L’espressione, messa a titolo, dice in sintesi il mio punto di vista: “possedere” anche la morte per vivere pienamente nell’amore alla vita.
L’espressione, messa a titolo, dice in sintesi il mio punto di vista: “possedere” anche la morte per vivere pienamente nell’amore alla vita.
Se in senso generale per coeducazione intendiamo quel processo attraverso il quale vogliamo abilitare la persona a intessere relazioni autentiche che implicano la capacità di una reale e partecipe comunicazione interpersonale, non sarà privo di interesse sostare brevemente sulla relazione stabilita da don Bosco con le donne così come emerge da una fonte fino ad ora non adeguatamente considerata: l’Epistolario. Continue reading “Mara Borsi – “La relazione di Don Bosco con le donne tra stereotipi e originalità. Analisi del carteggio epistolare” in “Colloqui sulla vita salesiana, 16””
Analizzare l’immaginario giovanile nelle relazioni tra i sessi significa collocarci anzitutto in una prospettiva socio-culturale di studio qualitativo, dove vengono privilegiate le dimensioni soggettive e personali, il vissuto e le percezioni dei giovani circa le categorie, prima interiorizzate e poi utilizzate nel loro linguaggio comune, che guidano i rapporti tra ragazzi e ragazze, nonché le reciproche attese nella fase dell’adolescenza e della giovinezza. Continue reading “Renato Mion – “L’immaginario giovanile nella relazione fra i sessi” in “Colloqui sulla vita salesiana, 16””
Si conservano due redazioni manoscritte relative alla genesi dell’Istituto delle FMA nelle quali don Pestarino esplicita le intenzioni di don Bosco circa la nuova fondazione e l’organizzazione interna della prima comunità. Da queste memorie, redatte tra il 1871 e il 1872, veniamo a conoscere il fine specifico dell’Istituto, i destinatari, il modello educativo a cui si ispira e le motivazioni della scelta del gruppo di educatrici di Mornese. Continue reading “Domenico Pestarino – Memorie di don Domenico Pestarino”
Congregazioni antiche e nuovi Istituti, associazioni di laici, dame caritatevoli e iniziative di vario genere unirono gli sforzi per contrastare la diffusione di una mentalità laica e spesso laicista e irreligiosa, naturalista e massonica, e animare un’educazione giovanile ispirata ai princìpi della fede. Continue reading “Giorgio Chiosso – “L’apporto dei Salesiani all’educazione fra ’800 e ’900”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””
The guild had a considerable impact on the social and cultural development of the Scottish Catholic Teachers.
Sebbene sia scopo delle Letture Cattoliche di pubblicare operette di stile semplice e dirette specialmente alla classe meno erudita del popolo; tuttavia ci parve cosa utile stampare una serie di fatti curiosi ed edificanti, i quali, mentre possono tornare utili ad ogni condizione di persone, siano in modo particolare diretti alla gioventù. Continue reading “Giovanni Bosco – Esempi edificanti proposti specialmente alla gioventù-Ai nostri lettori”
L’attenzione ad attualizzare continuamente il sistema preventivo mettendolo in dialogo con i mutamenti socioculturali e con le esigenze educative dei giovani dei diversi contesti è un compito prioritario per l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA).
In questi tre decenni di educazione salesiana, nonostante alcune ombre nei primi anni e nonostante le grandi difficoltà portate dalla Rivoluzione messicana, il Sistema che Don Bosco attuò a Valdocco, è stato potuto essere trapiantato con successo in Messico, e in particolare al Collegio Salesiano di Santa Julia.
Per affrontare il tema dell’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1872 e il 1922, è necessario collocarsi nell’orizzonte storico-pedagogico di fine Ottocento inizio Novecento.
La scuola dell’infanzia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, una scuola salesiana al femminile, viene presentata nei metodi e nei contenuti dell’insegnamento, limitandosi all’Italia, dalle origini (1876) fino al 1914, quando il governo italiano ha imposto propri programmi a queste scuole.
Continue reading “Vito Maurizio – Scuola dell’infanzia, Scuola salesiana”
Le osservazioni fatte nel presente paragrafo non sono sufficienti per esaurire il discorso sulla professionalità. Ci permettono però di rilevare in primo luogo che il termine esprime una realtà dinamica, un qualcosa che varia, che si arricchisce con il tempo.
Non è perciò pensabile poter acquisire tutto a 20/30 anni, ma è necessario continuare a confrontare quanto acquisito con osservazioni, rilievi che via via vengono fatti da studiosi dei problemi che caratterizzano l’ambiente educativo.
Continue reading “Natale Zanni – “Professionalità”, in “Progetto Educativo Pastorale””
Non esistono prassi o tecniche educative che siano del tutto neutre. L’attività educativa e scolastica come quella catechetica e pastorale non avvengono mai a mente «pura», senza idee, ma sempre secondo certi quadri di riferimento più o meno coscienti, più o meno chiari, più o meno organici, ma sempre in ogni caso presenti.
Continue reading “Carlo Nanni – “Uomo”, in “Progetto Educativo Pastorale””
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera scrive a riguardo dello spirito di Don Bosco da conservare nelle case salesiane, delle costituzione e della spiritualità salesiana.
Il termine «itinerario» è stato assai usato sia nei trattati di vita spirituale (ad es.: S. Bonaventura, Itinerarium mentis in Deum) sia nella organizzazione delle attività pastorali e liturgiche.
Continue reading “Michele Pellerey – “Itinerario”, in “Progetto Educativo Pastorale””
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