassero quasi a desiderare e pregustare quelle armonie che poi sarebbero andati a godere in Paradiso. Mentre infatti Don Bosco « intendeva che il canto e la musica — parte integrante delle sue scuole — contribuissero all’educazione religiosa e morale dei giovani, dall’altra parte voleva che, mediante la musica e il canto, i fedeli trovassero in chiesa le attrattive di cui tante belle cose ci lasciarono scritte gli antichi e segnatamente S. Agostino.
Continue reading “Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
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