Paolo Gariglio – “«Chi salirà il monte del Signore? Chi ha mani innocenti e cuore puro». Un’esperienza pastorale diocesana di ispirazione “donboschiana” in “Quaderni di spiritualità salesiana. Nuova serie-4”.

In questo articolo, viene riportata un’esperienza pastorale diocesana di ispirazione “donboschiana”, secondo la quale i giovani sono educatori e testimoni di Gesù per i loro stessi coetanei. In questo senso, dalla sua esperienza Don Paolo Gariglio ne ritrae una vera e propria pedagogia giovanile, dove i giovani formati cristianamente secondo una precisa metodologia diventano a loro volta pastori di altri giovani, costruendo un vero e proprio ponte tra i ragazzi e i sacerdoti e tra il sacerdote e Dio. 

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Johanna Götsch – «Vita spirituale nel quotidiano». Proposte di vita cristiana in un mondo secolarizzato*

Nella Don Bosco Haus di Vienna opera, fin dall’inizio, un team formato da Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e laici, impegnati in un una feconda esperienza pedagogica e pastorale a vantaggio dei giovani. La casa è stata fondata nel 1986 con l’idea di costruire un ambiente di formazione spirituale per i giovani. È l’unico centro del genere per giovani nella diocesi di Vienna, una città che conta un milione e settecentomila abitanti, dei quali il cinquanta per cento sono cattolici. In questo momento l’équipe è composta da tre Salesiani, tre Figlie di Maria Ausiliatrice, una postulante e una collaboratrice laica.

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Aldo Giraudo – «Se l’educatore si mette con zelo all’opera sua…». L’ascesi e la gioia dell’educare nello spirito di don Bosco

Va crescendo il numero dei laici che, a vario titolo e con ruoli complementari, sono partecipi della missione educativa di don Bosco accanto ai Salesiani e alle Figlie di Maria Ausiliatrice. Occupati a tempo pieno in qualità di insegnanti, educatori professionali, dirigenti scolastici, operatori pastorali, istruttori sportivi, oppure in attività di volontariato educativo e pastorale, adulti e giovani partecipano alla missione salesiana sui fronti più diversi e ne condividono gli ideali, lo stile e il metodo.

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Pietro Braido – L’esperienza pedagogica di Don Bosco

 

II «sistem a educativo» o, più comprensivamente, /’esperienza preventiva di Don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. E ovvio che la sua vitalità perativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento (l’approfondimento e l’adattamento) nella continuità. Il rinnovamento resta affidato al persistente e ripetuto impegno teorico e pratico dei singoli e delle comunità. È compito sempre aperto. La continuità, invece, può essere assicurata soltanto dall’alacre confronto con le origini. Iniziare al vivificante contatto con le «radici» primitive dell’esperienza preventiva e dei suoi tratti fondam entali è lo scopo della presente
rapida sintesi. Essa, quindi, non intende offrire programmi di azione immediatamente applicabili; ma, semplicemente, descrivere gli elementi originali essenziali, pur storicamente condizionati e limitati, dai quali, soltanto, derivano validità e credibilità progetti presenti e futuri, destinati a spazi e a contesti diversi. E una condizione ineludibile perché possa verificarsi, senza arresti o soluzioni di continuità, la legittima aspirazione di operare «con Don Bosco e coi tempi».

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Pietro Braido – “Prevention, not repression. Don Bosco’s educational system”

Don Bosco’s educational system or, more comprehensively, Don Bosco’s preventive experience, is a project: it grew, gradually expanded and became more specific in the different and various institutions and undertakings carried out by his many collaborators and disciples.

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Nicola Palmisano – “Festa e formazione. Dai «trulli» di Lororotondo all’aspirantato di Ivrea. Don Convertini, sacerdote e missionario salesiano (1898-1976)” in “Colloqui sulla vita salesiana, 14”

I dati forniti dagli interventi previsti nella terza giornata, che fece un po’ da ponte, nel «mare» dei lavori di questo Colloquio: il primo intervento di don Nicola Palmisano fu sostenuto dalla recente pubblicazione della sua biografia su don Convertini.

