I salesiani presero in carico il Vicariato di Mendez e Gualaquiza (Ecuador) nel 1893 e, dopo un breve periodo di esplorazione dell’area geografica, furono disposti a intraprendere il loro piano di missione.
I salesiani presero in carico il Vicariato di Mendez e Gualaquiza (Ecuador) nel 1893 e, dopo un breve periodo di esplorazione dell’area geografica, furono disposti a intraprendere il loro piano di missione.
José Arnalot, per due anni compagno di lavoro di Yánkuam’ tra gli Achuar della selva amazonica, ha illustrato la personalità del missionario e il suo stile di vita tra gli Achuar
Antonino Colajanni, antropologo, Professore Ordinario in pensione, di Discipline Antropologi che, presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha riflettuto criticamente sull’apporto singolare offerto da Luis Bolla all’antropologia culturale.
Aldo Giraudo, docente di spiritualità salesiana nella Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana, ha fatto una lettura spirituale dell’esperienza di Luis Bolla così come emerge nel testo delle sue memorie missionarie (Mi nombre es Yáankuam’, Lima, 2015) e nel diario di José Arnalot (Lo que los Achuar me han ensegnado, Sucúa, 1978)
La tradizione cristiana non incoraggia alcuna sorta di separazione fra verità di Dio e libertà dell’uomo. Lungo il corso dei secoli il sentire cattolico non ha mutato parere, come attesta il saggio di Aldo Giraudo offrendo vigorose chiavi interpretative per rileggere il sistema preventivo di don Bosco. Il Santo condivideva pacificamente la convinzione delle migliori intelligenze del cattolicesimo ottocentesco, secondo le quali la religione è dimensione costitutiva e insostituibile di ogni civiltà. Fra religione e civiltà intercorre una speciale reciprocità: Continue reading “Aldo Giraudo – “Educazione e religione nel sistema preventivo di don Bosco” in “Evangelizzazione e educazione””
Lo scopo del nostro contributo è quello di analizzare gli elementi specifici della pedagogia salesiana applicata nel Congo belga, ora Zaire, poi nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), nel momento in cui l’opera salesiana è iniziata in questo grande paese situato nel cuore dell’Africa nera.
Per affrontare il tema dell’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1872 e il 1922, è necessario collocarsi nell’orizzonte storico-pedagogico di fine Ottocento inizio Novecento.
La prima lezione che Pietro Stella ci ha lasciato è costituita dal suo stesso intenso, e per certi versi singolare, itinerario scientifico e soprattutto dalla sua personalissima metodologia, che però non si possono mai disgiungere dal suo percorso di vita personale e religiosa. A completamento dei saggi presentati alla giornata di studio del 2008 sulla figura scientifica e l’opera del prof Pietro Stella, in appendice viene pubblicata la trascrizione di una lezione di metodologia di storia salesiana, che il professor Stella tenne agli studenti della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana il 14 dicembre 2006. Continue reading “Senza autore – “Pietro Stella racconta il suo percorso come studioso di don Bosco (14 dicembre 2006)” in “Pietro Stella: la lezione di uno storico””
Se vogliamo trovare ancora una connotazione dell’operato dei salesiani al Castro Pretorio, è opportuno rifarsi a giudizi che possano riassumere e qualificare la loro azione educativa. È vero che le considerazioni in questo caso potrebbero risultare generiche, ma sappiamo che l’impronta di don Bosco è stata duratura e tale da rappresentare il collante dell’azione dei salesiani in tutte le parti in cui hanno operato.
La lettera scritta in occasione del IV Centenario della nascita di San Francesco di Sales, presenta una riflessione sulla spiritualità e pedagogia salesiana. Continue reading “Luigi Ricceri – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
Il termine «itinerario» è stato assai usato sia nei trattati di vita spirituale (ad es.: S. Bonaventura, Itinerarium mentis in Deum) sia nella organizzazione delle attività pastorali e liturgiche.
Continue reading “Michele Pellerey – “Itinerario” in “Progetto Educativo Pastorale””
Metodo è fare cose giuste (valide) in modo giusto (efficace). La «validità» di un progetto d’educazione dipende dal valore degli obiettivi che si propone di realizzare, dal valore dei contenuti che elabora e comunica, dalla disponibilità degli strumenti e dei mezzi necessari per tradurre le intenzioni in processi attuanti. La sua «efficacia» dipende in gran parte dalla correttezza del metodo usato dagli operatori.
Continue reading “Pietro Gianola – “Metodo” in “Progetto Educativo Pastorale””
Il movimento educativo e pastorale che si ricollega alla figura di Don Bosco si sente portatore di un insieme di ispirazioni pedagogiche ed erede di una prassi educativa che denomina in forma generale e sintetica Sistema Preventivo.
Continue reading “Juan Edmundo Vecchi – “Sistema Preventivo” in “Progetto Educativo Pastorale””
It is difficult to perceive the teacher-student relation as a master-apprentice one in the contemporary upbringing reality of school or other educational institutions. Post-modernism has negated in a certain manner the importance of straining for perfection and for that reason any afterthought on the roles of a master and apprentice in upbringing seems to be groundless. Still, in the context of a Polish pedagogy, there are scholars interested in a dialogue-oriented perception of the teacher-student relation, viewed as the one of master-apprentice.
Don Ricaldone riporta le condizioni di Domenico Savio riguardo l’avvenire della Congregazione. Leggendo la Vita di S. Giovanni Bosco e le Memorie Biografiche si resta colpiti dell’insistenza con cui il Padre ritorna sulla necessità e sulla pratica della virtù.
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