Il testo approfondisce la figura del Direttore salesiano come “padre e maestro di vita spirituale”, un ruolo centrale ma oggi spesso messo in discussione. Partendo da una prospettiva storica e spirituale, l’autore esamina l’evoluzione del concetto di “paternità spirituale” nella Congregazione Salesiana, dal carisma originario di Don Bosco fino al Capitolo Generale XIX.
Don Bosco è presentato come esempio di padre delle anime, integrando nella sua persona i ruoli di superiore, confessore e guida spirituale. Con il tempo, tuttavia, pressioni ecclesiali e cambiamenti organizzativi portarono alla separazione tra foro interno e foro esterno, ridimensionando il ruolo sacramentale del Direttore. Il documento evidenzia il rischio di una perdita di identità spirituale del Direttore, richiamando la necessità di mantenere viva la sua missione educativa e spirituale anche senza il ruolo di confessore. Il Capitolo Generale XIX cerca di conciliare tradizione e modernità, ridefinendo il Direttore come maestro di spirito nel foro esterno, e guida proposta (non imposta) per il foro interno. L’autore conclude sostenendo che il Direttore deve essere un uomo riuscito umanamente, spiritualmente profondo, costantemente aggiornato e capace di una direzione spirituale autentica, nella fedeltà al carisma di Don Bosco e in dialogo con le esigenze contemporanee.
- Lezione I e II “Paternità spirituale” del Direttore Salesiano : (Prospettiva Storica)
- Lezione III Doti del Direttore
in quanto “Padre e Maestro di vita spirituale” - Lezione IV Il Direttore “MAESTRO DI VITA SPIRITUALE”
- Lezione V IL RENDICONTO
Periodo di riferimento: 1968