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Francis Desramaut – “La festa salesiana ai tempi di Don Bosco” in “Colloqui sulla vita salesiana, 14”

L’approccio storico era indispensabile per mettere in rilievo il valore che don Bosco e tutta la tradizione educativo-religiosa che a lui si ricollega hanno connesso ai molteplici aspetti di tale « fenomeno » nell’esistenza giovanile e nelle diverse esperienze locali.

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Pietro Braido – Prevenire non reprimere. Il sistema educativo di don Bosco

Il “sistema educativo” o, più comprensivamente, l’esperienza preventiva di don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. È ovvio che la sua vitalità operativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento, l’approfondimento, l’adattamento, nella continuità. Continue reading “Pietro Braido – Prevenire non reprimere. Il sistema educativo di don Bosco”

Giovanni Bosco – Exemplary biographies

The biographical profiles of Louis Comollo (in the 1854 edition), Dominic Savio, Michael Magone and Francis Besucco are among the spiritual and pedagogical documents which are most representative of Don Bosco’s outlook. From these stories comes a horizon of meaning, a way of thinking and acting thoroughly rooted in his cultural context. At the same time however, beyond historical contingencies, they highlight a range of elements which better illustrate the characteristic features of the saint’s spiritual pedagogy.

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Giovanni Bosco – “Memoirs of the oratory”

Written over several occasions between 1873 and 1875, the manuscript of the Memoirs of the Oratory remained unpublished by Don Bosco’s explicit will. However Fr John Bonetti drew on it abundantly for his History of the Oratory of St Francis de Sales, (which found its way into English under a different title Don Bosco’s Early Apostolate) published as a series in the Salesian Bulletin between 1879 and1886. And Fr John Baptist Lemoyne included it in its entirety in the first volumes of the Biographical Memoirs, adding in other information and anecdotes drawn from other witnesses. The first complete edition of the Memoirs appeared in 1946. The decision to put the book in the public domain in its entirety was motivated by the universal dimension that the Saint has taken on, as Eugene Ceria wrote in the presentation: “Today Don Bosco has become part of history and also been listed among the saints.”

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Giovanni Bosco – Spiritual formation of the young through preaching, “goodnights” and dream accounts

In Don Bosco’s educational system preaching has special importance, both that which is bound up with the liturgical or catechetical context, and that of the informal, familiar kind. The saint often addressed the community of young people with brief and fervent talks aimed at stirring up their emotions, nurturing their minds, encouraging good resolutions and devout sentiments, and looking ahead to stimulating horizons.

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Giovanni Bosco – Educational experiences in the school and family setting (1855)

The “document that properly begins the representation of Don Bosco’s real experience as an educator is The Sway of a Good Upbringing. Here we find the Director of the Oratory of St Francis de Sales as catechist, counsellor and confidant of young Peter”, even if he “is in the shade and not fully defined.”

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Piera Cavaglià – Un’educatrice a servizio della vita. Linee di uno stile educativo

Nel presente studio si evidenziano gli aspetti metodologici dello stile educativo di Maria Domenica Mazzarello a partire dalle fonti a disposizione: l’epistolario della santa opportunamente integrato con la documentazione raccolta nella Cronistoria e gli Atti del processo di beatificazione, materiale poi confluito nella biografia che di lei scrisse Ferdinando Maccono.

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Giovanni Bosco – La forza della buona educazione

Il “ documento che propriamente inaugura la rappresentazione di esperienze vive di Don Bosco educatore è La forza della buona educazione. Vi si trova in scena il direttore dell’Oratorio di San Francesco di Sales come catechista, consigliere e confidente del giovane Pietro”, anche se questi “vi appare nella penombra e senza una netta fisionomia”. Continue reading “Giovanni Bosco – La forza della buona educazione”

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