I Salesiani iniziarono la loro opera a Poznań aprendo la prima casa salesiana nella Grande Polonia a Ląd sul fiume Warta, su richiesta del vescovo di Włocławek, monsignor Stanisław Zdzitowiecki. Successivamente, presero in gestione un istituto educativo a Antoniewo, inizialmente utilizzato come casa di correzione per delinquenti minorenni, ma che i Salesiani trasformarono in un luogo di educazione e formazione giovanile.
Nel periodo tra il 1926 e il 1939, dopo la riconquista dell’indipendenza della Polonia, ci fu un crescente bisogno di attività educative rivolte agli orfani, ai senzatetto e alla gioventù povera, specialmente nelle regioni precedentemente occupate dai russi e dai prussiani. Questa situazione era il risultato delle politiche antiecclesiali e antireligiose perseguite dagli occupanti per molti anni. Per affrontare queste sfide, i vescovi polacchi cercarono sacerdoti secolari e regolari pronti a lavorare in queste nuove circostanze. La Congregazione salesiana, che era attiva nella regione della Galizia ex austriaca, si dimostrò pronta ad estendere le sue attività nelle zone appena liberate della Polonia.
Periodo di riferimento: 1700 – 1939
A. Świeży, “I salesiani a Poznań negli anni 1926-1939” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale.” Atti del convegno organizzato dall’Istituto della Memoria Nazionale Commissione per il Perseguimento dei Crimini contro la Nazione Polacca (Filiale di Poznań) e dal Seminario Maggiore della Società Salesiana di Ląd e l’Archivio Salesiano dell’Ispettoria di Piła – Ląd, 14 ottobre 2011, LAS, Roma, 2014, 17-27.
Istituzione di riferimento:
ACSSA