La lettera sottolinea l’importanza degli oratori festivi nella tradizione salesiana, secondo il discorso del 1913. Queste istituzioni rappresentano la pietra angolare dell’Opera salesiana insieme alle missioni e alle vocazioni ecclesiastiche.
La lettera sottolinea l’importanza degli oratori festivi nella tradizione salesiana, secondo il discorso del 1913. Queste istituzioni rappresentano la pietra angolare dell’Opera salesiana insieme alle missioni e alle vocazioni ecclesiastiche.
Si avvicina il tempo in cui bisogna pensare, d’accordo coi singoli Direttori, al personale delle Case dell’Ispettoria per l’anno scolastico p. v. A questo riguardo, ossia per rendersi conto dello stato reale del personale disponibile e per ovviare in tempo a malintesi ed a lamenti, il Capitolo Superiore destinò gran parte di un’adunanza. Continue reading “Michele Rua – “Disposizioni sulla distribuzione del personale” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
Il Rettor Maggiore, circondato da vàri fra i più anziani membri della nostra famiglia, nel vedere insieme radunati quei confratelli che in modo speciale godono della fiducia del Capitolo Superiore, nel poter rivolgere la parola a coloro che hanno tanta parte nella direzione ed amministrazione dei nostri istituti, si séntii inondare il cuore di santa gioia, ed avrebbe voluto farla gustare a tutti gli Ispettori e Direttori. Egli si è egualmente industriato di dare ogni sera, dopo le orazioni, alcuni avvisi di grande importanza, ed avrebbe voluto che quegli avvisi ed esortazioni giungessero all’orecchio di tutti gl’ispettori e Direttori della Pia Società. Ma poiché non era possibile che tutti fossero presenti, ha creduto opportuno farne una circolare esclusivamente indirizzata agli Ispettori e Direttori. Continue reading “Michele Rua – “Rendiconto. Obbedienza. Avvisi vari” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
La circolare del Rettor Maggiore del 25 giugno 1917 è incentrata sull’invito alla perfezione spirituale e alla generosità nel servire Dio. Il testo affronta la tematica della mediocrità nella vita religiosa, evidenziando la necessità di superare la mera osservanza dei doveri e di aspirare costantemente alla perfezione.
Il documento fornito consiste in una serie di consigli e avvisi indirizzati agli ispettori e direttori delle case salesiane, con l’obiettivo di conservare lo spirito di Don Bosco. Datato 23 aprile 1917, il testo sottolinea l’importanza dell’intercessione di Don Bosco nelle difficoltà belliche e invita i destinatari a pregare fervorosamente per ottenere la protezione divina.
Nella circolare del 10 luglio 1916, il Rettor Maggiore, Sac. Paolo Albera, rivolge un messaggio ai suoi Ispettori, esprimendo il desiderio di riunirsi con loro per discutere importanti questioni relative alla congregazione, anche se tale riunione è stata rimandata.
Nella circolare datata 14 aprile 1916, durante la commemorazione dei dolori di Maria SS., il Rettor Maggiore dei salesiani, Sac. Paolo Albera, affronta il tema della castità, una virtù cara a Don Bosco e fondamentale per i religiosi della congregazione. Attraverso una serie di riflessioni e esempi tratti dalla Sacra Scrittura e dalla vita dei santi, Albera esorta i salesiani a coltivare e praticare la castità con fervore.
In questa circolare datata 25 marzo 1916, il Rettor Maggiore dei salesiani, Sac. Paolo Albera, rivolge ai suoi Ispettori una serie di istruzioni riguardanti le cure da avere per i confratelli salesiani chiamati alle armi durante la Prima guerra mondiale.
Questo documento, una circolare del Rettor Maggiore dei Salesiani del 21 novembre 1915, offre un’istantanea commovente della vita all’interno della comunità salesiana durante la Prima guerra mondiale.
Il documento, redatto da Sac. Paolo Albera, offre istruzioni e raccomandazioni per i membri della comunità salesiana riguardo agli esami e alle vacanze estive durante la Prima guerra mondiale. Viene evidenziato il beneficio delle facilitazioni concesse per gli esami di licenza liceale, normale e tecnica, incluso il diritto a quattro sessioni e l’ammissione senza titolo di studio per chi ha compiuto 23 anni entro la fine dell’anno.
Questo documento, redatto dal Sac. Paolo Albera, offre istruzioni e raccomandazioni per la comunità salesiana durante la Prima guerra mondiale. In primo luogo, viene riportata un’esortazione del Papa a pregare per la pace attraverso un periodo di digiuno ecclesiastico, con la concessione di indulgenze plenarie.
Questo testo, scritto dal Rettor Maggiore della congregazione salesiana nel 1915 durante la Prima guerra mondiale, offre una prospettiva unica sulle sfide e le fonti di conforto affrontate dalla comunità salesiana in quel periodo.
Da lungo tempo e da molte parti mi fu chiesto con grande insistenza di consacrare la nostra Pia Società al Sacro Cuore di Gesù, con atto solenne e perentorio. Specialmente insistettero in questo assunto le nostre Case di Noviziato e di Studentato, congiunte in lega santa, e la cara memoria di quell’indimenticabile nostro Confratello che fu Don Andrea Beltrami. Dopo un lungo ritardo, consigliatomi dalla prudenza, credo opportuno esaudire queste suppliche ora, che il secolo decimonono volge al termine, e si avanza, lieto di molte speranze, il secolo ventesimo.
Nei tempi nostri il Signore non tenne una via diversa da quella tenuta in antico. Che anzi, o fosse che ove abbondò l’iniquità volle che abbondasse la grazia, o che all’abisso dei nostri mali si richiedesse un abisso di misericordia, ci fornì di un aiuto poderoso sopra ogni altro, e che tutte sopravanza le altre misericordie.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera si concentra sull’importanza della pietà come fondamento della vita religiosa e della missione educativa.
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