Alberto Caviglia – La Romanità di Don Bosco
Don Bosco è un Santo ed è un Grande : e la santità di Lui si compenetra nella grandezza, senza che questa abbia ad essere obnubilata da quella. Perchè, pur non prendendo mai atteggiamenti e pose statuarie di grande, e, senz’altro, dissimulando l’essere suo nella semplicità bonaria delle apparenze, operò cose grandissime che hanno permeato del suo spirito il mondo moderno, ed ebbe animo e concetti d’una profondità ed ampiezza, che solo ora viene a volta a volta rivelandosi con volerlo conoscere più d’appresso.
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Eugenio Valentini – L’Istituto Superiore di Pedagogia approvato dalla S. Sede
Su questa rivista, organo ufficiale del Pontificio Ateneo Salesiano, non s’è mai parlato ex professo dell’Istituto Superiore di Pedagogia, di questo centro universitario di studi pedagogici, che oggi è vanto della Chiesa e della Congregazione Salesiana.
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Mario Midali – Primo Convegno Internazionale dei Teologi Salesiani Docenti di Teologia Dogmatica (2-5 gennaio 1974)
Dal 2 al 5 gennaio 1974 si è svolto a Roma, nella sede dell’Università Pontifìcia Salesiana (UPS), il Primo Convegno internazionale dei Teologi Salesiani docenti di teologia dogmatica. Nel suo programma comparivano tre argomenti: la definizione di alcune linee di « Ratio Studiorum Salesiana »; lo scambio di vedute tra i professori sui trattati dogmatici oggi; e l’elaborazione di un programma realistico di collaborazione tra la Facoltà e gli Istituti di Studi Superiori ad essa affiliati.
Antonio Baruffa – San Giovanni Bosco pellegrino alle catacombe
Nel suo primo viaggio a Roma, fatto nel 1858, don Bosco visitò anche due catacombe: quella di San Pancrazio sull’Aurelia e San Sebastiano sull’Appia Antica.
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Grazia Loparco – Gli Ebrei negli istituti religiosi a Roma (1943 – 1944). Dall’arrivo alla partenza
Tra l’autunno 1943 e il 1944 molti istituti religiosi, maschili e femminili, ospitarono singoli o interi nuclei familiari di ebrei scampati al rastrellamento del 16 ottobre. La scarsità di documentazione scritta ha sollecitato un’indifferibile raccolta di informazioni tramite i testimoni superstiti.
Grazia Loparco – Ebrei e molti altri nascosti negli istituti religiosi di Roma
Roma, capitale d’Italia e al contempo città del Papa e della Santa Sede, si trovò in una situazione singolare dopo l’8 settembre 1943, per l’intreccio della dimensione locale e internazionale, civile ed ecclesiale che incidevano sul piano politico, militare, diplomatico, ecclesiale. Su questo sfondo si situa una prima ricostruzione di un tema intrigante e complesso, come quello dei rifugiati nascosti nelle case religiose della città.
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Graziana Dizonno – Calciosociale e Radioimpegno: l’impegno dei giovani in periferia
Corviale è una periferia a sud ovest di Roma, spesso conosciuta ai romani per una complessa presenza di criticità sociali e territoriali, quali: l’occupazione abusiva; il degrado strutturale del complesso abitativo; l’alto tasso di abbandono scolastico prematuro; la diffusa microcriminalità. Dal 2014 però, da quando l’ASD Calciosociale ha riaperto una struttura pubblica abbandonata, riqualificandola, dopo anni di lavori, secondo i principi della bioarchitettura e della sostenibilità energetica, e attivato un vero e proprio programma educativo per i giovani del quartiere, Corviale ha conosciuto una nuova opportunità di riscatto. Continue reading “Graziana Dizonno – Calciosociale e Radioimpegno: l’impegno dei giovani in periferia”
Pascual Chavez Villanueva – “You are a letter from Christ, written not with ink, but with the spirit of the living God”
Contents:
- Visit to Albania (IME)
- Don Bosco Boys Town, Rome
- Retreat at Fatima
Michael Ribotta – The Roman Letter of 1884 and its aftermath
In retrospect, one can appreciate why Don Bosco had become so distraught by the message that was played out in his dream (reverie?) during his Roman sojourn of 1884. His old friends, Joseph Buzzelli and Ferdinando Valfre, had demonstrated all too realistically what he could expect when the educational principles of his Sistema Preventivo and the “love environment” he strove so hard to cultivate for 40 years at the Oratory had been allowed to dissipate.
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Carlo Loots,Colette Schaumont – La formazione dei collaboratori laici.
La fondazione della Società Salesiana risale al 18 dicembre dell’anno 1859: “Allo scopo e nell’intento di promuovere e conservare lo spirito di vera carità che richiedesi nell’opera degli Oratorii per la gioventù abbandonata e pericolante” i membri si associano “avendo di mira il vicendevole aiuto per la santificazione propria, si propongono di promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime, specialmente delle più bisognose d’istruzione e di educazione” Il fondamento e la finalità della collaborazione tra salesiani e laici è la cura (dell’anima) del giovane.
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Michele Pellerey – La professionalità educativa e la competenza pedagogica
Una tipologia di professionalità può essere delineata tenendo conto dell’eccellenza in una pratica sociale ritenuta significativa, o indispensabile, nei vari contesti sociali, culturali e lavorativi.
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Andrea Zampetti – Educativa di strada, educatore di strada e Sistema Preventivo
Il lavoro di strada rappresenta l’espressione diretta della proposta educativa di don Bosco: stare con i ragazzi condividendo le fatiche quotidiane per restituire loro dignità e costruire una proposta che li renda liberi dal disagio che vivono.
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Martin Lechner – L’attenzione alla religione nell’educazione e nella formazione nel contesto attuale
Quest’oggi intendo riferire su un nuovo approccio pedagogico-religioso, che abbiamo sviluppato presso l’Istituto per la pastorale giovanile di Benediktbeuern. Definiamo tale approccio “educazione sensibile alla religione”.
Michal Vojtáš – La componente metodologica per l’educazione salesiana attuale
Il metodo viene generalmente definito come un percorso o itinerario da seguire per ottenere risultati validi e affidabili in qualsiasi settore dello studio o dell’azione.
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