Riccardo Tonelli – Per la vita e la speranza. Un progetto di pastorale giovanile

Il seguente elaborato è una ricerca pastorale che ha come oggetto di studio i modi più efficaci per realizzare il progetto di salvezza di Dio sull’uomo e sulla sua storia con riferimento alle concrete situazioni di vita.

Indice:

Prima parte

Una pastorale giovanile per la vita e la speranza

Capitolo I

  • Dalla parte della vita e della speranza
    • 1. Fare la salvezza
      • 1.1. Superare una visione limitata di salvezza
        • 1.1.1. Il dualismo
        • 1.1.2. L ’ultraterrenismo
        • 1.1.3. L’ individualismo
    • 1.2. La salvezza cristiana
    • 1.3. La realizzazione progressiva della salvezza cristiana
  • 2. Ripensare l’obiettivo dalla parte della vita
    • 2 .1. I racconti del Vangelo
    • 2.2. Una storia che continua nei suoi discepoli
  • 3. Quale pastorale giovanile?
    • 3.1. Una situazione di emergenza sulla vita
    • 3 .2 I compiti dell’attuale pastorale giovanile
    • 3.3. Un sogno pieno di realizzazioni

Capitolo II

  • Il metodo di lavoro
    • 1. Multidisciplinarità – interdisciplinarità – transdisciplinarità
      • 1.1. Un compito complesso e unitario
      • 1.1.1. Un compito molto complesso
      • 1.1.2. Un compito profondamente unitario
    • 1.2.L’interdisciplinarità
    • 1.3. Verso la transdisciplinarità.
  • 2. Tre prospettive per un unico approccio
    • 2.1. Il metodo empirico-critico
    • 2.2. La mia proposta

Parte seconda

La grande sfida: Evangelizzare in una società complessa

Capitolo III

  • Un tempo felice, impegnativo e problematico per l’evangelizzazione
    • 1. Vivere in situazione di complessità
      • 1.1. La soggettivizzazione
      • 1.2. Appartenenze deboli
      • 1.3. Un nuovo modo di porre la domanda di senso
      • 1.4. Un giudizio sulla situazione
    • 2. Evangelizzazione come comunicazione
      • 2.1. La Rivelazione tra eventi e cultura
      • 2.2. La prospettiva della comunicazione
      • 2.3. Il peso della cultura
    • 3. I possibili disturbi
      • 3.1. Sul piano del rapporto intersoggettivo
      • 3.1.1. Le esigenze
      • 3.1 .2 .1 problemi
      • 3.2. Sul piano del messaggio
      • 3.2.1. Le esigenze
      • 3 .2 .2 .1 problemi
    • 3.3. Sul piano dell’intenzionalità
      • 3.3.1. Le esigenze
      • 3 .3 .2 .1 problemi
    • 3.4. Sul piano dello strumento espressivo
      • 3.4.1. Esigenze
      • 3.4 .2 .I problemi
    • 3.5. Sul piano della contestualità
      • 3.5.1. Esigenze
      • 3.5 .2 .I problemi
  • 4. Alla radice dei disturbi: una sfida

Parte terza
A CONFRONTO CON IL VISSUTO ECCLESIA LE ATTUALE

Capitolo IV

  • La prassi come luogo teologico
    • 1. Di fronte alla pluralità dei modelli
    • 2. Significato e limiti del pluralismo
    • 3. Alla ricerca di criteri
      • 3.1. Un modo di comprendere il «criterio»
      • 3.2. Come elaborare criteri

Capitolo V:

  • Il criterio dell’incarnazione
  • 1. Il problema: fedeltà a Dio o fedeltà all’uomo?
  • 2. Evento dell’incarnazione e evento di Gesù Cristo
  • 3. Veruna comprensione teologica dell’evento dell’incarnazione
    • 3.1. Gesù ci rivela un Dio per l’uomo, presente e nascosto
    • 3.2. La testimonianza degli apostoli e della prima comunità cristiana
    • 3.3. Gesù, volto e parola di Dio, rivela chi è l’uomo
  • 4. Il criterio dell’incarnazione per una rinnovata prassi pastorale
    • 4.1. Fare la salvezza secondo il progetto del Dio di Gesù Cristo
    • 4.2. La «mediazione»: dove immanenza e trascendenza s’incontrano
    • 4.3. L ’educabilità indiretta della fede
      • 4.3.1. È possibile «educare» alla fede?
      • 4.3.1.1. Primo modello: ricomprendere l’educativo a partire dal teologico
      • 4.3.1.2. Secondo modello: la prevalenza dell’educativo
      • 4.3.1.3. Terzo modello: la separazione netta degli ambiti
      • 4.3.1.4. Quarto modello: la scelta educativa in uno «sguardo
        di fede»
      • 4.3.2. Nella logica dell’incarnazione: l’educabilità della fede 
      • 4.3.3. Il criterio: educabilità indiretta della fede
      • 4.3.3.1. La priorità fontale del dono di Dio per la fede
      • 4.3.3.2. L ’educazione alla fede sul piano delle mediazioni
        educative
      • 4.3.3.3. La potenza di Dio investe anche gli interventi educativi
      • 4.3.4. Una pastorale giovanile attenta all’educazione
      • 4.3.4.1. A confronto
      • 4.3.4.2. L ’educazione è il nome concreto per dire oggi «promozione umana»

Parte Quarta

UN PROGETTO DI PASTORALE GIOVANILE
Capitolo VI: Progettare: perché e come

  • 1. Dalla parte dei più poveri
    • 1.1. Quali destinatari?
    • 1.2. Chi sono gli ultimi
  • 2. Per progettare un itinerario pastorale
    • 2.1.1 termini della questione
    • 2.1.1. Orizzonte teologico e antropologico
    • 2.1.2. Progetto. 
    • 2.1.3. Programmazione
    • 2.1.4. Scelte e orientamenti operativi
    • 2.1.5. Itinerario
  • 3. Gli elementi di un buon progetto
    • 3.1. Obiettivo
    • 3.2. Situazione
    • 3.3. Metodo
    • 3.4.Valutazione
  • 4. La sequenza organizzativa degli elementi
    • 4.1. Superare il modello induttivo e quello deduttivo
    • 4.2. Verso un modello ermeneutico
  • 5. E la grazia dello Spirito?

Capitolo VII: Quale obiettivo?

  • 1. La prospettiva ermeneutica
  • 2. Quale risposta al dono della salvezza?
    • 2.1. La vita quotidiana al centro: un passaggio di significati
      • 2.1.1. Le esperienze quotidiane come precomprensione della Parola di Dio
      •  2.1.2. Le esperienze quotidiane come luogo privilegiato dell’incontro con Dio
      • 2.2. Il riferimento cristologico
      • 2.3. La consapevolezza personale verso quello in cui siamo costituiti
      • 2.4. Vivere di fede, speranza, carità
  • 3. L’obiettivo: integrare fede-vita
  • 4. Il modello
    • 4.1. Unificazione della personalità: il problema dell’identità
    • 4.1.1. Gesù Cristo, il «determinante»
    • 4.1.2. Ripensare i modelli pastorali
    • 4.2. Sul piano delle «abilitazioni»
    • 4.2.1. Abilitare ad atteggiamenti corrispondenti
    • 4.2.2. Tra atteggiamenti e conoscenze
  • 5. Dalla parte della vita
    • 5.1. Fare unità attorno alla qualità della vita
    • 5.2. Qualità della decisione
    • 5.3. Un processo nella logica del seme

Capitolo V ili: Suggerimenti di metodo

  • 1. Le risorse e la loro organizzazione
    • 1.1. La vita è la grande risorsa
      • 1.1.1. Quale vita?
      • 1.1.1.1. Una prospettiva educativa
      • 1.1.1.2. Una risorsa che chiede collaborazione
      • 1.1.2. La vita tra «attese» e «proposte»
      • 1.1.2.1. Livelli diversi dell’unica domanda
      • 1.1.2.2. Risorse comuni e condivise
    • 1.2. Quale organizzazione delle risorse?
      • 1.2.1. Se questa è invocazione
      • 1.2.2. Invocazione è esperienza di trascendenza
      • 1.2.3. Riunificare l’esistenza attorno all’invocazione
    • 1.3. La proposta metodologica
  • 2. Educare a diventare uomini «invocanti»
      • 2.1. Le esigenze
      • 2.1.1. Un’esistenza in esodo verso l’alterità
      • 2.1.1.1. Impegni concreti
      • 2.1.1.2. Nel mistero di Dio.

Periodo di riferimento: 2022

 R. Tonelli, Per la vita e la speranza. Un progetto di pastorale giovanile, in Biblioteca di Scienze Religiose-120, (1996).

Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco
Centro Studi Don Bosco

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